Nic, complimenti per l'intervento e per la bellissima immagine di tua mamma che ascolta Leo Smith, evidentemente trasmetteva qualcosa. Al festival di Lovere ,mi sembra del 1978, acquistai da lui il suo opuscoletto sulla musica creativa e mi feci fare una dedica. Trent' anni più tardi a Padova alla fine di un concerto andai da lui e glielo mostrai, trattenne a stento la commozione. Grande e sincero personaggio. Ciao, eugeniovi
Grazie grazie davvero, le girerò i tuoi complimenti. Ci sarebbe dell'altro, ma... dài, lo scrivo.
Dopo il concerto io m'intrattenni a parlare con Wadada, mamma al seguito. Quelli della Splasch mi chiesero di proporgli qualche incisione con loro. Siccome a mia mamma avevo detto che probabilmente Wadada, che era in splendida forma, era del 36 come lei, mia madre mi domandava di chiedergli conferma di quella cosa lì. Immagina l'imbarazzo. Siccome mia madre insisteva, Wadada, vedendo che la mamma voleva comunicare, mi chiese di tradurre; io lo feci con un po' di vergogna e sorridendo in cerca d'indulgenza.
Bene, la scena successiva è Wadada che conferma di avere la stessa età e di conseguenza ecco l'espressione complimentosa di mia madre, poi Wadada si avvicina a lei e l'abbraccia in modo fraterno; ognuno nella sua lingua, si fanno complimenti reciproci e se ne stanno così per un minuto.
C'era gente intorno, il classico repertorio del dopo concerto: maggiorenti, scioperati, gente di cultura e atteggiati. Io volevo scomparire mentre oggi, se ci penso appena un po', mi viene da piangere. E rido al contempo. Oggi, quella è la traccia che manca a tutti i miei cd di Wadada ma anche quella che conservo con maggior precisione.
Scusatemi per la confessione.
Anni dopo al Vignola Jazz festival vidi Lester Bowie: ero emozionato. Improvvisazione totale con Antonello Salis. Una boiata imbarazzante, ma non per questo rinnego Lester Bowie. Anzi, guarda qui sotto cosa vorrei che annotaste fra gli esempi di suono Jass