D'accordo, sicuramente non di facile accessibiltà e non da la stessa sensazione alla mente di una ballad, ma forse è proprio questo l'effetto voluto. Sarà perchè ho vissuto quel periodo nel quale ,complice un entusiasmo pari al vostro
per i vostri beniamini, si vedeva positivamente questo esplodere di sperimentazioni. Ricordiamoci che storicamente siamo negli anni 70 e l'orgoglio 'negro' è tutto in fermento. E' fresco del '68 il saluto a pugno alle Olimpiadi, tanti musicisti si convertono all'Islam come ricerca delle proprie origini. E' proprio in questo contesto che vanno inserite queste sperimentazioni nate nella AACM di Chicago con musicisti come Malachi Favors, Richrd Adams, Antony Braxton, Leroy Jekins, Steve Mc Call.....etcc. Nascono gruppi come CCC con collaborazione anche di Ornette Coleman. Ci troviamo davanti ad un artista che fa della sua arte una filosofia di vita essendo anche molto attivo nell'insegnamento (cosa che fa tutt'ora mi sembra). Non mi dilungo ma vi assicuro che avendolo conosciuto posso testimoniare sulla coerenza e serietà del personaggio. Certo posso convenire che non è come ascoltare Chet ma penso che tutte le forme di espressioni anche se lontane da noi vadano rispettate, poi è normale che qualcuno ci sguazzi.Ciao, eugeniovi