Wadadia incuriosisce anche me: perchè non lo capisco. Da qui la mia necessità di capire perchè una cosa del genere dovrebbe meritare il mio interesse come appassionato di tromba e musica. Mi hanno citato Antonioni, Artaud, Marx e compagnia bella e ancora non capisco cosa c'entra con la "musica" ascoltata in quella clip.
Vabbè, limite mio, mi limiterò ai soliti Chet, Miles & co.
Chet e Miles sono superiori a Wadada, questo è chiaro anche a me.
Poi interviene la curiosità e si procede, si tentano delle strade, ci si sbaglia con gli entusiasmi. Ma questo è il percorso degli esploratori. Alle volte ci si prende, quasi sempre no.
Pensa a Ornette come a un nome e poi come un fascio di idee che c'erano in quel tempo, lui le ha concretizzate meglio di Eric Doplhy e tutti oggi celebrano Ornette. Il cammino dell'arte è questo. Ma se non c'erano i satelliti intorno? se non c'erano persone attente che provavano a interpretare, Ornette avrebbe fatto il cameriere e noi oggi continueremmo ad ascoltare gli Hot Five di Armstrong e Benny Goodman.
Poi ci sono degli assoluti. Van Gogh? non direi. Meglio Pier della Francesca. Meglio Picasso se uno lo capisce e credimi, un pittore aggiornato lo capisce.
Ecco perché, parlando di musica dal punto di vista estetico, ci si deve riferire anche alle altri arti.
Mi sospetti di superiorità. Sbagliato, non ho tempo, tutto lì. E ti scrivo specialmente per convincerti di questo.
Ecco sì, sarei molto stupido se mi facessi piacere Wadada a 50 anni senza prima aver delibato tutto Miles. E continuo a farlo. Nel mio ipod per un cd di Wadada ne ho ascoltati 50 di Miles/Chet.
Discorso diverso per i Chicago underground duo: li ascolto in continuazione, specie quando vado in mountain bike nei boschi o faccio yoga o scrivo al pc. Del tutto marginali, abbondantemente transeunti, eppure se oggi tu fossi a casa mia è il primo ascolto che ti proporrei per giustificare i miei post. E se non ti piacessero, non ti giudicherei né sup né inferiore.
Il mio amico/maestro è Stefano Massari, gli piacciono Doc Severinsen e Sandoval: io non so che farmene. Lui insegna musica, sa tutto, ma i Chicago Underground non li vuole vedere manco regalati. Qualcuno ha ragione? No, o fose lui perché è più cosciente dei reali valori. Il discorso mi convince? No, io continuo a ascolare i miei cari Chicago U.
Stretta di mano, amico.
Ciao,
Nicola