Il proprio suono lo si trova tentando di imitare chi ti piace , avendo in testa già qualcosa e cercando di avvicinarsi a quell'idea , risuonando gli assoli sopra le registrazioni dei grandi , non concentrandoci per il 90% su esercizi per armonici e la flessibilità.
Su questo concordo in pieno.
Parlo in ambito jazzistico (perché nel mondo classico non mi sono mai addentrato), ovviamente.
Non che non servano gli esercizi, ma sono dell'idea che ad un certo punto sia necessario concentrarsi su altro (ed in buona parte, lasciarli anche stare).
Ho imparato di più stando sotto a 4 battute di Miles che in mesi di Arban e flessibilità.
Ovviamente sto parlando di ciò per cui è funzionalizzato lo strumento PER ME.
Non sono mai stato così "scentrato" musicalmente come nel periodo in cui mi ero messo sotto con la pura tecnica trombettistica. Suonavo VERAMENTE malissimo. Nel senso che facevo degli armonici da paura, ma poi, quando dovevo fraseggiare su uno standard, facevo veramente pietà...
Ora, se lo scopo di suonare la tromba è fare gli armonici con facilità, non discuto, ma se è SUONARE (e, ribadisco, parlo in ambito jazzistico), sono altre, per me, le PRIORITA' su cui concentarsi.
Concordo con Amarone, quindi, in linea di principio, anche se, effettivamente, bisogna acquisire, prima di potersi esprimere, una "tecnica" che ti consenta di mettere in pratica i concetti musicali che hai in testa.
Esempio personale: io, quando suonavo la chitarra, avevo un vocabolario ed un fraseggio ...
importanti (e lo dico da ascoltatore, visto che da poco ho trovato un nastro in cui è registrata una prova... da paura!
... Ebbene, presa la tromba, il mio vocabolario è sceso a livelli minimi. Anche se, avendo in mente un suono preciso, da subito sono stato in grado di dire qualcosa, jazzisticamente, con la tromba in bocca.
Quindi la verità sta nel mezzo: tecnica sufficiente a potersi esprimere a parte, tutto il resto è
ARIA e
MUSICALITA' (non lingua, denti, compressione, ecc.)!!!!