Provo a dire la mia, molto modestamente.
In linea di principio, qualunque sia la posizione del bocchino sulle labbra, si riesce a emettere suoni: basta fare una prova.
Chiaro che nelle posizioni cui non si è abituati non si suona bene, ci sono limiti, etc., ma questo è proprio perché non ci siamo abituati.
Seguendo questa linea di pensiero, molti insegnanti dicono: "ma che ti frega dell'impostazione, pensa a fare musica", "guarda Faddis, guarda la prima tr. dei Berliner", etc.
In effetti, anche impostati in modo strano, si riesce a suonare, e magari anche molto bene, perché a tutto ci si abitua, le abitudini "muscolari" si creano.
Il punto però, a mio avviso, è un altro.
Io ritengo che l'impostazione "particolare" sia sana soltanto se motivata da ragioni fisiologiche.
Ad esempio, io suono reversed perché i denti della mia arcata inferiore sono piuttosto arretrati rispetto a quella superiore; conseguentemente, suono un pizzico sul rosso del labbro inferiore, perché altrimenti "tapperei" il bocchino"; e suono leggermente sulla sinistra, perché ho l'incisivo inferiore sinistro più in avanti di quello destro, e lì mi "appoggio".
Su queste basi, il Tofa mi consigliò di non cambiare impostazione, ma solo di stare un po' più chiuso.
Quando invece non ci sono particolarità fisiologiche, suonare con un appoggio del bocchino "strano" può sì essere "efficace", ma non è "efficiente".
Si può arrivare a suonar benissimo, ma con un'imboccatura più bilanciata, lo si farebbe probabilmente più in fretta e comunque con minor fatica, se non altro perché consente una più eguale distribuzione di sforzi tra i vari muscoletti della faccia.
L'esempio del nostro Paolinos mi sembra abbastanza chiaro: dall'ultima foto che ha postato si vede quanto gli tocca spingere sul labbro inferiore pur di tener ferma l'imboccatura: e per forza, sul labbro superiore non ha nessun ancoraggio.
Ne risulta di conseguenza che non riesce ad ottenere il fff, perché per far questo bisogna NON spingere e comunque riuscire a contenere la maggior quantità d'aria dentro il bocchino.
Ne risulta pure il difetto di resistenza, perché quella pressione crea blocchi all'aria e lo stress è circoscritto ad una sola parte della bocca, anziché essere uniformemente distribuito (con conseguente diminuzione del carico puntuale).
Ne risulta altresì che, a cagione di tutto questo sforzo inutile e male indirizzato, le note acute siano bloccate.
Insomma: io andrei dal Tofa prima (per cambiare totalmente il setup) e dopo un paio di mesi da Parodi, per liberarsi degli stress che ciò comporterà.
I.M.H.O.