grazie delle notizie,vedro di documentarmi meglio,si in effetti il diminutivo era don,
vedro dove accater un po di sua musica..........
ciao
Ho praticamente tutto, come per Lester Bowie.
No, non ha suonato con gli AEOC. Negli anni 70 era andato via dagli USA, penso vivesse in Danimarca.
Gran bella musica già da registrata, figuriamoci dal vivo, i concerti-happening. Lo sfondo sociale era quello della famiglia allargata, della comunione collettiva. Allora erano idee sulle quali lavorare, oggi passano per patologie.
L'immaginario sonoro era quello della ricerca timbrica estesa alla conoscenza delle altre culture. Niente elettricità, se non per gli alimentatori e qui e là il Rhodes.
L'impianto compositivo s'innestava nei tentativi di dire qualcosa oltre il free senza rientrare nel mainstream o nella terza via. Lui è stato uno di quelli che ce l'ha fatta a inventare qualcosa di nuovo. Oppure, semplicemente a mettere sotto i riflettori un bello in estinzione.
Secondo me è buono tutto:
il quartetto pianoless di Ornette
quello con Steve Lacy
la Complete Communion con Gato Barbieri
le partecipazioni ai dischi degli altri: Carla Bley, Charlie Haden
i live anni 70, già richiamati
i dischi ECM con il gruppo Old and New Dreams (personalmente mi piacciono meno)
soprattutto 2 album non menzionati, quelli con Ed Blackwell: tromba e batteria, forse il primo esempio (correggetemi se sbaglio): MU e El corazòn
meno buoni gli album degli anni 80 Multikulti (ancora gradevole) e da evitare i concerti in trio con Haden e la pocket trumpet: celebrativi, noiosi e con Cherry ormai spompato
(non è che piano piano mi arrivate a Wadada Leo Smith!? perché io ho superato i 60 gg di quarantena)