"Slottare" è un'italianizzazione del verbo "to slot": "to place (something) into a long, narrow aperture : he slotted a cassette into the tape machine | the plates come in sections that can be slotted together."
"Inserire qualcosa in una apertura lunga e stretta"
Il significato del verbo, in senso traslato e riferito al campo degli strumenti musicali, è più o meno questo: "una tromba che slotta ha una tendenza marcata a rimanere nell'intonazione propria della nota (e dell'armonico...) che si sta suonando".
Una tromba che slotta è la Connstellation, difficilmente la sposti dalla nota, una tromba che non slotta per niente è la Martin Committee, se non fai attenzione difficilmente mantieni l'intonazione.
Una tromba che slotta rende difficili i glissati o piegare le note come si fa spesso nel jazz.
Una tromba che slotta ha un feeling più "duro" ma aiuta chi è meno preciso o chi non vuole impazzire a centrare tutte le note. Le trombe che slottano sono preferite dai trombettisti classici perchè rogneranno meno per essere intonati (sempre che la tromba sia intonata......).
Le curve ampie e poco "quadrate" rendono gli strumenti "scivolosi", gli armonici "laschi©", questo è il caso delle Monette ad esempio... la Prana 3 è quasi indomabile secondo i miei parametri.
Una tromba pesante in generale slotta di più ma non è sempre vero perchè la conicità dei tubi influisce sul comportamento della tromba. Un bocchino a tazza a C slotta di più di uno con la tazza a V.
Gli "attacchini" con le trombe che slottano sono in genere più facili.
E così via...
La prossima puntata riguarderà.... (e qui Zosimo mi deve dare una mano!)