Per la gioia di grandi e piccini è tornato il vostro intervistatore jassistico
Gustatevi questa nuova intervista al mitico Aquino.
D: E' passato un anno dalla scorsa intervista. Muiscalmente cosa è cambiato?
R: Mi sento senz'altro un pochino più maturo e mi piace ancora di più il mio suono
D: A cosa t'ispiri per il suono? cosa visualizzi prima di trovarlo?
R: Suono più rilassato di prima, più morbido e mi piace nascondere le note dietro il soffio, quasi come se ci fosse un errore subito dopo, ultimamente ascolto jon hassell.
D: E' il suono che troviamo in lunaria piu o meno?
R: No, assolutamente no. E' il suono di Icaro ora, meno corposo e volutamente un po' più fragile e coraggioso.
D: Stai già sperimentando per il nuovo album?
R: Si, è pronto. Icaro sarà pubblicato a settembre insieme ad altri due album, uno in duo con un cantante fortissimo, Roberto Cherillo.
D: Cosa ne pensi delle avanguardie nella musica jazz?
R: Mi piacciono i Supersilent, Arve e tanti altri. Penso che in Italia finalmente si stia muovendo qualcosa e i direttori artistici prestino attenzione alle avanguardie che scalpitano, non esiste solo il bop di Clifford Brown! In Italia ci sono i Tricatiempo, fortissimi.
D: Ascolti mai dixieland?
R: Si tanto, amo da morire Bix e Pops. Ma si può fare avanguardia anche ascoltando dixie, vedi Ottolini!!
D: Cosa ne pensi di quelle persone che non sanno suonare, steccano e dicono: Beh è jazz.
R: La stecca c'è, le faceva anche Miles(e io ndr), ma dipende di certo non mi piace neanche chi non le fa mai.
D:Sei più per un suono pulito o sporco?
R: Che significa sporco?
D: Beh diciamo un suono blues, roughness
R: Quello di Chet era sporco secondo te?
D: Wè Boss, qui le domande le faccio io
R: Secondo me non era assolutamente sporco, Chet è il trombettista che amo di più dopo Miles.
Chet era tutta anima e non fingeva mai quando soffiava e poi era sempre concentrato. Di certo non pensava al pubblico o alla critica.
D: Molti lo criticano perchè non aveva un suono pulito o una gran tecnica. In Italia a chi potrebbe somigliare?
R: Ma chi lo critica? Marsalis nel suo libro?
D: Non credo, ma sento molti trombettisti che gli muovo questo genere di critiche.
R: Ma ben vengano le critiche, vuol dire che qualcuno lo ascolta. Secondo me Fresu(per la gioia di Tony) e anche Rava lo ricordano.
D: Sei un musicista a 360 gradi. So che tra i tuoi prossimi progetti c'è un evento che ti sta molto a cuore nato dal tuo cervello sempre in fermento. Ce ne vuoi parlare.
R: Con molto piacere. Riverberi è un festival sui brass che sto organizzando a Benevento e ospiteremo Paolo Fresu, Joe Bowie, Arve Henriksen, Andrea Sabatino, Ferreri, il mitico Giorgio Distante, Mino Lacirignola, Alessandro Tedesco,Gianluca Petrella, i Kneebody, Claudio Filippini, Giovanni Guidi, Sergio Casale, Gianluca Bufis, Giampiero Franco, i fratelli Villani e motli altri. Un Festival incentrato sui riverberi naturali e sugli ottoni. Comincia giovedi 20 Maggio e chiuderà il 12 Giugnp. Ovviamente sono il direttore artistico
D:E' il primo anno?
R: Si, è la prima edizione e incorcio le dita. I presupposti ci sono.
D: A quale festival ti sei ispirato? A quello di Fresu a Berchidda?
R: Magari! Qui a Benevento fa freddo e abbiamo scelto location "tra le mura". Quello di Fresu è il più bel festival italiano a mio avviso.
D: Come è nata l'idea? E' solo tua o partorita da una tempesta di cervelli?
R:L'idea è nata in Macedonia a Skopje dove registrai un disco in una moschea con riverberi naturali in trio con The Skopje Connection. Poi proposi l'idea all'assessorato alla cultura di Benevento ed ora eccoci qua.
D: E' stato un lungo iter?
R : Si e siamo solo all'inizio. E' stancante ma per fortuna lo staff è preparatissimo ed entusiasta.
D: E' un festival free o si pagano gli ingressi?
R: Solo 4 sono concerti a pagamento, gli altri trenta sono free.
D: Nella locandina ho letto dei seminari. In cosa consistono?
R: Seminari sui riverberi, naturali e artificiali. Sarà Gianluca Bufis ad occuparsene, chitarrista di Benevento di ampio respiro e profondamente propositivo e innovativo-
D: Oltre al suono, continui a studiare tecnica? suoni mai musica classica?
R: No, pochissimo. Ultimamente studio pochissimo. Classica mai studiata ma chissà un giorno ..
D: In questo momento cosa c'è nel tuo ipod?
R: Non ho ipod.
D: Nel tuo grammofono?
R: Nakariakov, Mendez hai mai ascoltato il loro moto perpetuo? Sono micidiali caxxò..... ma come fanno a suonare cosiiiiii
D: Dopo Lunaria con quale musicista hai collaborato che ti ha sconvolto?
R: Ho incontrato più volte jon hassell e lui veramente mi ha cambiato la vita. All'inizio in peggio perchè pensavo avessi sbagliato amore e mestiere ma poi, con calma, ho tratto insegnamento. Jon è come Chet essenziale. Il suo suono da vicino mi commuove.
D: Per gli amanti dell'oggettistica cosa usa come strumentazione?
R: Come tromba aveva una vecchia Bach e tanta elettronica da riempire un negozio.
D: Secondo te nella ricerca del suono tromba e bocchino contano molto?
R: Secondo me molto poco, basta una tromba leggera che non nasconda il tuo vero suono. Inutile appesantirsi perchè significa nascondersi. Il bocchino forse si, deve esserti comodo.
D: Cosa stai usando adesso?
R: Io da un po' uso un heim e mi ci trovo bene, sembra più comodi del b6 monette che avevo prima.
D: Lo hai preso per riprodurre il suono di Miles?
R: NO, impossibile
D: Qual è il posto più lontano dove andrai a suonare durante l'anno?
R: Ora in Marocco poi un tour nei paesi balcanici e a ottobre in Giordania col mio nuovo progetto.
D: Qual è il paese che ti stimola di piu' musicalmente?
R; Secondo me i norvegesi sono da inseguire. S'ispirano a sonorità orientali, cogliendone i tratti significativi e proiettandole nei loro schemi. C'è un pensiero alle spalle, progettano, scambiano idee e ipotesi senza innalzare stupide e puerili barriere come fanno i trombettisti che ancora criticano Chet dicendo che non aveva tecnica. In India si suona e si vola con una sola nota perchè colma di pathos, tensione emotiva, energia e vita.
D: Suoni solo la tromba? se non l'avessi suonata su quale strumento avresti percorso la tua ricerca sonora?
R: Suonicchio il piano, usandolo come l'ombrello e il mio strumento, senza tromba, penso sarebbe stata senza ombra di dubbio la batteria.
D: Quali sono i tuoi tempi preferiti?
R: Con Lunaria quelli stretti e angusti ma ultimamente quelli larghi e comodi, sui quali cantare senza obbligati.
D: Per le persone timorose delle sperimentazioni, ancorate al dixie e swing, cosa consigli per iniziare e esplorare il mondo delle sperimentazioni sonore?
R: Secondo me basta un po' di curiosità per poter usare i propri suoni in maniera divertente e originale. Acquistare un bel riverberone magari-
D: Ultima domanda sempre per i maniaci dell'oggettistica: Suoni sempre la Oiram di Van Laar?
R: No, ora uso una van laar che non ha modelli di riferimento. Sono stato un paio di giorni da lui in Olanda un anno fa e, tra una birra e un'altra, è nata, sobria ma non lucida! Raw brass
D: Possiamo parlare di un Aquino signature? cosa cercavi in questa tromba?
R: Cercavo uno strumento un pò più leggero e semplice, meno impegnativo e con meno proiezione. Tonda e morbida con una campana leggera.
Grazie Luca per la tua enorme disponibilità e simpatica. Un saluto agli amici del forum e di la promessa che mi hai fatto.
Un saluto agli amici del forum e come promesso a ognuno che si presenterà offrirò una birra
Di seguito allego la locandina di Riverberi
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