Forse la grandezza del jazz sta nell'avere conciliato, dopo secoli di separazione, una cultura orale e corporea come quella africana con una cultura smaterializzante e visuale (musica scritta da leggere...) come quella europea.
Direi che il guadagno è stato reciproco...
avete mai ascoltato Ali Farka Toure & Ry Cooder nel disco talking timbuktu, non so quanto si possa parlare di conciliazione ry cooder torna in Africa a cercare le radici, lo stesso hanno fatto tanti altri jazzisti... io ritengo che l'accompagnamento della capoeira sia molto jazz e quando sono stato in Africa ho ascoltato lo stesso suono cantato dalle donne.
La conciliazione dipende da volontà reciproche, qua stiamo parlando della necessità di mediare. Purtroppo c'è un grosso problema culturale in questo ambito che è la mancanza, almeno fino a qualche anno fa, adesso la situazione sta cambiando -per fortuna- notevolmente in meglio, di scritti africani. Si hanno scritti di autori della diaspora nera, ma non degli africani che scrivono della musica africana e dei propri figli dispersi che hanno cercato di mantenere i rapporti con la mama africa attraverso varie strade, saudade, blues jazz ragtime ska etc etc. Tutto è sempre letto con i nostri occhi di occidentali che non possiamo accettare di esserci impadroniti oltre che dell'oro e dei diamanti anche della loro musica.
Spero di essere stato chiaro e di non aver offeso alcuno, l'ora purtroppo non mi aiuta...