Ciao Tony,
grazie per la risposta. Ci sono ancora alcune cose che ancora mi sfuggono...
1) OK tutto chiaro
2) OK era piu' o meno quello che pensavo.
3) Quando ti riferisci ai generi che rendono meglio ad alcune frequenze ,fai
l'esempio del Mib , ti riferisci alla tromba in Mib o alla tonalita' del
brano in genere (quindi valida per qualsiasi strumento) ?
Questa tonalita' di Mib e' sempre relativa all' accordatura con il LA 440 ?
Per evitare problemi dovuti alla natura dello strumento alla trasposizione e al mezzo di comunicazione
provo a fare degli esempi prendendo come suono/pitch di riferimento quello generato da un synt (assumendo cosi' che esso non venga influenzato facilemente da fattori
ambientali o costruttivi dello strumento stesso ):
prendiamo una tastiera midi collegata ad un synth che produce una forma
d'onda sinusoidale, il synt e' accordato su un tuner a 440Hz (LA) ovvero premendo il tasto LA sulla tastiera midi il pitch che esce viene riconosciuto dal tuner come LA 440, a questo punto se prendo un'altro synt accordato con un tuner a 432Hz (o 444) , suonando su entrambe le tastiere il tasto LA , i 2 suoni dovrebbero risultare leggermente stonati tra loro. Se continuo accordando uno dei 2 synth su un valore sepre piu' alto (o basso) rispetto al LA 440, prima o poi arrivero' ad una distanza tra i due suoni di1 semitono (e continuando anche di 1 tono) cosi' in pratica benche' su entrambe le tastiere midi io prema il tasto che per convenizone chiamiamo LA, i due suoni risulteranno diversi.
Detto cio', il Notturno op9 n. 2 di Chopin a cui ti riferisci , fa quel certo
effetto perche' e' in tonalita' Mib (desunta dagli accordi,melodia e armonia)
ma sempre considerando' un'accordatura di riferimento a 440 ?
Trasposto in una diversa tonalita' perderebbe questa forza evocativa ?
Ovvero se per suonare questo brano usassi il secondo synt , accordato a 444
(o 432) , l'effetto 'emotivo' risultante cambierebbe ?
Se in effetti oggi si usa l'accordatura di riferimento a 444 affinche' i brani risultino ''piu' vivi'', significa che in effetti anche soli 4 Hz in piu' fanno una certa differenza ...
Quindi, a parte la relazione degli intervalli che definiscono un brano , anche la sua frequenza globale influenza il nostro gusto e ci fa piacere il brano maggiormente o
di meno ?
4) Riguardo all'orecchio assoluto, faccio un esempio specifico e ti uso come cavia
:
se premo il tasto LA della tastiera midi di cui sopra, collegata al synt accordato
sui 440HZ, tu hai la capacita' di ''sentire'' che nota e' e quindi di dire che il pitch che senti e' un LA
Questo perche' (ipotizzo) sei cresciuto in un periodo storico dove tutta la
musica che abbiamo ascoltato era ed e' maggiormente suonata con strumenti
accordati su un LA 440
Quindi ormai il tuo riferimento base e' il LA 440 (giusto?) .
Se tu fossi nato in un paese diverso e fossi stato esposto esclusivamente a
musica suonata da strumenti accordati sempre a 432Hz, ed ad un certo punto
ti facessi sentire il LA di un synth accordato sui 440 Hz, diresti che e' scordato ?
( non ho fatto un test pratico, quindi non so se la differenza tra 432 e 440 e'
apprezzabile o se rientra nella tolleranza di cui parlavi.)
In questo senso , se assumiamo che nel 1600 tutti fossero tarati sul LA 432 ,
portandoli di botto ai giorno d'oggi sentirebbero tutta la musica attuale suonata con degli strumenti ben accordati tra loro ma scordati rispetto al punto di riferimento LA 432?
Quando dici "l'orecchio assoluto è frutto anche dell'ambiente nel quale cresci. ", non relativizza automaticamente l'orecchio assoluto...
azzardando un'analogia non musicale, se mi chiedessero di dire quanto e' lunga esattamente la mia auto , io in effetti non saprei rispondere (anche se con molta approssimazione ci potrei arrivare...) pero' di certo se vedo un parcheggio tra due macchine capisco subito se ci entro oppure no. Questo caso lo paragono all' orecchio relativo.
Chi ha incvece l'orecchio assoluto , saprebbe esattamente quanti metri/cm ci sono tra le due macchine parchieggiate e quindi saprebbe dire con certezza se la sua, di cui riesce a ''vedere'' esattamente la lunghezza, c'entra oppure no.
Allo stesso modo , quando le prime volte leggevo di chi aveva la capacita'
dell'orecchio assoluto, pensavo che fossero in grado di percepire esattamente
la frequenza del suono udito. Quindi (u)dire se un suono era 440 500 o 256 Hz ,
mentre io riesco a cogliere solo parte dell' informazione che quel suono ha.
A tratti , il concetto di orecchio assoluto mi rimane ancora ineffabile ...
Calando il tutto in un contesto musicale qual'e il processo migliore per imparare
a suonare esattamente quello che si sente in testa ?
Se sento un suono/melodia, in modo neanche troppo approssimativo sono in grado
di rifarlo con la voce, anche se non so quale note siano.
La difficolta' arriva quando devo trovare la giusta posizione dei tasti per generare
lo stesso pitch con la tromba (ma vale per tutti gli strumenti)
Bisogna per forza passare per questo percorso :
suono udito > riconoscimento mentale nota > posizione tasti adatta a quella nota?
PS
rileggendo il titolo di questa sezione direi proprio che il post andrebbe spostato altrove