Il mio immaginario è indissolubilmente legato agli orizzonti multietnico-digitali ed introspettivi di pilastri quali hassel, molvaer, eivind aarset, david torn, dhaffer youseff, jojo mayer, anouar brahem. ecc ecc..
.provenendo prima dal progressive psichedelico son passato all'ascolto spasmodico poi dei mondi berniani,colemaniani ecc..,poi agli universi dei robert rich, steve roach ecc..
ora sto vagando cercando di affrontare e sviscerare la ricerca sonora legata al mio bagaglio d'ascolti, "reinventandomi attraverso nuove soluzioni hybride"
saluti.