Anche io sono uno studente pippaccia, premetto! ;-)
Avevo già letto una cosa del genere, non mi ricordo dove. Io mi sono fatto l'opinione che esiste un range di diametri che qualunque trombettista può suonare. Il range può essere più o meno ampio, a seconda delle caratteristiche di ognuno. Ovviamente il limite principale è quello di cui parla anche spyna, la comodità! Io per esempio alterno due bocchini di diametro sensibilmente diverso, il B2S3 ed il B6LVS, diciamo dall'1 e 1/4C al 3, più o meno. Come quasi tutti ho iniziato con il 7C, che ho riprovato recentemente sul flicorno, e riesco a suonarlo, anche se è un po' al limite. Il MF-III per me è troppo stretto (siamo nel range del 10 Bach). All'interno di questo range c'è una grande varietà di bocchini, ed a quel punto la principale discriminante è il risultato in termini di suono. Mi pare difficile contestare il fatto che un 1 e 1/4C produca un suono più grosso di un 5 o un 7, a parità di trombettista. Quello che dice Lindemann secondo me è semplicemente di non considerare un dogma il cercare di suonare il bocchino più largo possibile, perché questo può essere controproducente, e mi pare un suggerimento di buon senso. A me però il suono del bocchino grande piace molto più di tutti quelli piccoli che ho provato. Poi vabbé, quando suono in big band metto su il bocchino piccolo da lead, ed è perfetto per quel contesto! Ma quello che mi dà il suono più vicino al mio ideale è il bocchino grande.