Dal mio punto di vista il iazz non è di facile ascolto.
Ovviamente dipende dai vari tipi di jazz.
Per ascoltare il jazz bisogna avere l'orecchio abituato, o meglio ascoltarlo in tutte le sue pecularità,
in altre parole l'ascolto è melodico, armonico e ritmico.
Ad una persona che non piace il jazz spesso non lo capisce e non riesce ad ascoltarlo armonicamente.
è come ascoltare una relazione con una lingua che non conosci, sai che palle..
Vedi a sanremo, quello che prevale è la melodia e le canzoni di successo in Italia sono quelle dall'aspetto melodico facile e intuitivo.
è la formazione musicale che manca in Italia ecc.. ec..
..minchia mentre scrivevo questo si è bruciata la pizza...
Paolo, mi spiace per la tua pizza!
Io non penso che il jazz sia necessariamente difficile, ma è un fatto che non è musica che fa parte della nostra tradizione. Ed è proprio per questo che penso che debba essere proposto con una certa apertura. Chiaro che se parliamo di free... Ma hard bop e bebop a mio parere sono alla portata di tutti, per non parlare dello swing. ;-)
Per darti una risposta Norman l'anno scorso con Repubblica è uscita una dispensa in 12 volumetti libretto cd e dvd di Massimo Nunzi dal titolo : JAZZ istruzioni per l'uso.
un opera fantastica !!
Per il grande pubblico strano.... Ora ti giro la questione chi legge i giornali in carta non rosa ?
Ciao Fabio! So bene di cosa parli, il cofanetto completo dei DVD di Jazz istruzioni per l'uso fa bella mostra di sé sulla mia libreria... ;-)
E' un'opera eccezionale, ed è la dimostrazione (anche con lo spettacolo portato in giro per i teatri di tutta Italia) che il jazz può essere presentato in una maniera assolutamente non elitaria e fruito ed apprezzato anche da un pubblico non necessariamente di addetti ai lavori. L'opera di Nunzi è proprio la dimostrazione di quello che sostengo io: il jazz non è poi così difficile, e non è vero che presupponga tutta questa cultura per essere apprezzato... Certo, non è musica che viene dalla nostra tradizione, ma basta che si abbia il buon senso di presentarla nella maniera giusta, ed il pubblico è perfettamente in grado di godersela, anche senza essersi studiato il Polillo o l'opera completa di Gunther Schuller...
Invece purtroppo spesso il jazz viene presentato in un'altra maniera, che risulta essere quasi sempre ermetica agli occhi di chi pure ci prova a fare lo sforzo di avvicinarsi a questa meravigliosa musica... La critica più frequente che viene fatta al jazz da chi lo conosce poco è che è quasi una sorta di masturbazione, in cui il musicista si trastulla con la sua abilità tecnica, e suona più per sé stesso che per gli altri. Ovviamente non è così, ma purtroppo l'impressione che arriva al pubblico spesso è questa! Tutto questo perché tra i jazzisti spesso è considerato quasi disdicevole pensare che il pubblico debba essere messo a suo agio... Persino un gigante come Dizzy Gillespie è stato criticato per questo. Da noi ha prevalso il modello Miles/Chet. Solo che Miles e Chet potevano permettersi certi atteggiamenti perché erano dei giganti...
Mi capita spesso di veder suonare gruppi di jazzisti anche molto bravi, molto spesso in situazioni in cui il pubblico è molto eterogeneo. E' in quei momenti che ti rendi conto dell'occasione mancata... Uno che si avvicina al jazz è perché è curioso, ed allora mi sembra davvero una mancanza di rispetto ricambiare questa curiosità con la presunzione che sia questa gente a doversi preparare prima di andare ai concerti... Ma molto banalmente: anche a me capita di non ricordare il nome di uno standard o di sentirne uno mai sentito prima... Costa così tanto presentare 'sti pezzi? Di cosa hanno paura? Di consumare le corde vocali?
Tanto di cappello a Nunzi, altroché... E Nunzi non fa altro che seguire le orme di un gigante come Marsalis, che è una vita che fa questo sforzo di fare conoscere il jazz anche a chi non lo conosce! Ma parliamoci chiaro, non è un caso se persino Marsalis è stato criticato anche aspramente in Italia da certa gente, proprio da quelli che invece vivono il jazz in maniera così spocchiosa e snob...