Ciao a tutti!
Riprendo questo topic a distanza di un mese perché finalmente oggi mi è stata riconsegnata la tromba che avevo mandato a rilaccare dal nostro collega / membro del forum / riparatore ufficiale per i marchi Yamaha e gruppo GEWA che si trova in quel di Storo (TN).
Si era presentato nel forum circa otto mesi fa (
http://www.italiantrumpetforum.it/forum/index.php?topic=10338.0) e, dopo aver visitato il suo sito, mi ero messo in contatto con lui per e-mail.
Poi, appena ho avuto la disponibilità, gli ho mandato la tromba più "anziana" tra le mie, una Holton ST-302 del 1983 (dopo 33 anni, un bel "lifting" era necessario) per una completa rilaccatura e revisione.
Devo dire che sono rimasto pienamente soddisfatto del suo operato (lo potete vedere qui:
https://drive.google.com/folderview?id=0B9UOare7Y2TpalRkRUNHcGhsa0k), e Luca è stato estremamente corretto e preciso, sia dal punto di vista artigianale (dalle foto si capisce abbastanza bene la portata dl suo lavoro), che materiale (ho trovato la fattura all'interno della custodia al ritorno, senza sentirmi fare il solito discordo X cifra senza fattura, Y cifra con fattura), ma sono rimasto estremamente contrariato dal servizio corriere di UPS.
Mentre all'andata non c'è stato nessun problema, al ritorno ho avuto serie difficoltà ad organizzare la spedizione dello strumento.
Il primo tentativo non è andato a buon fine, perché è venuto meno il collegamento Internet subito dopo che avevo effettuato il pagamento, ma prima della stampa delle etichette necessarie per la spedizione.
Siccome era venerdì pomeriggio, non ho fatto in tempo a parlare col servizio clienti di UPS e ho dovuto rimandare a lunedì.
Prima fregatura: dal sistema di UPS, se non si è registrati, non si possono recuperare i documenti di una spedizione, neanche se si è in possesso del numero seriale generato dal sistema stesso.
Ho dovuto allora aprire un'altra spedizione e pagare nuovamente il servizio (la prima spedizione, a detta dell'operatore UPS, mi sarà rimborsata in automatico dal sistema in sette giorni lavorativi).
Quindi ho organizzato un'altra spedizione con ritiro del pacco a Trento il 7 mattina tra le 9 e le 13 e consegna a Roma l'8 pomeriggio, ma il 7 a ora di pranzo il pacco non era ancora stato ritirato dal laboratorio di Luca.
Richiamo allora il servizio clienti di UPS, dove trovo una (poco) gentile signora che, invece di preoccuparsi di far partire subito il furgone per il ritiro, si è messa a cavillare sul fatto che forse bisognava specificare nella richiesta che si trattava di un negozio e non di un'abitazione, ecc...
A prescindere dal fatto che, avendo già pagato in anticipo, il minimo che mi dovessi attendere è che alla data e ora indicate, il furgone fosse sul posto. Poi, in caso di disguidi, avrei potuto dare indicazioni per telefono.
Comunque, alla fine (grazie all'intervento di Luca che ha parlato con UPS), il pacco parte con qualche ora di ritardo - che si accumulerà con altri ritardi durante il viaggio (come una sosta imprevista di oltre 24 ore a Bologna).
Oggi a ora di pranzo, dopo oltre 24 ore dalla data prevista, finalmente lo strumento mi è stato consegnato. Non una parola di spiegazione e/o giustificazione da parte d UPS. Per fortuna, siamo in regime di libero mercato e la prossima volta mi rivolgerò altrove...