sono un appassionato ascoltatore e da sempre ho piacere di parlare di musica e di musicisti preferendo il rapporto diretto di presenza (master seminari incontri jam) ma non disdegnando i luoghi virtuali (gruppi di appassionati , poi forum , poi facebook ecc...)
Nel corso degli anni mi è capitato di parlare e confrontarmi con tantissimi musicisti di valore ed anche semplici appassionati.
(a volte più che un confronto era proprio uno scontro) sempre con il massimo rispetto per le idee altrui.
Per me rileva più di ogni altra cosa la buona fede dell'interlocutore o la sua mala fede.
Se è in buona fede con me può sostenere quello che gli pare anche che la terra è piatta che Trane non sa suonare perchè fa troppe note, che trascrivere non serve a nulla, che Trane non conosceva gli accordi , che non sapeva stare a tempo, che studiare la tecnica non serve a niente per fare "Vera" musica, che la "Vera" musica non si insegna e non si impara o c'è o non c'è , chi sa leggere uno spartito non sa fare "Vera" musica, studiare il suono dello strumento non serve a nulla tanto il tuo suono dipende dalla conformazione fisica e non puoi farci niente se fa cacare, la teoria lombrosiana in musica ed i suoi corollari, o ti spiega come si suona uno strumento ed esiste solo il suo metodo tutto il resto è cacca, ...e potrei continuare
dicevo se è in buona fede mi confronto mi scontro suoniamo insieme provo a spiegare le mie ragioni ci prendiamo una birra , qualche bicchiere di vino.....ci insultiamo affettuosamente ...... chiacchieriamo anche con "Vera" che non ha interesse per la "musica"
se penso che sia in mala fede ha poco senso continuare a parlare anche perché una stupidaggine qualifica chi la fa........ed io ne dico tante e sono quindi particolarmente qualificato
Per me la libertà "innanzi tutto",........ anche se la libertà signifca scelta di musica scadente ed insegnanti incompetenti che fanno più danni che altro (o peggio come il mio caso autodidatta convinto ).
L'unico limite che incontra la mia liberta è quando invade la sfera altrui ma questo è un altro discorso.......che poco ha a che vedere con la musica ma più con l'esercizio dei diritti e dei doveri.
Dimenticavo gli altri interlocutori che evito a prescindere da buona o mala fede sono quelli che esercitano la "violenza e la censura".
"Tu hai una idea diversa dalla mia e quindi hai torto "
"Siccome hai torto ed io ho ragione ti elimino fisicamente "
"Se non posso eliminarti fisicamente ti elimino virtualmente perché io ho ragione e tu torto."
Con questi ultimi interlocutori c'è poco da fare ed il dialogo ed il confronto serve a poco.
A questi ultimi quando sono amici e desideri comunque tendere loro una mano consiglio un film di Totò siamo uomini o caporali.....se non capiscono dopo il film vuol dire che non sono più amici
Le amiche risentono meno della sindrome del caporale ..........
ps la precedente considerazione forse è una stupidaggine