Caspita che bella esperienza!
Che dire? Sono completamente d'accordo. Ed è verissimo che troppo spesso si corre troppo con la tecnica e l'estensione, prima ancora di essere in grado di fare anche solo un do basso, ma suonato bene e con un bel suono! TUTTI gli insegnanti di quel livello che ho avuto la fortuna di incontrare in questi ultimi anni (in ordine di "apparizione": Tamiati, Maniero, Tofanelli, Schlueter, Giuffredi e Adam Rapa) hanno espresso lo stesso identico concetto: bisogna mirare alla perfetta qualità delle cose facili, le prime note lunghe, e poi portarsi dietro quella qualità man mano che si progredisce con la tecnica. Io ho dovuto ricominciare praticamente da zero, proprio per questo motivo. E la cosa più difficile sapete qual'è stata? Imparare ad ascoltare! Anche solo imparare ad ascoltare il mio stesso suono, senza darlo per scontato! E' solo in quel momento che ho veramente capito cosa significa suonare la tromba ed in che direzione devo andare. Sono anche d'accordo poi sul fatto che quando esce un bel suono è anche sintomo che le cose funzionano bene meccanicamente, e quindi tutto diventa più facile. Ed è questo che secondo me distingue i bravi insegnanti, la capacità di far capire all'allievo cos'è un bel suono e come ottenerlo. Il resto poi non dico che viene da sé, ma quasi.
Non ci sono scorciatoie con la tromba, la strada è una sola. Poi i metodi possono anche variare, ma il concetto è sempre lo stesso: se non ti esce un bel suono facendo le cose facili non ti verrà mai un bel suono facendo le cose più difficili. E la gente vuole sentire un suono gradevole, non semplicemente le note giuste suonate al momento giusto...