Author Topic: Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!  (Read 1396 times)

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Offline anrapa

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Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!
« on: November 30, 2010, 12:06:28 PM »
Ciao ragazzi, durante la masterclass di Adam Rapa il 6 Novembre abbiamo avuto l'onore di vedere Gabriele Cassone fra i partecipanti (quasi mi vergogno a definirlo tale!!!). E' stata una dimostrazione di umiltà impressionante e un'occasione per me di scambiare nuovamente quattro chiacchiere con chi io ritengo il più bravo suonatore di tromba barocca al mondo (e tra i più bravi in assoluto con la tromba!!!!!!).
Ieri pomeriggio un mio amico spagnolo ha fatto "un salto" qui in Italia per una lezione a casa di Cassone e io ho colto l'occasione per passare a fare un saluto ad entrambi. E' stata un'esperienza bellissima che vorrei condividere sia perchè l'ho vissuta con notevole piacere personale sia per tributare il giusto plauso ad un musicista fenomenale e gentilissimo. (non so se leggerà questo mio messaggio, spero di si!)

L'amico spagnolo è una prima tromba di un'orchestra spagnola, quindi non certo un novellino, per questo motivo è stato interessantissimo vedere come Cassone ha affrontato la lezione. Quasi tutta si è tenuta su Tomasi e in minima parte su un passo con il trombino.
Il succo della questione potrebbe essere riassunto con: "suono!". Per alto che sia il livello dell'allievo non si è mai abbastanza a posto: io darei una gamba ed un braccio per suonare con il mio amico eppure a voler spaccare il capello in quattro (e lo si è spaccato in 64 a dirla tutta!) c'è sempre margine per migliorarsi.
Tomasi è un brano estremamente difficile e la maggior parte delle persone faticano a portarla a termine già solo da un punto di vista tecnici. Eseguirlo col suono giusto e con facilità e tutt'altra cosa!

Il concetto sul quale ha puntato di più è stato appunto il suono: a volte ci si scorda di quanto sia importante dal punto vista tecnico: è ovvio infatti che un bel suono è.... meglio di uno brutto. Non è altrettanto evidente che un bel suono porta quasi sempre AUTOMATICAMENTE ad una tecnica migliore, ad una maggiore facilità e a meno scrocchi. Mentre la maggior parte delle persone tendono a migliorare la tecnica per POI passare a "pulirla" il maestro Cassone preferisce mettere al primo posto il suono. E il suono è sinonimo di quella che io definisco "centratura", la perfetta consonanza della vibrazione delle labbra con la lunghezza dello strumento. (se faccio un do diesis con le labbra e un do naturale con le dita difficilmente il suono sarà bello, no?)
Questo è un concetto a me molto caro sebbene io sia il primo a non applicarlo quando mi sento "in pericolo", a "rischio stecche".

Un altro concetto, strettamente collegato, che mi ha lasciato il segno è quanto sia deleterio studiare ore e ore non badando al suono: il rischio concreto (anzi, una certezza assoluta) è quello di memorizzare alla perfezione come suonare male. Più ci si ostina a studiare senza badare al suono si giungerà a saper replicare perfettamente una versione brutta di un brano. Lo stesso Cassone ha ammesso che Tomasi è per lui un brano un po' ostico perché l'ha studiato da giovane quando aveva un diverso atteggiamento verso la tromba e negli anni ha radicato una errata concezione di come debba esser suonato. Una volta radicata una certa convinzione è difficile cambiarla!

Come ottenere un miglior suono? Ascoltando una marea di musica e di interpreti. Non per "copiarli" ma per prendere ispirazione! Meglio ancora sarebbe studiare le singole frasi di un brano alternandole all'ascolto delle medesime eseguite da bravi trombettisti.

Sembra semplice e ovvio ma quanti di noi lo fa?

Ci sarebbero un sacco di altre cose interessanti da raccontare ma sono un po' stretto con i tempi. Vi consiglio vivamente di andare dal maestro Cassone se ne avete l'opportunità!!!!
Ciao!
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Offline Norman

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Re:Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!
« Reply #1 on: December 01, 2010, 09:45:19 AM »
Caspita che bella esperienza!

Che dire? Sono completamente d'accordo. Ed è verissimo che troppo spesso si corre troppo con la tecnica e l'estensione, prima ancora di essere in grado di fare anche solo un do basso, ma suonato bene e con un bel suono! TUTTI gli insegnanti di quel livello che ho avuto la fortuna di incontrare in questi ultimi anni (in ordine di "apparizione": Tamiati, Maniero, Tofanelli, Schlueter, Giuffredi e Adam Rapa) hanno espresso lo stesso identico concetto: bisogna mirare alla perfetta qualità delle cose facili, le prime note lunghe, e poi portarsi dietro quella qualità man mano che si progredisce con la tecnica. Io ho dovuto ricominciare praticamente da zero, proprio per questo motivo. E la cosa più difficile sapete qual'è stata? Imparare ad ascoltare! Anche solo imparare ad ascoltare il mio stesso suono, senza darlo per scontato! E' solo in quel momento che ho veramente capito cosa significa suonare la tromba ed in che direzione devo andare. Sono anche d'accordo poi sul fatto che quando esce un bel suono è anche sintomo che le cose funzionano bene meccanicamente, e quindi tutto diventa più facile. Ed è questo che secondo me distingue i bravi insegnanti, la capacità di far capire all'allievo cos'è un bel suono e come ottenerlo. Il resto poi non dico che viene da sé, ma quasi.

Non ci sono scorciatoie con la tromba, la strada è una sola. Poi i metodi possono anche variare, ma il concetto è sempre lo stesso: se non ti esce un bel suono facendo le cose facili non ti verrà mai un bel suono facendo le cose più difficili. E la gente vuole sentire un suono gradevole, non semplicemente le note giuste suonate al momento giusto...
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Re:Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!
« Reply #2 on: December 01, 2010, 10:53:00 AM »
Nel mio piccolo (anzi: "minuscolo"  :) ) vorrei aggiungere una cosa.
Personalmente sono stato SEMPRE ossessionato dal suono prima che dalla tecnica. La cosa, anche se positiva (in linea di massima ho sempre avuto un suono migliore degli altri trombettisti di pari livello con cui mi è capitato di suonare in orchestra o sestetto etc.) mi ha anche molto limitato. Mi spiego: la mania perfezionistica di "ascoltarmi" prima che di suonare mi ha portato spesso ad essere fuori tempo sui brani, specialmente se non li conoscevo benissimo, mentre altri trombettisti, meno attenti al "bel suono" (ma non per questo dal suono "brutto") ci entravano dentro alla prima, seconda lettura. Insomma: quando si trattava di suonare "sul serio" non riuscivo a lasciarmi andare completamente e pensare soprattutto alla partitura.
Recentemente ho lavorato molto in questo senso e credo di aver recuperato certe insicurezze ma la morale è: ok bel suono (anzi: soprattutto, altrimenti per me non esiste il paicere di suonare), ma non restarne ossessionati come io ho sempre fatto (da cui l'inevitabile ricerca del bocchino migliore, della tromba etc.).

Come sempre, credo che EQUILIBRIO sia la parola da usare.
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Offline Norman

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Re:Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!
« Reply #3 on: December 01, 2010, 11:38:08 AM »
Nel mio piccolo (anzi: "minuscolo"  :) ) vorrei aggiungere una cosa.
Personalmente sono stato SEMPRE ossessionato dal suono prima che dalla tecnica. La cosa, anche se positiva (in linea di massima ho sempre avuto un suono migliore degli altri trombettisti di pari livello con cui mi è capitato di suonare in orchestra o sestetto etc.) mi ha anche molto limitato. Mi spiego: la mania perfezionistica di "ascoltarmi" prima che di suonare mi ha portato spesso ad essere fuori tempo sui brani, specialmente se non li conoscevo benissimo, mentre altri trombettisti, meno attenti al "bel suono" (ma non per questo dal suono "brutto") ci entravano dentro alla prima, seconda lettura. Insomma: quando si trattava di suonare "sul serio" non riuscivo a lasciarmi andare completamente e pensare soprattutto alla partitura.
Recentemente ho lavorato molto in questo senso e credo di aver recuperato certe insicurezze ma la morale è: ok bel suono (anzi: soprattutto, altrimenti per me non esiste il paicere di suonare), ma non restarne ossessionati come io ho sempre fatto (da cui l'inevitabile ricerca del bocchino migliore, della tromba etc.).

Come sempre, credo che EQUILIBRIO sia la parola da usare.

Secondo me bisogna sempre separare due ambiti: quello dello studio e quello della performance. Quando si studia, bisogna cercare la perfezione, sempre e comunque. Quando si suona invece bisogna pensare a suonare, a fare il meglio possibile con quello che si ha, senza preoccuparsi dei propri limiti e degli errori. Insomma, è giusto essere molto esigenti con sé stessi quando si studia, ma quando si suona bisogna lasciarsi andare e pensare alla musica, per sé e per il pubblico. Bisogna godere! Questa è un'altra delle cose che ho imparato negli ultimi due anni, a non avere paura, a lasciare uscire me stesso e le mie emozioni mentre suono. E' così che ho invertito il mio processo mentale verso la tromba ed ho sconfitto la paura: il rigore nello studio mi dà maggiore sicurezza, la quale mi permette di essere molto più rilassato quando suono e di godere di più di quello che faccio.
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Offline adrianotaibi

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Re:Ieri pomeriggio da Gabriele Cassone!
« Reply #4 on: December 05, 2010, 09:17:07 PM »
Il SUONO viene prima di tutto!!!
La mattina la prima cosa a cui penso quando prendo la tromba in mano, è proprio il suono che voglio ottenere, e possibilmente lo canto prima di suonarlo. Poi certo, non sempre riesci a far uscire il suono che vorresti, ma sicuramente se non hai un bel suono, non vai da nessuna parte.

Credo però che il problema di tanti trombettisti è quello di non avere in mente il suono che vogliono ottenere...