Non sto a fare l'elenco dei concerti che ho fatto con i miei gruppi ma vorrei citare almeno i piu' significativi 1975 Festiva del Jazz Internazionale a Pescara dove conobbi il clarinettista Bepi D'AMATO che venne a suonare con noi tutte le volte che andammo a Pescara o nei dintorni. Come pure fece il sassofonista Lello Scassa che conoscemmo alle " CONTROINDICAZIONI DI PENNE"
Che era una risposta in chiave polemica al Festival di Pescara. Con grande sorpresa degli addetti ai lavori noi partecipammo ad ambedue le manifestazioni . 1982 UMBRIA JAZZ : un'intera settimana come Resident Group con il mio FEETWARMERS QUARTET . 1985 UMBRIA JAZZ con la O.T.J.B. 1986 ZLOTA TARKA FESTIVAL di VARSAVIA con il quintetto { Mike SUPNICK al tr.ne
Cinzia GIZZI al pf. Fabrizio BUSCIOLANO al cb. e Alfredo ROMEO dr. ) Fabiano PELLINI ( ora Red ) non parti' con noi e cosi' gli organizzatori ci " prestarono " un bravissimo sassofonista polacco
, addirittura pochi minuti prima del concerto, che fu veramente entusiasmante, gasati anche dal fatto che dopo di noi si sarebbe esibita la COUNT BASIE ALUMNI ORCHESTRA.
1988 RAGUSA JAZZ al Castello di Donna Fugata con il siciliano Gianni Cavallaro alla batteria . Siamo stati un paio di volte a Ragusa e devo dire che questi siciliani del BRASS GROUP organizzatore
sono stati di una straordinaria accoglienza. Come ho gia' detto sono un autodidatta, e non avendo mai fatto il dettato musicale e non avendo mai imparato a memoria patterns e assoli, qualche
volta e' successo che la frase che avevo in mente non riuscivo a completarla creandomi qualche imbarazzo ma, comunque, le note che cacciavo fuori, erano un concentrato di passione , entusiasmo, ed avventurismo, alla fine ero piu' vero io di tanti piu' famosi colleghi. Forse qualcuno ricorda un famoso concerto di jazz alla Basilica di Massenzio ( negli anni 80 ? ) C'erano tutti
i grandi nomi del jazz d'avanguardia ; noi con la O.T.J.B. eravamo gli ultimi nella scaletta della manifestazione e quando attaccammo con i nostri " TIGER RAG" " WHEN THE SAINTS.." etc ci fu
un'esplosione di entusiasmo. Vorrei tanto ricordarmi chi erano i musicisti che erano con me quella sera!. La O. T. J. B. era ,spesso, l'unica banda tradizionale che trovavi nelle manifestazioni del jazz d'avanguardia: gli stili erano diversi, ma non e' il feeling, lo swing e l'improvvisazione la prerogativa del jazz? Ebbene quella l'avevamo anche noi.
Ma perche' , un musicista, nemmeno a tempo pieno, come io sono stato, autodidatta , con scarsa tecnica e che non ha mai frequentato i salotti e riunioni di quelli che contano, e' riuscito nell'arco di 20 anni, con le sue alle volte stravaganti bands a diventare uno dei musicisti piu' presente nelle locandine dei concerti, listato insieme a grossi nomi del jazz, suscitando, probabilmente, risentimenti da parte di gruppi e musicisti piu' titolati ? Be' ... me lo chiedo anch'io.! Alla prossima