Forse sarà perchè, come già detto, suono solamente in banda, ma credo che l'ambiente della banda, se sano e curato sotto tutti i punti di vista (musicale, didattico, rapporti umani) sia quanto di più adatto a "fare musica" a livello dilettantistico, soprattutto, ma non solo, per i ragazzi e i giovani.
Certo, sono anche convinto che chi sceglie la banda lo debba fare nel suo complesso: prove e concerti, ma anche processioni, sfilate, 4 novembre ecc.
Apprezzo quindi la scelta di Tony di abbandonare la banda per non fare la prima donna, come ha detto lui, anche se mi trovo più daccordo con chi, in un post precedente (e scusate se non ricordo il nome) sosteneva che è importante sostenere la banda dove sei cresciuto anche quando inizia a "diventarti stretta".
Ma questo non è il mio caso, visto che sono tuttora una "pippaccia".
Riguardo agli studenti di conservatorio, penso che, come ha detto Tony, non si debba fare di tutta l'erba un fascio. Nella nostra banda, come credo in molte altre, si cerca, pur nei limiti del dilettantismo, di far musica al meglio delle proprie capacità, con attenzione all'intonazione, al volume, all'espressione (anche se a volte ci scappa il cazeggio). Questo è quello che i maestri che ho conosciuto (prima Caligaris, poi Borroni di Busto Arsizio, ed ora l'attuale maesto "fatto in casa" ed uscito dalla scuola Caligaris) hanno sempre cercato di insegnarmi.
Scusate se mi sono dilungato, ma l'argomento banda mi stà molto a cuore.
Ciao a tutti e buon week end