Cerchiamo di dipanare questa matassa che fra professionisti
, quale è chi ha studiato teoria musicale, creamo solo ilarità
. Forse dall'inizio non si è capito la domanda/problema di Zosimo
. Dunque partendo dalla lettura della nota sul rigo va da se che, variando l'estensione dello strumento nelle varie tonalità di esso troviamo che in lettura il Sib del Tenore diventa Do in violino diventa Mi in basso e così via........, ma in lettura riguarda solo e soltanto il lettore e non lo strumento. Cerco di spiegarmi meglio io suono in chiave di tenore ed il Sib lo trovo sotto al rigo con un taglio in testa, chi suona in chiave di basso la trova nel secondo rigo, ma quello che esce dallo strumento è uguale per tono, diverso per voce, che può essere più chiara o più scura in dipendenza dallo strumento che la emette. Quindi detto questo ritorno a quanto detto nei miei primi post che è solo l'esecutore che deve abituarsi a trovare la stessa nota in una posizione diversa sul pentagramma ed una posizione diversa sullo strumento, alla fine è questione di studio, ossia mettersi sottomano il benedetto strumento