Si, i muscoli labiali sono muscoli come tutti gli altri, e vanno trattati come tutti gli altri. Sono muscoli che compiono lavori di massima precisione, e quindi necessitano se possibile di cura ancora maggiore. Inoltre suonare la tromba non è un'attività naturale per questi muscoli. Il sovrallenamento esiste eccome, e parallelamente anche le tecniche di allenamento sono simili. E' opinione pressoché totalmente condivisa tra tutti i grandi trombettisti che il riposo sia importante tanto quanto lo studio, e che si dovrebbe riposare per un tempo corrispondente a quello di studio. E' quindi controproducente suonare per un'ora di fila senza pause. Piuttosto meglio fare mezz'ora, ma intervallata da frequenti riposi. Se ne giovano sia la qualità dello studio (spesso la ripetizione ossessiva nuoce alla concentrazione, come spiegò anche Adam Rapa nel master di Bergamo), sia l'efficienza dei muscoli. Il muscolo, quando fa uno sforzo di allenamento, ha bisogno poi di un periodo di riposo per recuperare. Durante il recupero il muscolo si "riassesta", ed è quello il momento in cui migliora le sue prestazioni.
Anche io, come tanti, ho avuto problemi alle labbra, gonfiori, piccole lacerazioni, periodo di "collassamento". Anzi, penso di aver avuto problemi che certamente non sono comuni, visto che sono andato molto vicino all'appendere la tromba al chiodo, quindi so bene di cosa stiamo parlando.
Non è assolutamente normale che le labbra si gonfino o addirittura si lesionino per il suonare la tromba. Se accade, cono ogni probabilità è perché si è ecceduto nello sforzo e si è fatto più di quanto si era in grado di fare. Se accade con frequenza è sintomo che, evidentemente, c'è qualcosa che non va, e che va affrontato prima di fare danni permanenti. Fidatevi, che so quello che dico, io ci sono veramente andato vicino. Quando da un giorno all'altro prendi in mano la tromba e non ti esce nessun suono, te la fai sotto... Non ne vale la pena. Invece c'è il modo di evitare di trovarsi in queste situazioni.
La soluzione? Curare l'efficienza dell'impostazione, minimizzare la pressione del bocchino verso le labbra (o meglio, quella del braccio sinistro...), ma soprattutto ASCOLTARE i segnali che il nostro corpo ci invia, così come gli sportivi fanno molta attenzione a percepire prontamente quando il loro corpo sta arrivando al limite, e comportarsi di conseguenza. Penso che ognuno debba imparare a capire cosa è in grado di fare, e quando vai oltre il limite il corpo te lo dice chiaramente, anche se non sempre in maniera molto appariscente. Quando invece il corpo collassa, te lo dice urlando, e purtroppo capita che quando accade è troppo tardi per tornare indietro...
Occhio alla penna, soprattutto ai principianti.