Volevo completare il discorso sull’impostazione e il settaggio delle labbra:
avere un buon settaggio delle labbra ci permette di ottenere risultati soddisfacenti nello studio della tromba, è un lavoro lungo ma alla fine paga.
Come si ottiene? ( sempre secondo il mio modesto parere)
Lavorando sulla centratura dei suoni, attaccare e centrare note piano su un registro prima modesto poi si arriva tranquillamente su tre ottave, note lunghe su arpeggi “ vedi il Vizzutti” con le dinamiche e tonnellate di arpeggi legati, scale sempre legate poi quando si acquisisce un buon legato lavorerei sullo staccato , ma non prima.
Avere un buon roll delle labbra ci permette di sostenere con facilità note anche acute con facilità , le labbra non vanno mai aperte troppo anche nel registro basso o nei pedali, ma mantenere un settaggio delle stesse ben serrate stando molto attenti a muoverle il meno possibile nel passare dal registro basso a quello acuto .
L’aria se ne già parlato, quella che entra è maggiore di quella che esce , ci vuole pochissima aria nelle note acute e un po’ di più nelle note gravi.
Ci sono cose come il settaggio delle labbra o la tecnica che tutti possono migliorare con lo studio, ma ci sono cose che fanno parte della personalità e qualità di un determinato trombettista e difficilmente si raggiungono: con lo studio non si otterrà mai il suono di M Andrè, o la potenza e la facilità di suonare con un suono potentissimo che non sia “ sbrabato” come Giuffredi o gli acuti di Toffanelli o l’elasticità disarmante su tutti i registri di A Rapa solo per citare qualche famoso trombettista.
Ciao !
Stefano Massari