Il concetto di intonatura e centratura è senza dubbio interessante, io sto inziando a "capirlo" da poco. Però, se mi permettete, un conto è enunciare certi principi come giusti un altro come "unici". Come è stato fatto notare alcuni grandi nomi in tutta o parte della loro carriera hanno avuto dei "difetti" più o meno lievi in questo campo ma questo non ha tolto (e, miracolosamente, ha talvolta anche aggiunto) fascino e poesia alla loro musica.
Non è che se non suoniamo "monettizzati" non possiamo/siamo in grado di suonare bene o alla massima efficienza, ma possiamo anche raggiungere lo stesso scopo passando per altre vie. Ci sono video in giro di un robot costruito dalla Yamaha che suona la tromba. Perfettamente intonato e centrato ovviamente. Io, però, preferisco sentire un grande che scrocca un po' con una "stonata" Martin piuttosto che il robot, non so se mi spiego.
Il mio idolo Louis Armstrong suonava con un bocchino con un foro 28 (come ci dicono i vari pezzi che ha lasciato), con poca tecnica e molti errori di impostazione. Non mi dite che era stonato/non centrato o simili perchè sarebbe come dire al Papa che Dio non esiste. Lo stesso dicasi, ad esempio, per Harry James. E Clark Terry? un "misero" foro da 26, eppure ... che poi "colui che tutto può" (Wynton) sia divino e sopraffino utilizzando altri mezzi è solo la dimostrazione che non esiste una sola via.
Insomma: è sacrosanto CAPIRE certe cose, è sacrosanto CERCARE di raggiungerle con tecnica e cognizione di causa ma cerchaimo di non diventare "talebani del 440 o del foro da 12"
anche perchè non è detto che un certo tipo di equipaggiamento/impostazione sia universalmente più efficiente per tutti, sarebbe come dire che esiste solo una misura di scarpe corretta le altre ti fanno camminare male.