DISCLAIMER: si, lo so, Armstrong e Buddy Bolden suonavano alla grande anche senza strumenti Monette ma noi non valutiamo certo le qualità tecniche quanto piuttosto l'anima jazz delle loro registrazioni...
La tromba è uno strumento non temperato ma ha una sua intonazione intrinseca che varia da molti fattori costruttivi. Lascia da parte il concetto di tromba fredda perché si suppone che si abbia la buona creanza di valutare gli strumenti quando già in temperatura ed in ogni caso la differenza di temperatura non inciderebbe solo su alcune note ma su tutte di un delta costante.
Il trombettista stanco è un altro fattore che non deve incidere nella valutazione di uno strumento. La regola generale è che quando ci si spacca si incomincia a spingere come dei matti e si risulta crescenti e quindi tocca allungare la pompa di intonazione ma, di nuovo, questa non è una caratteristica dello strumento quanto piuttosto del suonatore.
L'intonazione precisissima non esiste in nessuno strumento, neanche nella Monette da un fantastiliardo di dollari, ed ecco perché ci sono le pompette per il primo ed il terzo pistone. Purtroppo però, e qui entriamo nel cuore della questione, non c'è cura per una nota TROPPO stonata.
Nel caso del video se il Do basso è crescente possiamo abbassarlo un po' e il danno è minimo perché una nota suonata SOTTO il suo punto di risonanza ideale ha un timbro solo leggermente più brutto. Nel caso del Do acuto, palesemente calante, avremmo molti problemi. Tanto per iniziare una nota suonata SOPRA la sua naturale centratura ha un timbro "nasale" tanto più accentuato tanto più si deve correggere. Inoltre quando si suona fuori dal punto ideale la tromba restituisce un feeling più "chiuso", sembra più tappata. Anche il volume emesso è minore il risultato percepito da fuori è quello di uno strumento che suona a volumi variabili in funzione della nota emessa. Non è il massimo.
Un altro problema molto importante è che correggere una nota calante o crescente significa dover far vibrare le labbra a frequenze diverse rispetto a quella ideale per la nota voluta.
Esempio: il Do acuto è calante se io con il bocchino emetto un Do acuto intonato con l'accordatore? Bene, devo correggere e quindi alzerò la vibrazione di quel tanto che basta per ottenere un Do acuto intonato (sebbene nasale) con la tromba. Che nota dovrò fare? Un Do diesis? Un Re calante? Un Do crescente? Questo dipende da quanto la tromba è stonata.
Il risultato pratico è però che mi tocca imparare una frequenza scorretta per la nota incriminata ed il Re acuto, ad esempio, risulterà troppo vicino al Do con il rischio di steccare verso l'alto.
Faccio un altro esempio tipico, il Mi alto è praticamente sempre calante sulle trombe "normali" mentre il Fa (che discende dall'armonico a vuoto del Sol alto) è tipicamente crescente. Se voglio risultare intonato mi toccherà vibrare alla frequenza del Fa per suonare il Mi e del Mi per suonare il Fa. Le due note si invertono.
Ecco perché certi attacchi sono molto difficili sulla maggior parte delle trombe: se per fare un Fa alto o un Lab alto devo puntare un'altra nota facilmente sbaglierò armonico.
Il ragionamento ha un senso?