Ciao a tutti, come promesso (e con il solito ritardo) ecco la recensione dei bocchini che portano, con un po' di orgoglio, le mie iniziali.
Inizio col dire che "A.R." non identifica un modello in particolare ma una configurazione dei bocchini di Taylor. Ci sono le solite 8 misure standard ed è possibile averli sia per trombe Taylor che "generico" per altre marche.
Siccome il cannello ed il ricevitore delle trombe Taylor è più stretto delle trombe normali non è possibile usare i bocchini "Taylor Fit" su trombe normali mentre è possibile usare gli "Universal Fit" sulle Taylor anche se in quel modo si vanificano completamente i vantaggi di un bocchino fatto su misura.
Il risultato finale è il frutto di innumerevoli test fatto principalmente con i bocchini di Taylor e Monette (per motivi che spiegherò più tardi) ma i confronti determinanti sono stati fatti soprattutto con i Bach, gli Schilke e gli Yamaha, i marchi attualmente più diffusi. Inoltre ho provato alcuni GR, Gordon, Giardinelli, Denis Wick ed altri marchi minori.
L'attenzione è stata puntata soprattutto sul suono e sull'intonazione, successivamente sulla retropressione ed infine sulla comodità dell'appoggio.
Come molti di voi sapranno io sono un estimatore di Monette da tanti anni e ho deciso di incorporare (copiare?) quanti più parametri possibili dai modelli Prana, quelli che ritengo di gran lunga i bocchini col più bel suono sul mercato.
E' noto che, purtroppo, alla fine si deve sempre arrivare ad un compromesso: io ho sempre diffidato da chi sostiene di avere la verità in mano e i tanti soldi spesi con gli ultimi "ritrovati della tecnica" testimoniano quanto sia praticamente impossibile trovare il bocchino perfetto. Anche in questo caso non siamo al 100% da tutti i punti di vista ma ritengo di essere arrivato ad un punto in cui l'unico "inconveniente" è comunque talmente migliore rispetto al resto della concorrenza da potersi accontentare. Ed è un bell'accontentarsi...
Io ho una mia personale scala di valori sul suono e ve la espongo, sia chiaro che ognuno ha i suoi gusti e che quindi questa è assolutamente opinabile: dando ai Bach un valore "base" di 0, inteso come accettabile e "nella media" penso che gli Yamaha siano di poco inferiori, diciamo -20, gli Schilke ancora di più (-40), i Taylor "standard" intorno a +30, i Monette Standard sul +40 ed i Monette Prana a +100, inteso come il più bel suono possibile.
Come obiettivo mi sono posto di arrivare il più possibile vicino ai Prana mantenendo negli altri campi (intonazione, facilità, comodità) valori pari o superiori ai Monette. Se non fosse così tanto varrebbe suonare i Monette, non vi pare?
Questi nuovi "A.R." raggiungono secondo me un suono che potrei valutare fra l'80% e il 90% dei Prana anche se il "colore" è nettamente diverso, la valutazione l'ho fatta su una serie di valori quali la risonanza dei vari armonici (il Monette Prana è nettamente più "brillante" mentre l'A.R. è più "cicciotto"), la proiezione (il Prana disperde di più in tutte le direzioni, l'A.R. è più "focalizzato"), quanto il suono varia aumentando la distanza (a me pare che l'A.R. migliori con la distanza), il feedback dal lato del trombettista (e qui io assegno un valore maggiore ai Prana sebbene più d'uno mi abbia detto il contrario. Ma io la valutazione devo farla necessariamente con le mie orecchie), la definizione dello staccato (maggiore nell'A.R.), quanto "slotta" (di l'A.R. del Monette), quanto sono "scivolosi" gli armonici (molto di più nel Prana) etc etc
In generale, valutando tutti i parametri dal lato del trombettista, il Prana è di poco superiore ma il Taylor è comunque talmente tanto meglio rispetto ai bocchini tradizionali da non poter neanche essere confrontato. Due classi di suono diverse. Quanto sia piacevole questo suono poi deve giudicarlo il singolo così come deve giudicare quanto questo sia adatto al repertorio che intende suonare.
Intonazione: qui non ho voluto nessun compromesso, la "cura Adam Rapa" mi impone di non fare sconti e di suonare, o almeno cercare di suonare, quanto più possibile là dove lo strumento ed il bocchino vogliono risuonare al massimo grado. Ne consegue che non è possibile accettare alcun tipo di aggiustamento. Qui bisognerebbe aprire un discorso a parte ma mi limito a riportare quanto qualsiasi trombettista di buon livello sa più che bene: "il Mi alto nelle trombe in Sib è calante, così come il Sol è crescente" etc etc... Se questi sono i presupposti mi chiedo come si possa ritenere un bocchino intonato se lo strumento poi richiede un aggiustamento per risolvere i succitati problemi!
Il "fattaccio" deriva dalle lunghezze del bocchino, secondo me (e ben prima secondo Monette e Taylor) non consone per una tromba in Sib. Mille esperimenti mi hanno convinto che i bocchini debbano necessariamente essere più corti e in questo mi sono rifatto ai Monette Prana. La serie armonica è di base molto più equilibrata, quasi perfetta sebbene il Do acuto abbia una leggera tendenza a crescere. Negli A.R. ciò non accade PENSO (e qui purtroppo si entra quasi in una materia esoterica...) per il corretto gap studiato in origine da Taylor. C'è da dire che lo spessore della penna di questo nuovo modello è MOLTO minore rispetto ai bocchini normali ed in particolare quasi identica ai Prana. Giusto "una frisa" (come direbbe Valter...) più spesso.
Questo maggiore spessore rende più influente il gap e ha un altro effetto collaterale decisamente positivo: aumenta la retro pressione percepita. Di questo parleremo però dopo.
Il succo comunque è che, almeno sulle trombe Taylor, non è necessario correggere alcuna nota. La frase che riassume tutto il concetto potrebbe essere: questo bocchino è intonato di suo, non è un bocchino che si può riuscire a suonare intonati. Spero di aver resto bene l'idea.
Foro e penna: i medesimi dei Prana ma due piccoli parametri sono stati modificati per variare la retro pressione percepita. E' noto infatti che i Prana sono talmente "aperti" da risultare molto difficili per la maggior parte dei trombettisti (incluso lo scrivente). Per questo motivo sono alla ricerca da tempo di un qualcosa che mi garantisca una notevole libertà nel suonare ma che non mi metta nei guai se sono "alle corde". Avere un foro maggiore significa poter disporre di una più ampia gamma dinamica (soprattutto verso il fortissimo) e migliorare il suono. La differenza nel foro (da 17) è quello che io chiamo "l'invito", l'ultima curva che si ha passando dalla tazza al foro. Diversamente dai Prana c'è un po' più "spigolo", in questo modo sono riuscito a controllare la resistenza dell'aria e a rendere più definito lo staccato. Il suono inoltre tende ad essere più "tromba" e meno "flauto", chi ha suonato i Prana sa a cosa mi riferisco. La penna, infine, è un po' più spessa in modo da poter sfruttare il maggior gradino per migliorare l'intonazione e la sensazione di apertura dello strumento.
Taylor Fit e Universal Fit: qui la materia si fa un po' più complessa perché aumentano a dismisura le variabili. Da poche settimane sono disponibili dei Monette "economici", argentati e mono misura. Dave sostiene che rendano qualsiasi tromba intonata, io nutrivo forti dubbi proprio perché i cannelli, i gap, i diametri, insomma, LE TROMBE sono tutte diverse. I pareri di alcuni (eminentissimi) amici d'oltre oceano mi hanno confortato. Si può dire tranquillamente che è irragionevole sostenere che tutte le trombe tranne le Monette siano stonate e poi che queste risultino intonate grazie ad un "bocchino magico". La realtà sta nel mezzo, come al solito...
Dopo qualche settimana di attesa sono arrivati i bocchini A.R. Universal Fit, quelli che hanno cioè la penna che va bene, PIU' O MENO, in qualsiasi tromba. Ho aspettato a fare questa recensione perché volevo provare quante più trombe possibili oltre a far provare i medesimi bocchini ad amici fidati. Come previsto i benefici sono notevoli ma non esiste il miracolo.
Si può tranquillamente dire che il miglioramento che ho visto sulle Taylor va nella stessa direzione con le trombe normali. Ho provato alcune Bach, Yamaha (student, pro e custom), Courtois Ev., Schilke, B&S, Holton e altre che sinceramente non ricordo.
Il suono cambia dal giorno alla notte (come passando da un Bach ad un Monette Prana), la gamma dinamica aumenta tantissimo (come passando da un Bach a..........), l'intonazione migliora (come..........) MA NON E' POSSIBILE ELIMINARE COMPLETAMENTE i difetti intrinsechi di una tromba (come con i Prana...).
Così come nelle Taylor però migliora (beh, dipende dai punti di vista!) la resistenza percepita soffiando, nel senso che aumenta. In pratica si ha la sensazione di suonare qualcosa che è a metà strada fra un Monette normale ed un Prana.
Considerazioni finali:
Non è un bocchino per tutti per una serie di motivi, il principale è che il foro è comunque largo, molto più largo di quanto non sia normalmente in uso. Diciamo che ha un foro da 17 ma un feeling da 19-20. Considerate che i Monette normali hanno il foro da 21 e i Bach "sfondati" ce l'hanno da 24. I bocchini normali invece viaggiano sul 26-27. Se siete il tipo di persona che gradisce diventare rosso come un peperone quando sale di registro e aumenta i volumi allora non fa per voi. Se invece gradite un feeling più libero...
Non è un bocchino che fa per voi anche se siete fortemente ancorati all'idea di dover suonare la tromba contro la sua normale natura, se la vostra pompa d'intonazione è sempre fuori di 2 cm o più lasciate perdere, buttereste i soldi.
Se invece volete un suono MOLTO più aperto e siete disposti ad intraprendere una strada che vi porterà a suonare NECESSARIAMENTE con meno sforzo (nel senso che se vi sforzate non riuscirete a suonarlo) allora vale la pena provare.
Se siete appassionati di Monette ma il Prana vi spompa... idem!
Se suonate un Bach od uno Schilke e vi soddisfa tutto tranne il suono lasciate perdere.
Spero di essere stato il più imparziale possibile ma tenete a mente che prima di tutto sono appassionato di Taylor, che il bocchino l'ho disegnato io e che non bisogna chiedere al contadino......... etc etc
Vi allego qualche foto giusto per darvi un'idea della forma.
Ciao a tutti!
Tony
https://www.dropbox.com/gallery/372611/2/Bocchini/Taylor%20AR?h=c6104c