Author Topic: Jazz...l'arte del trasmettere!  (Read 14175 times)

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Offline nave

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Jazz...l'arte del trasmettere!
« on: April 25, 2012, 07:02:58 PM »
Oltre allo studio che penso sia un 20% in questo genere emerge molto il vissuto cioè chi sei veramente! Ora non faccio nomi perchè non penso sia una cosa corretta, ma lo fa solo a me che molti jazzisti acclamati in italia non arrivano? Cioè mi spiego meglio: spesso vado a sentire concerti oppure basta mettere un cd e sento una valanga di note che però non hanno anima, cioè come se chi suona stesse leggendo una parte! poi ci sono magari nomi sentiti per sbaglio e poco conosciuti, vai ad un concerto e ti lasciano incollato alla sedia! Forse anche qui c'è un triste marketing? A mio avviso si...spero che qualcuno ha la stessa impressione!

Offline fabiodb

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #1 on: April 25, 2012, 07:38:33 PM »
penso che sia solo una questione di energia cioè quale energia metti quando suoni e improvvisi come nel jazz? quale intento? quelli che non trasmettono niente e sono tanti (ti do ragione!) sono quelli che mettono davanti prima il lato economico e poi forse la passione. quanti suonano e lo ritengono un lavoro come un altro? anche io ho ascoltato molti e non solo nel jazz che non trasmettono emozioni, sembra come dici tu che fanno il loro bel compitino e poi a casa.
suonare è un arte un dono da condividere e deve trasmettere un emozione altrimenti è meglio fare altro!

 a scanso di fraintendimenti specifico e sottolineo che è un pensiero soggettivo e personale. salut

Offline Norman

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Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #2 on: April 25, 2012, 10:20:16 PM »
Fare musica emozionando non è facile. Farlo improvvisando la quasi totalità di quello che fai cosa ardua che solo a pochi riesce. Anche i grandissimi non è che facessero capolavori tutte le sere... Anche i migliori hanno serate buone e serate meno buone. In più c'è la questione "gusti di chi ti ascolta"... Ogni esecuzione fa storia a sé.

Marketing ce n'è, anche qui da noi.
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Offline mirco

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #3 on: April 25, 2012, 11:48:43 PM »
Ciao Nave sono d'accordissimo con te , peccato che anche in un forum come questo (di suonatori , e non produttori , e neanche atleti) capita spessissimo di leggere post su chi arriva piu' in alto , chi e' piu' veloce , chi dura di piu' .... Sembra spesso di assistere ad una performance sportiva , ci manca solo che ci mettiamo a fare a gara a chi ce l'ha piu' lungo poi siamo a posto.
Mi e' rimasta impressa una frase in un post di poco tempo fa dove (non ricordo chi) asseriva che Chet Baker suonasse cosi alla fine della sua carriera perché era sfatto e sfiatato, questo e' solo un esempio , ma la dice lunga.....Su quello che certe persone pensino della musica . Per cui ribadisco che sono d accordo con te ma non meravigliarti se qualcuno che ti emoziona non lo caga nessuno forse non sa fare il triplo staccato il tris acuto il salto triplo o la piroetta sulla lingua , per cui se ha da dire qualcosa di poetico o tragico o drammatico sara' solo un altro ubriaco che si lamenta. Ciao

Offline anrapa

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #4 on: April 26, 2012, 07:17:11 AM »
Le capacità tecniche sono misurabili, l'arte ed il gusto no.

La superiorità morale è un valore che solo alcuni hanno l'ardire di volersi arrogare.

Stamattina io studio l'Arban.
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Offline Ste

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R: Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #5 on: April 26, 2012, 07:40:38 AM »
Scusate l'off topic
Mirko, l'unica cosa certa è che non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
Questi discorsi bisacuti/ultratecnica vs espressività/poesia (ammesso e non concesso che le 2 pseudo-categorie siano 2 pseudo-categorie separate) sono triti e ritriti ed è molto probabile che non se ne verrà mai a capo.
Leggo molto volentieri queste discussioni, c'è sempre qualcosa da imparare, ma sotto sotto me la rido perché se, ad esempio, a me piace Chase e a te Chet... che problema c'è??!
Scusate ancora l'off topic e buon ascolto di tutti i tipi di buona musica

Ps:Toni sei un mito :)


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Offline mirco

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #6 on: April 26, 2012, 08:54:14 AM »
Io credo che nessuno si senta moralmente superiore a nessun altro , perlomeno io non mi sono mai sentito tale.
Penso pero' che la musica non si misuri in capacita' tecniche.
Senno' Vorrei che qualcuno mi spiegasse come avevo gia' chiesto in un altro post come mai Frank Sinatra o Battisti in Italia hanno fatto quello che hanno fatto con un ottava o poco piu' .
Se li avessimo misurati in capacita' tecniche cosa sarebbero stati????
E indipendentemente se piacciano o no a me , e' il tempo che gli (a loro) sta dando ragione ... Non Io.

Offline eugeniovi

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #7 on: April 26, 2012, 09:06:59 AM »
I gusti sono gusti, poi c'è chi si emoziona con un sax che urla gli accordi maggiori in un Rock&Roll (scimiottando qualcuno moooolto più dotato di lui) e chi si emoziona con le scale a 300  di Parker  o alle 'sheets of sound' di Coltrane oppure alle frasi di Clifford Brown. Ciao a tutti e buona giornata.

Offline anrapa

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Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #8 on: April 26, 2012, 09:39:06 AM »
Ecco, proprio quello che intendo io: fatico a capite perchè l'arte è sofferenza. Perchè il bello è solo il drammatico. Io non provo alcun piacere nel leggere le poesie ma me la godo sentendo il disco Sol di Bosso. Negli anni me ne sono fatto una ragione: a ognuno la sua.


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Offline Norman

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #9 on: April 26, 2012, 10:07:34 AM »
Io credo che nessuno si senta moralmente superiore a nessun altro , perlomeno io non mi sono mai sentito tale.
Penso pero' che la musica non si misuri in capacita' tecniche.
Senno' Vorrei che qualcuno mi spiegasse come avevo gia' chiesto in un altro post come mai Frank Sinatra o Battisti in Italia hanno fatto quello che hanno fatto con un ottava o poco piu' .
Se li avessimo misurati in capacita' tecniche cosa sarebbero stati????
E indipendentemente se piacciano o no a me , e' il tempo che gli (a loro) sta dando ragione ... Non Io.

A me sembra che periodicamente ci sia chi sente il bisogno di rinfocolare questa polemica inutile. Nessuno si è mai sognato di negare che uno come Chet Baker sia stato un grandissimo. Invece mi sembra che ci sia la tendenza, nel jazz italiano, a voler per forza sostenere che quella di Chet è la strada maestra per il jazz... Beh, è UNA strada, ma non è l'unica. Il jazz, il GRANDE jazz, lo hanno fatto anche (ed in certi casi più di lui...) gente come Dizzy Gillespie, Charlie Parker, John Coltrane, Clifford Brown, Freddie Hubbard... Per qualche ragione (forse perché è stato tanti anni qui da noi? O forse anche perché era considerato, erroneamente, l'esempio più "facile" da seguire?) in Italia invece si è radicata questa convinzione che nel jazz lo stile "giusto" fosse quello di Miles e Chet. Beh, non è così. Non esiste uno stile "giusto". Ma ho lo spiacevole sospetto che se oggi rinascesse Dizzy Gillespie e venisse in Italia, ci sarebbe comunque qualche fenomeno che lo criticherebbe dicendo che "fa troppe note"...

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #10 on: April 26, 2012, 10:09:52 AM »
Io credo che nessuno si senta moralmente superiore a nessun altro , perlomeno io non mi sono mai sentito tale.
Penso pero' che la musica non si misuri in capacita' tecniche.
Senno' Vorrei che qualcuno mi spiegasse come avevo gia' chiesto in un altro post come mai Frank Sinatra o Battisti in Italia hanno fatto quello che hanno fatto con un ottava o poco piu' .
Se li avessimo misurati in capacita' tecniche cosa sarebbero stati????
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Non parlo per Battisti perchè non lo conosco abbastanza. Ma Sinatra ... tecnicamente era un mostro di bravura, altrochè.
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Offline Ste

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R: Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #11 on: April 26, 2012, 10:30:26 AM »
. Ma ho lo spiacevole sospetto che se oggi rinascesse Dizzy Gillespie e venisse in Italia, ci sarebbe comunque qualche fenomeno che lo criticherebbe dicendo che "fa troppe note"...
...e troppo alte :)

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Offline mirco

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #12 on: April 26, 2012, 10:49:32 AM »
Non parlo per Battisti perchè non lo conosco abbastanza. Ma Sinatra ... tecnicamente era un mostro di bravura, altrochè.
Anche per me lo e' ! Per quello l'ho tirato in ballo ! Poi come ho gia' detto io rispetto tutti i gusti guardando pero' gli spartiti dei Grandi del Jazz , mi viene da chiedermi cosa li ha resi Grandi ? Poi ognuno può fare le proprie considerazioni .

Offline Norman

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #13 on: April 26, 2012, 11:10:40 AM »
Anche per me lo e' ! Per quello l'ho tirato in ballo ! Poi come ho gia' detto io rispetto tutti i gusti guardando pero' gli spartiti dei Grandi del Jazz , mi viene da chiedermi cosa li ha resi Grandi ? Poi ognuno può fare le proprie considerazioni .

Quello che li ha resi grandi è la capacità di fare grande musica, di emozionare il loro pubblico, a prescindere dal loro stile, e questa è l'unica cosa che conta. Ogni artista esprime quello che ha dentro nei modi che ritiene più opportuni. E comunque non sta scritto da nessuna parte che a tutti debbano piacere le stesse cose. A me non piace Beethoven, ma questo non significa che non ne riconosca il valore...
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Offline mirco

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Re:Jazz...l'arte del trasmettere!
« Reply #14 on: April 26, 2012, 11:43:32 AM »
Oltre allo studio che penso sia un 20% in questo genere emerge molto il vissuto cioè chi sei veramente! Ora non faccio nomi perchè non penso sia una cosa corretta, ma lo fa solo a me che molti jazzisti acclamati in italia non arrivano? Cioè mi spiego meglio: spesso vado a sentire concerti oppure basta mettere un cd e sento una valanga di note che però non hanno anima, cioè come se chi suona stesse leggendo una parte! poi ci sono magari nomi sentiti per sbaglio e poco conosciuti, vai ad un concerto e ti lasciano incollato alla sedia! Forse anche qui c'è un triste marketing? A mio avviso si...spero che qualcuno ha la stessa impressione!
Ma infatti il mio primo post l ho fatto per rispondere a nave e riguardo al trasmettere ho solo voluto fare la considerazione che secondo me si da troppa importanza a fattori che sono lontani dai fattori che hanno fatto grandi i grandi poi ognuno suona e ascolta quello che vuole , poi che i grandi Jazzisti non avessero bisogno di tripli salti mortali non e' un opinione , e' un fatto . E che Sinatra non avesse l estensione di Marco Mengoni e' un fatto. Ed e' diventato Sinatra. Poi ognuno puo' dare importanza a quello che vuole.