Ripeto, il fatto che Chet sia un grande ed ancora oggi la gente compri i suoi dischi non significa che debba piacere a tutti. Come ho già detto, a me non piace Beethoven... Non per questo mi viene il desiderio di tirargli una sedia...
Tornando al titolo della discussione, il Jazz, come tutte le musiche, è comunicazione. L'obiettivo di qualunque musicista è trasmettere emozioni. Non esiste però un modo unico per trasmettere emozioni, perché ogni artista è unico, ed ogni ascoltatore è unico. E non prendiamo le vendite dei dischi come unico parametro di giudizio, ci sono artisti bravissimi che, per quello che scelgono di suonare e per le circostanze in cui vivono, di dischi non ne vendono molti. Ognuno si sceglie la sua strada, il suo stile ed il pubblico a cui rivolgersi. Miles e Chet non sono dei grandi tanto per il numero dei dischi, quanto per il fatto che hanno influenzato in maniera radicale chi è venuto dopo di loro. Roy Eldridge è stato il principale ispiratore dello stile di Dizzy, ma oggi non se lo caga più nessuno... Ma rimane comunque un grande, per il ruolo che ha avuto nella storia del jazz.
Ma teniamo separato il giudizio storico da quello personale: non è detto che la musica di uno che ha fatto la storia debba piacere a tutti, così come non è detto che tutta la musica di qualità faccia la storia. L'arte è un fatto personale, non è matematica.