http://www.youtube.com/watch?v=lhhON0FiMiUSpero sia gradita anche a voi la traduzione. Faccio anche un po' di meritata pubblicità alla traduttrice, persona molto "vicina" all'Arte
www.tizianadicaro.it.
AR: la parola “Prana” (1), significa letteralmente “respiro”, e immagino che questo abbia un valore speciale per un trombettista.
TH: Esiste una coincidenza tra il “Prana”(1) – respiro e il suonare la tromba, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista spirituale, è una sorta di auto - guarigione, così come la musica ti fa ritornare in te stesso (nel senso di meditare su te stesso). Entrambe hanno una ritualità, come se fornissero un metodo da seguire ogni giorno, e questo rappresenta un insegnamento sulla vita. Il corpo è connesso alla mente
AR: è interessante in quanto negli ultimi 10 anni sei stato particolarmente prolifico, nuovi brani e nuove composizioni sono uscite quasi ogni anno, o forse è la mia immaginazione, ma cosa credi che sia successo
TH: Si, sono fortunato, perché mia moglie Angela mi aiuta molto; abbiamo trovato un posto dove vivere molto bello, e ho molto tempo per scrivere, per praticare e lavoro tanto sulla musica, in più lei mi aiuta con l'alimentazione, e questo è molto importante al fine di avere la mente chiara (nel senso di sgombra da pensieri). La musica è assolutamente connessa con la salute, è un processo di guarigione, suonando tu guarisci te stesso.
AR: sento che c'è una vivacità (brillantezza per essere precisi) ed una felicità nella musica che sento ora, continuo ad amare le cose del passato, ma adesso mi sento contento (nel senso … mi sento contento di questa “felicità”)
TH: si, è vero, cerco di “parlare” di felicità, nel senso … Potrebbe esserci tristezza, ma la musica può aiutare a trascendere la tristezza
AR: la tromba in questo ha una qualità straordinaria, nel senso che è severa (“marziale” usa proprio il termine militare), è spirituale e detiene tutte queste contraddizioni
TH: non preferisco suonare nei termini dell'aspetto “militare”, non sono in guerra! Non direi mai questo, ma è così che sono, forse non dovrei dirlo, ma preferirei non parlare dell'aspetto “militare” del suonare la tromba
AR: Puoi parlare dei vantaggi e degli svantaggi dello scrivere per un gruppo allargato, lavorando con il tuo quintetto
TH: ho bisogno di fare una separazione nei mezzi, perché come scrittore (nel senso di compositore, presumo) posso portare un contributo lavorando su prodotti più lunghi, ma come diceva Charlie Parker, lui stava annoiando, con il cambiamento degli stereotipi, ma lui era charlie parker, e questo ha motivato lui a muoversi in un'altra direzione, per quanto mi riguarda anche io mi sento annoiato, questo è il motivo per cui scrivo, perché scrivendo so di poter creare qualcosa di fresco, questo è il meglio che posso fare, creare qualcosa di fresco, a prescindere dal numero di elementi del gruppo.
AR: tu dici che i tuoi brani sono tutti legati alla tua vita, all'esperienza personale, cerchi sempre di dire qualcosa, di raccontare una storia
TH: cerco di relazionarmi con le mie esperienze precedenti, certe volte una melodia viene fuori dal Blue (senso di tristezza), e la scrivo, come se fosse un dono, altre volte cerco di trascrivere il mio Ego … ci sono alcuni che si fanno trascinare (nel senso di confondere) troppo dal proprio Ego, giudicando come “molto bello” o “terribile” quello che fanno, ma l'Ego in realtà ti aiuta a sopravvivere, aiuta la tua energia a sopravvivere. Cerco di cogliere il flusso, perché se inizi a criticare troppo te stesso, oppure esaltare troppo te stesso rischi di compromettere la creatività
AR: come vai a cogliere quel flusso?
TH: molte delle persone (non dice persone, ma fa riferimento a qualcuno) mi “rigettano” (non mi apprezzano) perché non ho quell'elemento della strada (nel senso proprio di undeground), provengo da un ambiente accademico, non ho mai avuto il mood delle strada. Sono sempre stato un disadattato, forse sono stato accettato sempre di più dai neri perché loro vedono in me un alienato. Non fumo, non bevo, e si presume che uno debba bere, altrimenti non è cool.
AR: non c'è molto del classico background jazz nella tua musica
TH: la musica deriva da Kansas City, a prescindere da tutto. (dice un altro nome che non capisco) charlie parker, ben webster, erano fenomeni, (poi dice altri nomi) a proposito di Kansas City … era un fenomeno culturale; ascoltando dizzy e sonny rollins sembra ci sia una battaglia, ma è una battaglia amichevole, dal momento che l'uno risponde alle frasi dell'altro come in una conversazione … questa è una cosa sana. Ma adesso non sono più tanto in giro, ma un tempo bevevo, e se avessi continuato a farlo sarei morto e ho deciso di vivere. Ma la musica anche è bere (!). Qua dice una cosa che deve essere buffa, ma proprio non comprendo …........ e se ne va!
1) Il termine prana, dal sanscrito prāṇa (devanāgarī: प्राण), significa letteralmente vita e in seconda istanza viene inteso come respiro