Note Acute

[mirco]

Prendendo spunto dal video Dell elastico e dai commenti relativi , Vi faccio una domanda : ma teoricamente come bisogna tecnicamente eseguire le note alte per non spararle , quale impostazione? Posizione lingua? Flusso aria ecc ecc?

[Norman]

L'impostazione dovrebbe essere la stessa che usi nel registro medio basso. Non c'è un'impostazione buona per tutti.

Io ti posso dire come ci sto lavorando io. Secondo me il registro acuto si costruisce prima di tutto lavorando nel registro medio basso. Si tratta di sviluppare in questo registro una qualità di suono ed una centratura ottimali, in maniera efficiente, con la massima leggerezza (minimo sforzo, massimo risultato). Una volta che si raggiunge questa qualità, bisogna piano piano portarsela, una nota per volta, sempre più su. Normalmente si riesce a "spremere" note anche molto al di sopra del limite di questa qualità ed efficienza (io per esempio riesco a suonare in leggerezza fino al SIb sopra il rigo, ma forzando arrivo al MI/FA), ma queste note risulteranno inevitabilmente forzate, sarà pressoché impossibile suonarle bene piano (o suonarle piano del tutto) e "costeranno" carissime in termini di resistenza.

In conclusione: ho cominciato a migliorare la mia estensione nel momento in cui ho cominciato a lavorare nella maniera giusta per ricercare la perfezione nel registro medio-basso, ed ho veramente capito che non è importante quali note prendi, ma come le prendi.

[Bobby]

Standing Ovation per Norman!
Io arrivo n paio di notne sotto di te, anche se il Bb esce spontaneo e non sparato. Il mio problema e' che pr arrivarci ci arrivo anche al C senza sforzo, lo sforzo inizia quando ho un frasegio anh di poche note 4/5 che girano tra La e DO sopra il rigo. Arrivo a prendere la piu alta, poi scendo e......non risalgo!
Evidentement cambio impostazione (mi muovo) dalla piu alta alla piu bassa e mi manca la posizione originaria.
Sembra ci sia un muro

[Norman]

Standing Ovation per Norman!
Io arrivo n paio di notne sotto di te, anche se il Bb esce spontaneo e non sparato. Il mio problema e' che pr arrivarci ci arrivo anche al C senza sforzo, lo sforzo inizia quando ho un frasegio anh di poche note 4/5 che girano tra La e DO sopra il rigo. Arrivo a prendere la piu alta, poi scendo e......non risalgo!
Evidentement cambio impostazione (mi muovo) dalla piu alta alla piu bassa e mi manca la posizione originaria.
Sembra ci sia un muro

Evidentemente quelle note sono ancora al limite. La cosa curiosa è che è del tutto inutile tentare di incaponirsi su quelle note che sono in quella zona grigia. Più lavori su quelle appena prima, arrivandoci in tutti i modi, con la flessibilità, con scale legate e staccate, suonando melodie, più magicamente la zona grigia a poco a poco si sposta in alto. Insomma, la zona dove lavorare secondo me è quella appena prima del muro, dove ti sembra che tutto vada bene, ma evidentemente ancora c'è margine di miglioramento, perché laddove già si fa fatica vuol dire che si è già passato il limite.

Poi vabbé, se devi suonare e quelle note le devi prendere, forzi un po' e le prendi, ma nello studio forzare non serve a granché.

Un ottimo termometro per valutare la qualità secondo me è il bending: se riesci a fare il bending di un mezzo tono pieno, suonando piano, senza cadere sull'armonico sotto, vuol dire che la nota più o meno c'è. Anche i trilli di labbro, sempre suonati piano, sono un ottimo indicatore.

[DarioT]

Arrivo a prendere la piu alta, poi scendo e......non risalgo!

potrebbe anche essere che, inconsciamente, il fatto di "scendere" ti porta a smettere di soffiare nel modo corretto o ad non sostenere comunque la colonna d'aria...

[Bobby]

Avet ragione tutti e due! Difatti la mia insegnante mi dice sempre "Non mollare cosi tanto, non son poi cosi distanti quelle note" difatti scendo e poi non soffio piu cme prima.! Il bending difati me l'ha dato come ulteioe esecizio per le vacanze! Oh! Sembrera un assurdo ma..... se mente fai il bending muovi anche il dito (sena pigiare il pistone ovvio) viene meglio!  Suggestione? Difatti fecendomelo fare, ha anche aggiunto "Per essere efficace quando torni sulla nota di partenza, se l'hai fatto bne ti deve uscire piu bella di come sei partito"

[CONFUSION51]

"Per essere efficace quando torni sulla nota di partenza, se l'hai fatto bene ti deve uscire piu bella di come sei partito"
Perchè finalmente la nota è centrata!, e tutto quello che inconsciamente hai fatto per ottenerla è corretto!

[Bobby]

Ma che fatica!!!!!!

[Carlo]

...
Normalmente si riesce a "spremere" note anche molto al di sopra del limite di questa qualità ed efficienza (io per esempio riesco a suonare in leggerezza fino al SIb sopra il rigo, ma forzando arrivo al MI/FA), ma queste note risulteranno inevitabilmente forzate, sarà pressoché impossibile suonarle bene piano (o suonarle piano del tutto) e "costeranno" carissime in termini di resistenza.
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In effetti, quando si parla di note acute, bisogna sempre metterle in relazione allo sforzo fatto per ottenerle, e ai costi che si pagano nel proseguimento.

Pare che non tutti abbiamo però questi problemi.
Guardate questo filmato di Marsalis, a come inizia a fare un brano.

http://www.youtube.com/watch?v=9bunJ2HILfk&feature=related

Un trombettista normale dopo questi acuti (ammesso che ci arrivi) può mettere la tromba nella custodia.

[Enzo Antonio D Avanzo]

In effetti, quando si parla di note acute, bisogna sempre metterle in relazione allo sforzo fatto per ottenerle, e ai costi che si pagano nel proseguimento.

Pare che non tutti abbiamo però questi problemi.
Guardate questo filmato di Marsalis, a come inizia a fare un brano.

http://www.youtube.com/watch?v=9bunJ2HILfk&feature=related

Un trombettista normale dopo questi acuti (ammesso che ci arrivi) può mettere la tromba nella custodia.

Ho notato nel filmato al minuto 0,029 l'appoggio del grande Marsalis decentrato nella parte bassa ed acuti a iosa, quindi è valido il consiglio di suonare dove ci si sente più comodi. Se non è il labbro superiore a  vibrare sarà quello inferiore a farlo?

[Locutus2k]

Secondo alcune scuole, come Ghitalla ad es., è il labbro inferiore a fare tutto il lavoro, o quasi, il superiore funge da appoggio. O sbaglio?

[Enzo Antonio D Avanzo]

Secondo alcune scuole, come Ghitalla ad es., è il labbro inferiore a fare tutto il lavoro, o quasi, il superiore funge da appoggio. O sbaglio?

Non si smette mai di imparare.

[Locutus2k]

E' una nozione che appresi durante una lezione con Tofanelli, però potrei ricordare male. Anche perchè io suono così naturalmente: è il labbro inferiore che "spinge", quello superiore rimane abbatsanaza fermo e funge da appoggio (io appoggio il bocchino abbastanza basso).

[Enzo Antonio D Avanzo]

E' una nozione che appresi durante una lezione con Tofanelli, però potrei ricordare male. Anche perchè io suono così naturalmente: è il labbro inferiore che "spinge", quello superiore rimane abbatsanaza fermo e funge da appoggio (io appoggio il bocchino abbastanza basso).

Mi fa piacere, suono leggermente decentrato verso il basso, abbastanza centrale,mi stavo creando un  problema che praticamente per me non è mai esistito, ma che ultimamente mi stava creando un  problema psicologico, anche perchè ho una voce abbastanza bella con delle belle vibrazioni, devo solo rimigliorare la tecnica persa in tanti anni di fermo e sto studiando per riacquistarla. A questo punto e va bene così, anche perchè a 65 anni suono in banda, faccio la mia parte dalla A alla Z, cosa voglio di più dalla vita?

[Locutus2k]

Enzo: da quello che ho capito la tua imboccatura è la stessa usata nel metodo Ghitalla e Stevens-Costello, vai tranquillo che c'è gente che ci pena anni per raggiungere quel tipo di imboccatura che a qualcuno riesce naturale (come a me e, credo di capire, anche a te). Con questo non dico che sia migliore di altre, ma di certo non è "sbagliata".
Anche io mi facevo pippe mentali perchè ritenvo che il bocchino non fosse perfettamente centrato sul labbro inferiore e cose del genere, ma fino ad ora nessun Maestro che mi ha visto (compreso Tofanelli che citavo prima) mi ha detto di cambiare qualcosa. L'importante è il risultato. Ciao, Luigi