Author Topic: Donne, strumenti a fiato e jazz.  (Read 6590 times)

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Offline Atreius

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Re:Donne, strumenti a fiato e jazz.
« Reply #30 on: July 30, 2012, 02:11:19 PM »
E' molto bello che un'altra trombettista "posti" la sua opinione su questo argomento....Mi sento meno sola,  smil..Penso alle squadre sportive femminili altrettanto brave a quelle maschili ma che hanno meno titoli sui giornali e meno "richiamo" nell'opinione pubblica.I miei genitori mi hanno sempre scoraggiata a coltivare la mia passione musicale per mentalità vecchia. Oggi  l'importante per me è andare avanti, migliorare e non mollare, sempre a testa alta senza ipocrisie e senza bisogno di troppi consensi:chi semina bene raccoglie i suoi frutti.

"Trombettista"  grazi Per ora sono a livello iper mega ultra pivello, però per me è un onore :), sul serio. E sapere che c'è una buona squadra di cromosomi XX che suonano la tromba è di incoraggiamento a continuare e dare il meglio.

Non resisto alla tentazione di replicare con entusiasmo ai bei post delle nostre straordinarie ragazze. Avete scritto cose straordinarie. Atreius ha in poche righe sollevato questioni assai delicate. Donne chirurgo poche e assai ostacolate in un settore pero' quello medico e paramedico in cui le donne non sono una rarita'. E' una rarita' invece vederle davvero emergere e dirigere, appunto i chirurghi e i primari aggiungo io. E' proprio il "potere"  declinato anche nel mondo delle professioni ad essere il piu' possibile ancora tenacemente maschile. Tornando alla tromba, che e' il nostro argomento e' decisamente vero che le praticanti sono poche e poche quelle che emergono. La cosa faccio fatica a comprenderla se pensiamo a quello che succede col flauto col clarino per stare nell'ambito degli strumenti a fiato, li le ragazze sono di piu' e si fanno largo parecchio. A pensarci bene pero' in altri strumenti come appunto la batteria e le percussioni in genere va pure peggio...anche cercando di ricordare non mi vengono in mente donne ai verti ci in questo strumento. Non credendo affatto che non abbiano il senso del ritmo ritengo che sia una faccenda proprio di mentalita'. appunto quando da ragazzina ti avvicini allo strumento preferito come ha detto Atreius,.. non e' cosa da ragazze...e gia' ritieniti fortunata se ti danno in mano un flauto o ti fanno sedere al pianoforte

Per scivolare un nano secondo OT, ma nemmeno troppo, penso che se una ragazza non è "Portata", o non studia, o non si impegna, non dovrebbe godere di così definite "quote rosa". Diciamo che se uno non è all'altezza del suo ruolo, maschio o femmina che sia, dovrebbe essere rimosso e scelta una persona appropriata, indipendentemente dal sesso. Ma questo in un mondo perfetto dove tutti possiamo giocare alla pari. Purtroppo non è così... Ma si spera e si combatte per cambiare le cose, con entusiasmo.

Per la tromba, dopo dieci anni di negazione della batteria, come si suol dire, chi "l'ha dura la vince". E forse proprio per questo, perchè impararla a suonare, anche solo poter studiare ora, anche se sono solo all'inizio, ecco per me ha un significato importante. E' una cosa conquistata! ;)

Offline alessandra

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Re:Donne, strumenti a fiato e jazz.
« Reply #31 on: July 30, 2012, 03:48:01 PM »
.... penso che se una ragazza non è "Portata", o non studia, o non si impegna, non dovrebbe godere di così definite "quote rosa". Diciamo che se uno non è all'altezza del suo ruolo, maschio o femmina che sia, dovrebbe essere rimosso e scelta una persona appropriata, indipendentemente dal sesso...


Sono perfettamente d'accordo! Viva la meritocrazia!!!!!
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Offline Franceschet

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Re:Donne, strumenti a fiato e jazz.
« Reply #32 on: July 30, 2012, 06:10:50 PM »
a morte paolo conte e archie shepp :)
in realtà ha detto tante altre cose allo stesso tempo con quella affermazione, pescando non nella sua misoginia ma nelle differenze di genere di atavica memoria.
Se la donna non capisce il jazz perchè a lei piacciono le cose armoniche e non si ferma ai particolari ma guarda la figura nella sua interezza, non mi sembra una cattiveria, anzi, di contro il mascolino non fa altro che vedere le cose non in modo globale ma in modo parziale... poi il jazz nasce in una cultura e un pensiero che è mascolino, fatto da maschi, quindi parziale, come può piacere al femminino, globale, se pensato in linguaggio e strutture prettamente mascoline?
« Last Edit: July 30, 2012, 07:15:00 PM by Franceschet »
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