Ciao, Roberto.
Dunque, fino a qualche tempo fa il Conservatorio si reggeva sul cosiddetto "vecchio ordinamento", che per la tromba prevedeva: 1 - licenza di teoria e solfeggio al III anno; 2 - compimento inferiore (diplomino) al IV anno; 3 - storia della musica e armonia al V anno; 4 - compimento superiore (diploma) al VI anno. Ogni strumento aveva una durata diversa: tromba, corno e trombone 6 anni; clarinetto, flauto, fagotto, oboe e contrabbasso 7 anni; percussioni 8 anni; violino, violoncello, pianoforte 10 anni; e via di seguito...
La Legge 508/1999 ha introdotto la Riforma degli Istituti di Alta Formazione Musicale (AFAM), adeguando il percorso di studi del Conservatorio a quello di una qualsiasi facoltà universitaria: la più grande novità introdotta è stata quella del cosiddetto «3+2», con la quale tutti gli strumenti hanno durata massima di 5 anni. Un dettaglio che a qualcuno sfugge (ormai da 13 anni) è questo: all'apparenza, il fatto che gli studi durino 5 anni per tutti può sembrare una "facilitazione" ma in realtà non lo è, perchè la riforma introdotta dalla 508/99 prevede l'istituzione dei Licei Musicali, che in teoria dovrebbero sostituire i diplomi "vecchio ordinamento" e dare il titolo di accesso al Triennio di I Livello (il "3" del "3+2").
Ovviamente, in Italia si preferisce la soluzione che permette di fare cassa prima e più facilmente, pertanto la riforma dell'istruzione musicale, invece che partire dal basso, è partita dall'alto: sono diversi anni che mi chiedo che senso abbia trasformare i Conservatori in facoltà universitarie quando nella scuola primaria la Musica non è prevista se non attraverso laboratori dove si cantano le canzoncine dello Zecchino d'Oro e poco altro, senza che i bambini si avvicinino alla Musica secondo modalità didattiche serie ed aggiornate.
Ad ogni buon conto, credo che la tua curiosità, Roberto, sia dettata dalla volontà di iscriverti ad un corso di Conservatorio, per cui - all'atto pratico - credo ti interessi sapere che:
1 - c'è ancora un esame di ammissione da sostenere: col vecchio ordinamento, la Commissione valutava a quale anno ammettere il candidato, col nuovo ordinamento è il candidato stesso che deve dar prova di essere idoneo per affrontare un percorso di studi di Triennio o di Biennio;
2 - il Triennio di I Livello è un titolo universitario base, mentre il Biennio di II Livello si pone già nella fascia dei titoli specialistici: lo si nota per la più ampia libertà di scelta dei corsi da inserire nel Piano di Studi;
3 - non chiamarle "lauree", perchè sono "diplomi accademici di I/II livello": certi insegnanti riderebbero se ti sentissero dire "mi sto laureando";
4 - non credere a quelli che ti dicono "il diploma vecchio ordinamento è equiparato al Triennio di I Livello, quindi se sono diplomato basta una richiesta di equipollenza e sono laureato": se si è già diplomati col vecchio ordinamento si può scegliere se iscriversi al Triennio o Biennio e, in base al percorso di studi pregresso, la Commissione Piani di Studio deciderà quali corsi accreditare e quali no, ed eventualmente assegnare debiti formativi da estinguere entro una certa scadenza;
5 - sia per il Triennio che per il Biennio è necessario essere in possesso di maturità quinquennale, e una volta iscritti non si possono frequentare altri corsi universitari: è finita l'epoca dei diplomati con la terza media, o di quelli che domani fanno il diplomino e dopodomani Diritto Civile...
Spero di esserti stato utile.
GLB.