Domanda: per un corso che nel vecchio ordinamento durava 10 anni (pianoforte, violino, etc.) come è possibile comprimerlo in 5=3+2? Si presuppone che ci sia stata una preparazione precedente, guardacaso equivalente al diplomino di compimento inferiore? Perchè in tal caso l'esame di ammissione con l'ordinamento attuale è un vero e proprio esame di compimento inferiore....
Scusate, non capisco qual' è il meccanismo,... ok, deve andare a regime il discorso scuola_media/liceo_musicale/conservatorio, ma attualmente come funziona?
E poi, le classi sono affollate di "tardoni" che hanno passato gli "anta" (come me )?
E ancora, chi ha dato solo pochi esami vecchio ordinamento negli anni passati, ma non è riuscito a conseguire nessun diploma/diplomino, ha ormai perso tutto? (io ho dato solfeggio 10 anni fa...)
Grazie!!
La (molto ampia) autonomia scolastica, concessa dal Ministero ai Conservatori, ha permesso ad ogni istituzione AFAM di fare sostanzialmente quello che volevano, anche in materia di passaggi da un ordinamento all'altro. In linea generale, è stato rispettato il diritto degli studenti di mantenere gli esami pregressi, ma ogni Conservatorio - all'atto pratico - ha deliberato autonomamente caso per caso debiti e crediti formativi. Questo è successo proprio perchè la situazione (giuridicamente e didatticamente) è ibrida: le Segreterie Didattiche hanno dovuto far fronte a una moltitudine estremamente variegata di casistiche.
I dubbi di yr_wolf sulla "compressione" dei corsi di studio sono molto comprensibili, e possono essere spiegati tracciando una linea di demarcazione tra i due ordinamenti:
VECCHIO: gli esami erano passaggi ad un livello scolastico superiore, con votazione in decimi e con un meccanismo "verticale e lineare" fino al conseguimento del Diploma di Magistero (anch'esso valutato in decimi). Il diverso numero di anni in base allo strumento è una norma che riporta indietro al 1918 (anno di approvazione del Regio Decreto di cui parlavo in qualche post precedente), epoca in cui - almeno in Italia - era molto forte la gerarchia di stampo borghese all'interno dell'orchestra e nella società tutta: gerarchia "non scritta" ma universalmente accettata, nella quale, in funzione del repertorio diffuso in quegli anni (melodramma, per lo più), uno strumentista ad arco doveva studiare di più di uno strumentista a fiato a causa della complessità delle parti. Pensiero condivisibile o meno, ma l'oggettività dei fatti era questa.
NUOVO: i corsi (e relativi esami, con votazione in trentesimi) hanno un'unità di misura, il Credito Formativo (CF), e in funzione dell'area didattica a cui appartiene quel determinato corso i CF variano. Ad esempio: in un Biennio di Tromba, il Corso di Prassi Esecutiva, Tecnica e Repertorio (Materie Caratterizzanti, lezioni individuali con il docente di strumento) non "peserà" mai meno di 10 CF, mentre un corso - faccio per dire - di Acustica e Psico-Acustica (Materie a scelta, lezioni collettive) "peserà" al massimo 5 CF. Il Piano di Studi, di conseguenza, non si completa secondo criteri di verticalità e linearità, bensì di "accumulazione di CF": si potrà accedere alla Prova Finale (valutata in centodecimi) solo quando saranno stati accumulati i CF dei corsi inseriti nel Piano di Studi.
Questa è la "griglia" giuridica ed ordinamentale approntata dal Ministero, alla quale tutti i Conservatori devono attenersi: all'interno di questa griglia, poi, le maglie sono talmente larghe che - inevitabilmente - l'autonomia scolastica ed il libero arbitrio di docenti ed allievi possono far accadere anche le cose più strane. Purtroppo...
La mia personale opinione è questa: il Conservatorio, così come qualsiasi altra facoltà universitaria, rilascia un titolo avente un valore legale, in Italia e nella Comunità Europea. Sta poi al laureato farlo fruttare al meglio, secondo le proprie competenze ed inclinazioni, e soprattutto onestamente e responsabilmente. Iscriversi ad una qualsiasi facoltà solo per il titolo in sè, o con la speranza di raccogliere qualche briciola di visibilità da questo o quel docente (perchè succede anche questo...), è un atteggiamento puerile ed opportunista, in quanto, su larga scala, un atteggiamento di questo tipo porta soltanto la svalutazione del titolo stesso ed una complementare pletora di laureati senza prospettive, che alla fine lavorano gratis inquinando il mercato.
GLB.
GLB.