Oddio... tecnico... diciamo che ho unito alla passione del suonare anche uno studio un po' approfondito di come funzionano certi meccanismi della tromba. Ne ho sentite di tutti i colori, tante opinioni diverse ma alla fine preferisco aderire a quello che la fisica insegna, più che a ciò che le leggende o il sentito dire tramanda. Proprio ieri sera io, Valter e Luis56 eravamo a Candelo per + Fiato alle Trombe e abbiamo passato parecchio tempo a chiacchierare a cena con Fabrizio Bosso riguardo Prana, non Prana, Monette, non Monette etc.
La discussione è stata sicuramente interessante e ha dimostrato una volta di più che lo "stravolgimento" che richiedono i bocchini Prana c'è, anche per gli idoli della tromba: il foro del bocchino è uno dei parametri fondamentali che influenza l'approccio allo strumento.
Andando più nello specifico quello che varia è la resistenza del sistema labbra-bocchino-tromba: nel caso dei Prana (e ancor di più nel caso di una tromba Prana) questa è MOLTO inferiore rispetto ad una tromba tradizionale. Talmente inferiore da far mancare il terreno sotto i piedi perfino a Fabrizio. Nel suo caso c'è voluta una settimana di coraggio da leoni per mollare definitivamente i precedenti strumenti e bocchini in favore del "mostro di Portland": a primo impatto le Prana sono in effetti strumenti magnifici ma basta poco (in termini temporali e di altezza delle note) per rendersi conto che non ci si può più affidare alla naturale resistenza dello strumento per salire o scendere.
Bisognerebbe aprire una LUNGHISSIMA parentesi (che ho aperto in molte discussioni precedenti e che Nuvola, sicuramente, riuscirà a trovare nel nostro archivio...
) per spiegare come ci sia una correlazione diretta fra velocità dell'aria e altezza delle note prodotte e come questa (la velocità) possa essere figlia di un restringimento nel sistema L-B-T. Questo parametro lo possiamo ottenere in diversi modi, l'importante è ottenere un certo valore che corrisponde alla nota che vogliamo produrre. Possiamo stringere le labbra, aumentare la "durezza" delle labbra, aumentare la quantità dell'aria, spingere di più il bocchino sulle labbra, variare l'angolo di incidenza su queste, alzare o abbassare la lingua...
I sistemi sono diversi ma il risultato finale deve essere una data velocità dell'aria. Ecco, nel caso delle Monette Prana (e dei suoi bocchini per trombe normali, anche se in misura minore) alcuni sistemi non funzionano "fino in fondo", nel senso che essendo il sistema L-B-T troppo aperto, e opponendo questo troppa poca resistenza, bisogna compensare in modi diversi dal solito. I principali sono l'aumento del supporto addominale (quello comunemente definito diaframmatico) o il restringimento della sezione "palato lingua" (il discorso di Adam Rapa). Esiste anche la possibilità di "strizzare le labbra" ma il risultato sonoro (e di resistenza, flessibilità, suono) è abbastanza povero.
Nel caso di Fabrizio è venuto fuori che lui è costretto a supportare "col diaframma" molto di più che con altre trombe, nel caso di Adam la resistenza viene creata con la lingua. Quale che sia il metodo, però, la situazione è estremizzata rispetto alle trombe-bocchini normali.
Il succo è che ti sembra di "cader dentro la tromba"... all'inizio tutto funziona bene, fino a che non sali sopra il sol alto o fino a non dover suonare pianissimo. Appena ti sposti dalla zona di confort sei nei guai!!!
La domanda sorge spontanea: ma perché mi devo fare del male? I vantaggi, secondo me, sono immensamente maggiori rispetto ai problemi. Prima di tutto il sistema necessario per rendere al meglio con una tromba o un bocchino del genere (e ci infilo orgogliosamente le Taylor!) ti porta a DOVER suonare in un modo molto più efficiente. Io uso dire che quel tipo di equipaggiamento è didattico: ti costringe ad imparare a suonare meglio, senza spingere inutilmente, cercando il rilassamento.
Essendo poi strumenti naturalmente intonati (e non "intonabili") non necessitano di correzioni, spesso inconsce, che portano ad uno scollamento fra quello che produciamo con la tromba e quello che siamo costretti a creare con il bocchino. E questo è già un passo in avanti NOTEVOLE, se pensate quanto tempo passiamo a studiare con il bocchino! Mi spiego meglio: se con il bocchino imparo a fare il Sol alto in un certo modo e poi, per compensare il fatto che quella nota in quasi tutte le trombe del mondo è molto crescente, devo fare un Fa# nasce una sorta di schizofrenia che ha veramente poco senso!
Altro vantaggio del sistema Prana: la gamma dinamica! Maggiore resistenza impone il sistema L-B-T maggiore sarà l'impulso minimo per metterlo in vibrazione e, per essere più precisi, sarà più difficile modulare "il minimo del motore" (gli attacchi sul ppp), che girerà a livelli più alti che con una tromba più aperta.
Anche i fortissimi sono più agevoli anzi, diciamo proprio che si può suonare a volumi MOLTO maggiori, come Fabrizio ha dimostrato ieri coprendo NOVANTA trombettisti durante i suoi assoli!!!
Morale della favola? Fabrizio suona solo più la Monette e con grande piacere, ha un suono esagerato, un'intonazione perfetta, possibilità espressive maggiori, più la suona e meglio suona qualsiasi tromba.
Spenderei io 12-15.000 euro per una Monette Prana? No, ho le mie care Taylor che ci vanno molto vicine e mi costano un quarto di quella cifra. Se avessi però a disposizione cifre notevoli da investire spensieratamente nel nostro hobby mi lancerei, sono certo che non ci sia niente di più avanzato al mondo.
Le consiglierei? Dipende dalla persona: più si è chiusi nel proprio guscio e terrorizzati dall'idea di perdere le proprie certezze e peggio è, più di ha una carriera consolidata e attiva e più si rischia di fare figuracce fino a quando non si cambia radicalmente l'approccio nel suonarle. Nella mia condizione, invece, sarebbe una passeggiata in discesa: non ho concerti importanti, non ho una carriera da difendere. Mi mancano solo i soldi!