Al di là della sigla quasi uguale mi risulta che B4S e B4S3 siano due bocchini molto diversi, questo da sé potrebbe spiegare la differenza percepita.
Quanto al discorso generale, concordo con Tony, per esperienza personale. Qualche mese fa per un certo periodo ho accantonato i Monette, perché stavo lavorando sull'estensione dal sol sopra il pentagramma in su, e con il foro largo facevo troppa fatica. Mi sono procurato dei Warburton. La maggiore resistenza mi ha aiutato a lavorare su quella parte di estensione facendo meno fatica, mettendo "a punto" la vibrazione nella maniera più efficiente possibile. Di primo acchito stavo considerando addirittura l'ipotesi di rimanere coi Warburton, ma poi mi sono reso conto, per l'ennesima volta, dell'enorme differenza in termini di intonazione tra Monette e bocchini di concezione tradizionale. Me ne sono accorto suonando "Soul Vaccination", nella parte finale del tema, in cui c'è una frase ascendente dal re quarto rigo fino al sol acuto che poi scende di nuovo fino al mi quarto spazio. Salendo nessun problema, ma scendendo ero mostruosamente crescente. Prova e riprova ho realizzato che era così perché salendo dovevo "puntare alte" tutte le note, per compensare il fatto che il bocchino in alto è calante, per cui scendendo rimanevo settato in quella maniera e finivo per essere crescente. La conferma è stata quando ho ripreso il Monette: nessun problema. Niente di niente. Vado su e torno giu, ed all'intonazione quasi non ci penso.
Questo vuol dire due cose: la prima è Dave Monette sa bene quello che fa. La seconda è che per capire a fondo come funziona un bocchino Monette ci può volere anche molto tempo. Quello che ho descritto è successo a più di due anni di distanza dall'acquisto...