Riapro questa discussione per commentare questo nuovissimo video di Monette nel quale mostra quanto incide in termini di risonanza e centratura un MILLESIMO di millimetro di differenza nello spessore della penna del bocchino (e quindi il relativo gap).
Millesimi, non centesimi......
https://www.facebook.com/photo.php?v=10151827437576260Ieri sono stato da Bosc per fare un bocchino quasi-copia di un B6LD S1, ho fatto leggermente allargare l'appoggio e alzare la parte esterna in modo da renderlo più piatto. Come foro sono rimasto su un 21 che è la misura che Monette usa sui Prana per trombe normali mentre io l'ho "vigliaccamente" fatto fare per la P3.
Ci siamo divertiti a variare lo spessore della penna per vedere l'effetto che faceva sul posizionamento degli armonici al variare del volume. Come ormai ampiamente provato anche da T. (non lo nominiamo altrimenti parte la Gestapo...) con innumerevoli test, il risultato è semplicemente sconvolgente: il Do basso rispetto al Do alto all'inizio differiva esattamente di un semitono (Il Do basso era in realtà un Do diesis) perché lo spessore della parete della penna era di quasi 2mm, poco a poco l'abbiamo sfinato fino a far combaciare le ottave. Manco a dirlo lo spessore finale richiesto è quello che Monette usa sui suoi bocchini lead.
Tornando al video di Monette: la tromba di Adam ha un ricevitore leggermente più largo di quelli standard delle P3 (causa incidente...) quindi i bocchini "off the shelf" entrano circa mezzo millimetro più del dovuto e oggettivamente non funzionano, quelli che ha invece Adam oltre a quelli che ho fatto fare io tenendo conto di questo parametro manco a dirlo suonano in modo completamente diverso.