Grazie per gli input, vi dico la mia: il test più importante è quello del bocchino che infili mentre fai buzzing, se le note sono drasticamente diverse c'è qualcosa di grave che non funziona. Da quanto so io questo dipende in massima parte dalla conicità del cannello. Uno strumento che su una nota centrale e di riferimento come il Do mostra così tanta differenza è uno strumento che apparirà "tappato" a meno di mettere la pompa molto dentro o, in alternativa, di suonare a volumi medio-bassi, dove questi difetti diminuiscono di entità.
Ho provato ad intonare la campana della Schilke come suggerito da Dizzy123 e il risultato non cambia sul Do, un po' si spostano alcuni armonici ma non si riesce ad arrivare ad un risultato decente con nessuna combinazione.
Il secondo test per importanza è quello del suonare forte sentendo se le note basse tendono a crescere, come si evince dal video ci sono strumenti che soffrono di più ed altri che soffrono di meno. Sia chiaro: è semplicissimo far risultare qualsiasi tromba intonata, soprattutto in basso, basta mirare una nota diversa... e questo è l'ostacolo più grosso se si cerca di comprendere la natura vera di uno strumento. Se punto un bel Si o addirittura un Sib invece del Do escono fuori delle note belle piene, complice il fatto che una nota fuori centro nel registro basso l'essere fuori centro si percepisce meno che su una nota alta. Il problema è che per fare due ottave di salto tocca suonarne due più due toni (Sib basso - Re acuto).
Questo spiega perché alcune trombe "sembrano" aiutare di più a salire sulle note alte.
Il terzo test, quello del Mi alto, è un altro tipico indicatore di come si comporta una tromba, alla fin fine sarebbe la stessa cosa del primo test ma l'ho diviso per comodità e per avere una nota di riferimento (il Do alto) molto prossima alla successiva. Se avessi fatto Do (centrale) Sol Do (basso) e poi subito il Mi alto la differenza sarebbe stata ancora più accentuata ma in un certo senso fuorviante.
Il feeling degli strumenti è parecchio diverso: la Schilke e la Bach offrono una resistenza media, "familiare" visti i tanti anni passati a suonarle, ma gli intervalli tocca controllarli parecchio. Ci sono mille modi per interpretare questi strumenti, dipendono in massima parte dal genere musicale che si suona, dal volume e dalla "carogna" del trombettista.
In linea di principio però vale la regola che più in alto si suona e più si tende ad allungare la pompa di intonazione che può sembrare un controsenso (perché più si sale e più cala lo strumento, soprattutto suonando forte) ma in realtà è una sorta di circolo vizioso nel quale si entra e non se ne esce più: più voglio salire e più lo strumento cala e offre maggiore resistenza, io soffio di più e pinzo perché voglio mettere a posto le note e lo strumento si "aggiusta" come intonazione ma io risulto meno sonoro perché sono ancora più alto come centratura. Quindi mi tocca spingere di più per farmi sentire e.... etc etc etc...
La maggior parte delle prime trombe suonano con la pompa un paio di cm fuori, cosa abbastanza curiosa....
Le Taylor hanno un feeling oggettivamente diverso, soprattutto i modelli più pesanti: sebbene siano più "aperte", anche se è un termine improprio visto che il canneggio è il medesimo, risultano un po' più "rigide" per via del peso, essendoci meno feedback verso il suonatore si ha l'impressione di arrivare di meno mentre in realtà la proiezione è maggiore. Il vero vantaggio (se si riesce a non abusare nel soffiare) è che le note sono tutte ugualmente risonanti e quindi la resistenza media è costante.
Il motivo per cui ho incluso una VR con la campana tamarra è che quello è un modello reverse: è pensato per esser suonato con bocchini non stile Prana o comunque con un foro solo leggermente più aperto dei soliti 26/27, magari un 22 o un 24 ma comunque con la penna corta. (digressione: Taylor fa bocchini e ricevitori di misura non standard per obbligare i suoi clienti a suonare i suoi bocchini in modo da eliminare un fattore a detrimento della tromba: il bocchino...)
I suoi strumenti reverse vogliono quindi essere, come disposizione degli armonici, simili ad una Bach ma... migliori. Non a caso il target dichiarato è proprio "Ba*h, Sch*lke" etc.
E' quindi interessante notare come una certa tendenza a crescere sulle note basse vi sia anche se non accentuata. Insomma: "Sei il tipo di trombettista che pinza in alto, molla in basso e non ha intenzione di imparare dove stanno veramente le note? Usa una VR".
La Lite invece è il tipico strumento Taylor "Monettizzato": va suonato in un certo modo, non bisogna spingere, bisogna usare bocchini corti e con foro molto grosso etc etc. Risultato: la distribuzione degli armonici è quella delle Monette.
Permane una risposta più lenta rispetto ad una tromba leggera ma dipende appunto dal peso. Il Mi alto (e altre note) si possono aggiustare variando la tensione dei bottom e top caps quindi eventuali problemi (del trombettista) si possono mitigare.
Monette: niente da dire....
Burbank: eccoci finalmente!
Il feeling è quello di una tromba leggera con la campana piccola: rapida nella risposta, suono contenuto e poco diffuso, molto direzionale e stabile, armonici abbastanza "sui binari". In pratica uno strumento semplice, sincero, prevedibile sul quale ci si può fare affidamento. Gli slot sono abbastanza stretti ma non troppo da renderla dura nei cambi d'armonici.
E' uno strumento secondo me straordinariamente azzeccato, non è il mio tipo di suono e io la userei solo se sono costretto a dovermi amalgamare con una sezione di strumenti simili ma è innegabile che ci siano una serie di vantaggi notevoli rispetto alla maggior parte delle trombe che ho suonato negli anni.
Il Do basso è leggermente crescente quando si esagera con i volumi, nello stesso modo della Taylor VR, il Mi alto è piacevolissimo, se lo si affronta con lo stile di una Bach risulta persino crescente. Il Sol alto è praticamente a posto, minimamente crescente ma nulla di minimamente ingestibile.
Le note acute sono tutte a posto fino al Sib sotto al Do bisacuto (sopra non mi spingo nei test perché sarei inaffidabile). Le note diventano via via più piccole rispetto a quanto accade con la Monette ma nulla di drammatico. Per confronto le Taylor richiedono un po' più di energia per via del peso maggiore anche se poi il risultato è più omogeneo rispetto alla Burbank.
Il grado di resistenza percepita è parecchio uniforme e varia solo nelle note sopra il Mi acuto ed in misura veramente minima, in media è però decisamente maggiore della Monette e poco superiore alla Bach.
Non ci sono note fuori slot, neanche il Lab ed il La sotto al Do acuto (che tipicamente sulle Bach/Schilke/Yamaha risultano "non pervenute" a meno di puntare mezzo tono sopra il dovuto).
Proiezione? Boh, l'ho provata in casa e non ho nessuno che possa fare un test per me. Peccato!
Per rispondere ad adrtrumpet: si, la Taylor è un po' inferiore alla Monette quanto ad intonazione, il Mi alto sembra richiedere un po' di controllo in più (la Burbank invece è perfetta) mentre sulle note basse la Taylor vince notevolmente (almeno quelle a canneggio non reverse) sulla Burbank.
La Monette invece, purtroppo o per fortuna, è maledettamente neutra: se poco poco ti sposti dal punto ideale lo strumento ti segue come un cagnolino, mostrando qualsiasi difetto del trombettista.
Per Norman: volendo fare i precisi (e dobbiamo farlo se vogliamo essere onesti fino in fondo) il sol centrale della Burbank è minimamente crescente mentre non registro problemi con il Mi alto che è addirittura troppo facile rispetto alle altre trombe.
Per Paolo: si, la Monette porta a voler/dover suonare molto più bassi. In realtà potevo suonare tutto un po' più alto ma la tromba veramente ti implora di esser suonata baaaaassssssssssaaaaaa. Il punto è che la differenza fra bassa e alta si sente molto di più sulla Monette di quanto non si senta con qualsiasi altra tromba (perché negli anni ci si abitua a tutte le note "storte" e nell'orecchio ci rimane un suono non ideale) quindi... "once you go black...".
Insomma, la Monette è una sorta di droga, talmente bella quando la suoni dove vuole lei che non ce la fai proprio a maltrattarla.
Chiosa finale: tutte le trombe di questo video possono esser suonate in modo da risultare perfettamente intonata, con più o meno fatica e con un suono più o meno risonante, con una resistenza più o meno accentuata e più o meno uniforme lungo l'estensione dello strumento. Anche il volume che si può ottenere con questi strumenti è totalmente diverso per non parlare del timbro ma sul timbro io non mi permetto di esprimere giudizi, i gusti sono gusti e come tali vanno rispettati.
Quello che a me interessava esporre in questo video è la differenza di comportamento dei singoli strumenti, ed in particolar modo della Burbank, quando suonate nei punti di maggior risonanza e a volumi volutamente alti, in modo da mostrare eventuali difetti.
Nessuna tromba è stata maltrattata durante la registrazione di questo video. Nomi e fatti citati sono puramente casuali.