Ma sai, il problema più che altro è che quando si parla di grandi numeri, inevitabilmente cala la consapevolezza del consumatore medio e la sua competenza su cosa sta comprando, ed ecco che allora la politica degli endorsement paga, con tutto quello che ne consegue e di cui abbiamo discusso più volte. Io stesso quando comprai la Schilke mi "fidai" del marchio e della sua reputazione, scelsi coscientemente il mainstream, per paura di sbagliare. Oggi, dopo quasi otto anni, farei una scelta molto più ragionata, anche se non necessariamente diversa (la mia tromba mi piace e va benissimo per quello che devo fare). Ho il sospetto che la quasi totalità dei trombettisti scelga la sua prima tromba professionale in un momento in cui non ha ancora sufficienti competenze per giudicare la qualità dello strumento in tutte le sue sfaccettature. E siccome questo rappresenta, con ogni probabilità, di gran lunga la fetta di mercato più corposa, ecco che il gioco è fatto.
Quindi non è un problema di bilanci, secondo me, è un problema di competenza di chi compra. Solo una didattica di qualità superiore e la divulgazione di certi concetti possono cambiare la situazione. E secondo me piano piano lo faranno. In fondo, da quello che leggo, fino a 20 anni fa c'era praticamente solo la Bach, almeno qui da noi.