Io distinguerei.
Una cosa è che non esiste una tromba per tutte le stagioni. Questo è ovvio, ed è ancora più vero per i bocchini. Se devo suonare sempre col microfono, non ha senso avere una tromba pesante, va benissimo una tromba leggera, anche se la proiezione non è straordinaria. Lo stesso Monette fa i modelli leggeri (come la MF) e ultrapesanti, e dice chiaramente che sono pensati per utilizzi diversi.
Ben altro è il discorso dell'intonazione, che è un dato oggettivo: una tromba o è intonata o non lo è. Una tromba intonata suona meglio, perché permette di avere la massima risonanza su tutto il registro abbinata alla giusta intonazione. Il risultato sarà, a parità di trombettista, inevitabilmente migliore, qualunque sia il genere musicale. E soprattutto se devo suonare spesso nel registro acuto, che è già faticoso di suo, e lo diventa ancora di più se dobbiamo anche andare a tirarlo su costantemente...
Poi, ripeto, si può suonare benissimo anche con una tromba stonata. Gli esperimenti di Tony dimostrano che praticamente tutte le trombe sul mercato sono stonate (che poi è quello che dice anche Monette...), anche quelle comunemente utilizzate da grandi professionisti, perché comunque per fortuna il trombettista conta più dello strumento. Ma sono convinto che se gli strumenti fossero più intonati anche i grandi professionisti suonerebbero meglio e farebbero meno fatica. Non vedo perché dovremmo accontentarci di quello che esiste dando per scontato che non si possa migliorarlo. Con questa mentalità non esisterebbe progresso.