Author Topic: Da cosa capisci che sei un bandista  (Read 26324 times)

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Offline Ste

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #90 on: May 28, 2014, 03:27:44 PM »
Il giorno che la PRIMA tromba di una qualsiasi big band semi professionale (e spesso anche di quelle "professionali") mi legge tutto a prima vista accendo un cero alla Madonna...
no dai Toni...non essere troppo pessimista...gente che legge a prima vista ce n'è tanta,dai...non buttiamoci troppo giù..
"Devi diventare il campione mondiale di mezza ottava"
cit.

Offline anrapa

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #91 on: May 28, 2014, 03:44:25 PM »
Non mi scoprire il gioco! :D
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Offline Carlo

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #92 on: May 29, 2014, 10:42:21 PM »
La mia domanda: "quanto è importante saper suonare a prima vista per entrare in una banda?" sottintendeva la scelta del metodo di studio.
Il mio maestro da estrema importanza alla produzione di un bel suono, e alla capacità di suonare un pezzo perfettamente e in modo espressivo.
Con questo tipo di studio si fanno pochi pezzi in un anno. E la capacità di suonare a prima vista non cresce molto.
Invece un approccio più quantitativo (sul numero di pezzi) e meno pignoli nell'esecuzione, può aiutare a suonare a prima vista. Anche se magari in un modo un po' alla buona.
Qualità versus quantità.

Offline Myskin

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #93 on: May 30, 2014, 10:24:23 AM »
Mah, non so se sia una questione di qualità vs quantità.
Il saper leggere a prima vista é una capacitá che si acquisisce suonando e studiando, un po' come saper trasportare.
In alcuni contesti d'insieme come quello bandistico queste capacitá diventano particolarmente importanti
"To me, happiness is knowledge. I am happy when I have learned something". Miles Davis

Offline anrapa

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #94 on: May 30, 2014, 10:26:49 AM »
Ma soprattutto non capisco perché preoccuparsi: se non sai leggere bene e ti tengono lo stesso significa che a loro basta così per il momento. Pian piano imparerai a leggere meglio e sarà un vantaggio sia per te che per loro.
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Offline Norman

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #95 on: May 30, 2014, 10:38:53 AM »
Allora, io distinguerei tra il mondo dei professionisti e quello dei dilettanti.

Per quanto ne so io tutti i professionisti degni di questo nome leggono a prima vista praticamente qualunque cosa. Per Giuffredi per esempio leggere uno spartito è come leggere un giornale, e mi ha detto che se non ne sei capace, puoi scordarti di fare strada nel mondo della professione, soprattutto nel commerciale, session studio, televisione e simili.

Per un dilettante leggere a prima vista spartiti semplici ottenendo un risultato decente non è impossibile, è solo questione di pratica. Dedica 10 minuti al giorno alla lettura, e vedrai che piano piano impari. Questo non implica che tu debba sacrificare il lavoro sul suono che stai facendo, trovati un libro con una bella raccolta di melodie facili (ce ne sono a mazzi, per tutti i livelli, a cominciare dal più basso) e fatti 10 minuti al giorno leggendo. Applica alla lettura gli stessi criteri che applichi agli esercizi, è sempre musica. Leggili al massimo una o due volte al giorno ogni brano, non ripeterli di più, perché se no li impari a memoria ed è finito il gioco, quindi non insistere più di tanto quando sbagli. Se vedi che sbagli troppo, rallenta il tempo, ed usa il metronomo!

Per praticare bene la lettura, la prima cosa che bisogna imparare è a non perdere il tempo quando si sbaglia, quindi bisogna abituare l'occhio a guardare più avanti di quello che si sta suonando.

Per quanto riguarda la banda, io ti consiglio di bluffare e di andare lo stesso. Magari la prima volta non fai una nota... Ma tu fregatene, intanto vai lì e ti porti a casa le parti, già dalla seconda volta andrà meglio. Io la prima volta che andai in big band letteralmente non suonai una nota! Non riuscivo neanche a seguire lo spartito senza suonare...  sbellicars
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Offline Ale Vinci

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Re:Da cosa capisci che sei un bandista
« Reply #96 on: June 04, 2014, 01:43:22 PM »
Comunque da direttore di banda posso dirti che, ovviamente dipende dal livello del gruppo, non è una prerogativa saper leggere bene a prima vista.
Io quando inserisco un brano nuovo in repertorio affronto lo studio a velocità ridotta proprio per consentire a tutti di seguire lo spartito e mi interessa che si dia subito importanza alle dinamiche e a tutto ciò che il brano richiede (es. uso di sordine, abbellimenti, ripetizioni, code ecc.).
Anche le cose banali vanno prima provate lente perché spesso le difficoltà si annidano nelle semibrevi (vedi intonazione), poi l'incremento della velocità non è un problema, è solo questione di tempo e pazienza.
Se invece il non saper leggere a prima vista nasconde lacune di solfeggio o incapacità di lettura di uno spartito bisogna semplicemente studiare con un maestro e portarsi ad un livello decoroso.
Non dimentichiamo però che il ruolo di una banda è anche sociale......anch'io mi ritrovo con ragazzi che hanno poca dimestichezza con la lettura ma grazie alla collaborazione di chi più preparato si riesce lo stesso a farli suonare......certo ti rallentano il lavoro e se poi mancano pure alle prove il discorso si complica ma l'importante è renderli tutti partecipi e farli sentire protagonisti e fondamentali......altrimenti non viene più nessuno.
Anzi alla fine in un concerto spesso sbaglia chi è più sicuro e si sente "bravo" perché tende a minimizzare e a sottovalutare le difficoltà...........quindi spazio aperto a tutti secondo me.
Tromba Taylor Chicago II Standard laccata, Tromba in Sib "smontabile" Di Grigoli, Tromba in Sib smontata (ex Bach 37 Stellina), Tromba in Do Di Grigoli 2P06, Flicorno Soprano Bach Aristocrat, Trombino Scherzer 8112, Pocket trumpet Alysee