Author Topic: Segui il tuo Insegnatnte  (Read 5703 times)

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Offline musicmanx

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Segui il tuo Insegnatnte
« on: May 21, 2013, 04:27:34 PM »
e' una delle frasi piu ricorrenti del forum e secondo me anche la piu sbagliata
di seguito una serie di musicisti famosi che hanno avuto il loro percosso professionale di studi ( soprattutto ) da autodidatti
con  delle ovvie eccezioni durante tutto il corso della vita

: Luis Armstrong (trombettista jazz), Ferdinando Carulli (chitarrista classico), Francisco Tarrega (chitarrista classico), Ian Anderson (flautista dei Jethro Tull), Andrea Braido (chitarrista rock), Lee Konitz (chitarrista folk), John Petrucci (chitarrista dei Dream Theater), Dizzy Gillespie (trombettista jazz), Marty Friedman (chitarrista rock), Steve Hackett (chitarrista dei Genesis), Steve Howe (chitarrista degli Yes), Jimi Hendrix , Jimi Page (chitarrista dei Deep Purple), Stevie Ray Vaughan (chitarrista blues), Frank Zappa (chitarrista indefinibile) e…beh, volevo finire con Friedrich Chopin (IL GENIO del pianoforte, arte sublime allo stato puro).!!

quanti di noi abbiamo dato come oro colato quello che il nostro maestro ci ha sempre detto per poi anni e anni dopo correggere in maniera drastica impostazioni sbagliate ??.
Questa ovviamente non e' una polemica e sicuramente studiare da soli e' comunque complicato se non si hanno doti musicali di vario genere. Ma l'affermazione " segui quello che dice il tuo insegnante " come disse il buon Fantozzi per me " e' una cagata pazzesca "
« Last Edit: May 21, 2013, 04:57:38 PM by musicmanx »
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #1 on: May 21, 2013, 04:36:34 PM »
e' una delle frasi piu ricorrenti del forum e secondo me anche la piu sbagliata.......................................................................... Ma l'affermazione " segui quello che dice il tuo insegnante " come disse il buon Fantozzi per me " e' una cagata pazzesca "
Premettendo che da quando ho ricominciato sto studiando da autodidatta a causa della distanza del mio paese dai centri in cui potrei trovare un insegnante di tale nome, e non ti dico i problemi che incontro ed i difetti che mi sono procurato. A  questo punto bisognerebbe far a meno di un insegnante per iniziare a suonare uno strumento? penso che a meno di avere doti eccezionali la cosa è veramente poco salutare per la miriadi di difetti che si andrebbero ad accumulare e per la mancanza di un supporto e di una programmazione graduale. No penso che un insegnante, di qualità, bisogna averlo e fidarsi di lui.
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"Il bebop non ha senso, non si capisce il tema" L.Armstrong

Offline musicmanx

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #2 on: May 21, 2013, 04:44:26 PM »
Ci sono molti musicisti che si portano dietro  difetti anche studiando con insegnanti. ne conosco a bizzeffe.
A volte i difetti di qualcuno possono essere delle qualita per altri.
il mio non e' un dogma o una massima. Trovo solamente sbagliato il fatto che  "segui il tuo insegnante" sia la bibbia per tutti.
Perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?  Miles Davis

Offline eugeniovi

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #3 on: May 21, 2013, 04:50:47 PM »
Lee Konitz (chitarrista folk)...................


Che coincidenza c'è anche un Lee Konitz grande altosassofonista Jazz!  :)

Offline toro

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #4 on: May 21, 2013, 05:13:02 PM »
Quote
Musicmanx ha scritto:....Luis Armstrong (trombettista jazz), Ferdinando Carulli (chitarrista classico), Francisco Tarrega (chitarrista classico), Ian Anderson (flautista dei Jethro Tull), Andrea Braido (chitarrista rock), Lee Konitz (chitarrista folk), John Petrucci (chitarrista dei Dream Theater), Dizzy Gillespie (trombettista jazz), Marty Friedman (chitarrista rock), Steve Hackett (chitarrista dei Genesis), Steve Howe (chitarrista degli Yes), Jimi Hendrix , Jimi Page (chitarrista dei Deep Purple), Stevie Ray Vaughan (chitarrista blues), Frank Zappa (chitarrista indefinibile) e…beh, volevo finire con Friedrich Chopin (IL GENIO del pianoforte, arte sublime allo stato puro).!!

e gia' ma cosa saranno, lo  0,00000000000000000000000000000000000000000001 % di tutti gli autodidatti del mondo?...forse ho esagerato la percentuale mi sembra alta!
A questi Dio ha messo nelle mani,nel cervello e nel cuore qualcosa che non e' caratteristica di tutti gli essere umani,quindi a schiappe autodidatte come posso essere  io un buon maestro farebbe senz'altro bene...poi non e' detto che tutti possano insegnare perche' sono piu' schiappe dell'allievo;ma qui credo che si entri in un campo moooolto delicato,ma tutto e' possibile....... in Italia ci s'inventa primari di Chirurgia anche senza Laurea.
La bicicletta somiglia, più che ad ogni altra macchina, all’aeroplano, essa riduce al minimo il contatto con la terra e soltanto la sua umiltà le impedisce di volare....

Offline xadhoom

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #5 on: May 21, 2013, 05:17:25 PM »
secondo me è vero in parte.

@musicmanx
tu sei un pò di parte perchè cultura musicale ne hai già... che dovrebbe fare uno che è a digiuno completo di qualunque nozione (dalla lettura alla teoria, impostazione strumento etc etc) ?

poi... un bimbo che inizia (per far un esempio del periodo migliore in cui si apprende di più), che fa, si mette a far solfeggio da solo e perchè no impara la chitarra classica?

l'ideale sarebbe studiare con spirito critico e analizzare ciò che viene detto dall'insegnante, questo potrebbe rendere più proficuo il dialogo e lo studio.
Ma capisci che lo può fare un ragazzo di 15 anni (forse) prima che spirito critico si ha ?

tu secondo me ti poni come uno che conosce già la musica e nel tuo caso potresti giustamente far senza insegnante, perchè sai la teoria, conosci la musica, sai dove vuoi arrivare e sei adulto e ti documenti/studi.

un ragazzino, che so di 6/10 anni invece ? o anche un adulto che affronta la sua prima nota a 30 anni ?

lasciamo stare i geni, ma la media secondo me un insegnante ci vuole così come ci vuole ragionare criticamente su ciò che ti dice.
Ma questo lo puoi fare solo ad una certa età e con una certa conoscenza della materia...

o no?
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Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #6 on: May 21, 2013, 05:19:27 PM »
Ci sono molti musicisti che si portano dietro  difetti anche studiando con insegnanti. ne conosco a bizzeffe.
A volte i difetti di qualcuno possono essere delle qualita per altri.
il mio non e' un dogma o una massima. Trovo solamente sbagliato il fatto che  "segui il tuo insegnante" sia la bibbia per tutti.
In finale alla mia risposta da semi autodidatta, con tanti difetti e tanti risolti con l'ascolto di altri, visto che comunque 50 anni fa quando ho iniziato un maestro l'ho avuto (anche se clarinettista) penso che un insegnante, di qualità, bisogna averlo e fidarsi di lui.
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Offline igor

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #7 on: May 21, 2013, 05:21:41 PM »
Ma l'affermazione " segui quello che dice il tuo insegnante " come disse il buon Fantozzi per me " e' una cagata pazzesca "

Argomento interessante, ma, per parafrasare serenamente ed in modo ilare il tuo primo post, senza voler far polemica, la tua affermazione, così come l'hai posta, è una "cagata pazzesca". :-)

Prima di infervorarti per questa mia affermazione, lasciami concludere il mio pensiero: partire dall'elenco di 10-20 illustri autodidatti per giungere alla tesi che non serva avere un insegnante è quanto meno equivalente a sostenere che siccome ho visto 15 macchine in televisione sfrecciare a 270 km orari, allora è lecito anche per me sfrecciare a 270 km orari.

Quella che proponi, per corroborare la tua tesi, è una visione decisamente parziale e fallace. Stando alla tua teoria non sarebbe necessario alcun maestro, in nessun campo... potremmo essere tutti autodidatti... e...falliremmo tutti miseramente, per il semplice motivo che ognuno di noi, per imparare qualche cosa, dovrebbe ogni volta re-inventare la ruota.

Il vero problema, non è il seguire un maestro, ma IMPARARE A STUDIARE. Questo è quello che purtroppo sempre più spesso manca: quello che uno studente medio si aspetta andando da un insegnante, è una serie di istruzioni chiare, semplici e sequenziali, che lo portino in modo rapido ed indolore ad un risultato sicuro... ebbene, studiare con un insegnante, NON significa questo. Significa ascoltare ciò che ha da dire, rifletterci, analizzare, provare, cercare di fare proprio l'insegnamento, ascoltarsi mentre si studia l'esercizio e riflettere sul risultato ottenuto.

L'insegnante è una guida, ma non può suonare per noi, e soprattutto non può pensare al posto nostro.

Ecco quindi che la tua affermazione, sotto QUESTO punto di vista, ossia di partecipazione attiva e pensata alle lezioni, dove non si accetta supinamente quanto detto dall'insegnante, ma se ne discute, ci si riflette etc. etc. assume ovviamente ben altro connotato, che personalmente condivido.

La vera lacuna ripeto sta nel fatto che troppo spesso noi stessi non siamo capaci di studiare ;)

I.

Offline Myskin

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #8 on: May 21, 2013, 05:26:47 PM »
....Jimi Page (chitarrista dei Deep Purple)...


AUGHHH impaurit Jimmy Page era il chitarrista dei Led Zeppelin ragazzi!!!  doh queste sono le basi della storia contemporanea  pollices
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Offline anrapa

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #9 on: May 21, 2013, 05:28:23 PM »
Io avevo inteso il tema di Musicmanxxx come: "è dimostrato che si può diventare bravissimi anche senza insegnanti, anche se è raro, è vero inoltre che ci sono insegnanti che poco hanno da insegnare o magari non sanno trasmetterlo, e non è raro. Non mi sembra automaticamente necessario che ascoltare sempre e comunque un insegnante sia la strada giusta, a volte è meglio andare da più insegnanti per capire quale è più valido e, in ultima istanza è perfino meglio fare da soli quando l'insegnante pare essere indegno".
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Offline igor

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #10 on: May 21, 2013, 05:34:23 PM »
Il mio intervento era appunto volto a chiarire a tutti come la "cagata pazzesca" debba essere rivolta non all'idea di seguire un insegnante, ma al fatto di seguirlo senza riflettere...

I.

Offline xadhoom

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« Reply #11 on: May 21, 2013, 05:37:36 PM »
Io avevo inteso il tema di Musicmanxxx come: "è dimostrato che si può diventare bravissimi anche senza insegnanti, anche se è raro, è vero inoltre che ci sono insegnanti che poco hanno da insegnare o magari non sanno trasmetterlo, e non è raro. Non mi sembra automaticamente necessario che ascoltare sempre e comunque un insegnante sia la strada giusta, a volte è meglio andare da più insegnanti per capire quale è più valido e, in ultima istanza è perfino meglio fare da soli quando l'insegnante pare essere indegno".

già tutto vero ma puoi farlo solo quando sei coscente della materia.
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Offline anrapa

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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #12 on: May 21, 2013, 05:42:35 PM »
già tutto vero ma puoi farlo solo quando sei coscente della materia.
prima, ti devi fidare, non c'è nulla da fare.

Si e no: puoi sempre chiedere un secondo parere ad un altro insegnante.
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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #13 on: May 21, 2013, 05:43:34 PM »
Fare esempi del genere è del tutto fuorviante. E' chiaro che parliamo di persone dotate di talento sopra la media, che non possono essere prese come esempio per chi, come la stragrande maggioranza di noi, un talento sopra la media non ce l'ha. Inoltre si potrebbe far notare come uno come Louis Armstrong abbia raggiunto il picco della sua arte intorno ai 25 anni, per poi vivere invece un progressivo calo, dovuto alla crescente incapacità di reggere un'attività trombettistica intensa, a causa dell'eccessiva pressione, tanto che nella seconda parte della sua vita si è "reinventato" cantante, e con la tromba non è mai più stato quello dei tempi migliori. Potremmo tranquillamente domandarci cosa avrebbe potuto fare Armstrong se avesse avuto a disposizione una didattica trombettistica adeguata, se avesse potuto avere una vita trombettistica come quella che sta avendo Doc Severinsen...

Inoltre per uno come Armstrong potrei fare il nome di decine di trombettisti jazz famosi che invece hanno studiato (e sodo) sotto la guida di maestri vari.

Infine: per ogni autodidatta che è arrivato al massimo livello, quanti ce n'è che invece si sono rovinati? Che ad un certo punto hanno dovuto smettere a causa dell'impossibilità di superare i limiti tecnici e le cattive abitudini acquisite nel tentativo di fare da sé?

Certo, un cattivo insegnante può essere ugualmente dannoso... Ma questo è tutto un altro paio di maniche. E' un dato di fatto che la tromba è uno degli strumenti per cui è meno consigliato fare da soli. Il rischio non è solo di imparare male e non cavare un ragno dal buco, c'è persino il rischio concreto di farsi male. C'è gente che si spappola il labbro, chi si lesiona i legamenti della mandibola, chi ogni volta che suona rischia lo svenimento o l'ernia, chi addirittura riesce a far spostare i denti! Da quando ho iniziato a suonare ne ho sentite di tutti i colori. L'unica speranza è, per puro caso, o fortuna che dir si voglia, di imbroccare subito l'impostazione giusta, ed avere un talento innato per l'emissione corretta. Ma è più o meno come giocare alla roulette, e se ti va male nella migliore delle ipotesi perdi un sacco di tempo senza cavare un ragno dal buco.

Allora se certamente è vero che la frase "segui il tuo insegnante" è valida solo se l'insegnante è bravo, è ancora di più vero che incoraggiare l'approccio da autodidatta è, per la tromba, come incoraggiare a giocare alla roulette russa.

Il mio consiglio è sempre lo stesso: rivolgetevi al miglior insegnante che potete permettervi. Cercate di valutare la capacità dell'insegnante dal suo livello tecnico, dal livello della sua attività artistica, dal livello dei suoi allievi passati, insomma, da ogni possibile riscontro CONCRETO sulla sua didattica. Non è automatico che uno che suona ad alto livello sia anche un buon insegnante, ma diciamo che di solito è una buona indicazione. Evitate di andare al risparmio: la professionalità vera costa, ma vale quello che costa. La scarsa professionalità invece rischia di costare MOLTO più di quello che costa in termini monetari... L'improvvisazione di un autodidatta QUASI SEMPRE la si paga...

Ed allora, dato che gli insegnanti bravi non mancano, perché rischiare?
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Re:Segui il tuo Insegnatnte
« Reply #14 on: May 21, 2013, 05:46:20 PM »
Fare esempi del genere è del tutto fuorviante. E' chiaro che parliamo di persone dotate di talento sopra la media, che non possono essere prese come esempio per chi, come la stragrande maggioranza di noi, un talento sopra la media non ce l'ha. Inoltre si potrebbe far notare come uno come Louis Armstrong abbia raggiunto il picco della sua arte intorno ai 25 anni, per poi vivere invece un progressivo calo, dovuto alla crescente incapacità di reggere un'attività trombettistica intensa, a causa dell'eccessiva pressione, tanto che nella seconda parte della sua vita si è "reinventato" cantante, e con la tromba non è mai più stato quello dei tempi migliori. Potremmo tranquillamente domandarci cosa avrebbe potuto fare Armstrong se avesse avuto a disposizione una didattica trombettistica adeguata, se avesse potuto avere una vita trombettistica come quella che sta avendo Doc Severinsen...

Inoltre per uno come Armstrong potrei fare il nome di decine di trombettisti jazz famosi che invece hanno studiato (e sodo) sotto la guida di maestri vari.

Infine: per ogni autodidatta che è arrivato al massimo livello, quanti ce n'è che invece si sono rovinati? Che ad un certo punto hanno dovuto smettere a causa dell'impossibilità di superare i limiti tecnici e le cattive abitudini acquisite nel tentativo di fare da sé?

Certo, un cattivo insegnante può essere ugualmente dannoso... Ma questo è tutto un altro paio di maniche. E' un dato di fatto che la tromba è uno degli strumenti per cui è meno consigliato fare da soli. Il rischio non è solo di imparare male e non cavare un ragno dal buco, c'è persino il rischio concreto di farsi male. C'è gente che si spappola il labbro, chi si lesiona i legamenti della mandibola, chi ogni volta che suona rischia lo svenimento o l'ernia, chi addirittura riesce a far spostare i denti! Da quando ho iniziato a suonare ne ho sentite di tutti i colori. L'unica speranza è, per puro caso, o fortuna che dir si voglia, di imbroccare subito l'impostazione giusta, ed avere un talento innato per l'emissione corretta. Ma è più o meno come giocare alla roulette, e se ti va male nella migliore delle ipotesi perdi un sacco di tempo senza cavare un ragno dal buco.

Allora se certamente è vero che la frase "segui il tuo insegnante" è valida solo se l'insegnante è bravo, è ancora di più vero che incoraggiare l'approccio da autodidatta è, per la tromba, come incoraggiare a giocare alla roulette russa.

Il mio consiglio è sempre lo stesso: rivolgetevi al miglior insegnante che potete permettervi. Cercate di valutare la capacità dell'insegnante dal suo livello tecnico, dal livello della sua attività artistica, dal livello dei suoi allievi passati, insomma, da ogni possibile riscontro CONCRETO sulla sua didattica. Non è automatico che uno che suona ad alto livello sia anche un buon insegnante, ma diciamo che di solito è una buona indicazione. Evitate di andare al risparmio: la professionalità vera costa, ma vale quello che costa. La scarsa professionalità invece rischia di costare MOLTO più di quello che costa in termini monetari... L'improvvisazione di un autodidatta QUASI SEMPRE la si paga...

Ed allora, dato che gli insegnanti bravi non mancano, perché rischiare?

Ovviamente concordo in toto :-)

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