La discussione è interessante : seguire pedissequamente il proprio insegnante oppure intraprendere la strada da autodidatta?
La verità come sempre sta nel mezzo ,secondo me!
All’inizio si ha bisogno di una guida e gli va data fiducia, perché le esperienze e le conoscenze non si possono imparare leggendole, non basta, ma vengono trasmesse . Consiglio sempre di studiare con un insegnante che “SUONA”, possibilmente bene, che ami il proprio lavoro, deve saper fare quello che insegna e non “ LEGGERLO” , ti deve trasmettere passione , godimento nel suonare e naturalmente competente.
Successivamente si può tranquillamente fare da soli , la crescita s fa giorno per giorno con se stessi , la conoscenza e l’ascolto di altri trombettisti e insegnanti con percorsi didattici diversi serve sempre e l’ascolto e l’imitazione sono alla base del fare musica, per tutti gli strumenti .
Dire che molti grandi artisti sono diventati bravi anche senza insegnanti è vero in parte , perche si cita Dizzy o altri grandi Miles ecc , ma queste persone suonavano tutte le sere con dei mostri come loro e l’imitazione è la cosa migliore quando si deve assimilare ; se suonassi o frequentassi tutte le sere artisti come Bosso , Tamburini e compagnia bella, assimilerei delle nuove conoscenze e delle abilità musicali !
Ritornando a Dizzy , non conosco il suo percorso di studi , è stato un grandissimo per il fraseggio Bebop che ha portato nel jazz e nell’evoluzione della tromba, ma se sentite alcune Ballad , l’intonazione e la qualità del suono sono molto discutibili , proprio perché non sono stati curati nello studio; questo non vuol dire che non sia stato un grande trombettista, anzi , la sua arte va analizzata nel fraseggio e nelle idee jazz rivoluzionare , non tanto estrapolando singole note.
Ciao
Stefano Massari