Una delle prime cose che qualunque insegnante insegna è a pronunciare diverse sillabe per suonare nei diversi registri, e questo non è altro che il movimento della lingua. Non mi viene in mente nessun metodo serio che non menzioni questo concetto. Mi pare che tutti lo diano più o meno per scontato. Poi c'è chi la usa in maniera più marcata e chi meno (e chi varia a seconda di cosa deve suonare), ma non esiste nessuno che suona senza usare la lingua per variare l'altezza delle note, che io sappia. In generale i musicisti orchestrali preferiscono rimanere un po' più aperti, perché questo serve per ottenere il tipico timbro e la pasta di suono per la musica sinfonica, in particolare sulle dinamiche forti. Ma la lingua la usano comunque. Anche questi però, per quanto ne so, se devono fare cose tecniche nel registro acuto, accentuano l'uso della lingua, soprattutto nelle dinamiche sul piano.