Forse, anzi sicuramente, non mi sono espresso bene...........non volevo paragonare il ragazzo della banda con il trombettista nel video, ma volevo semplicemente far notare che ci vuole una certa predisposizione per suonare gli acuti. Poi lo studio migliora il tutto, l'efficienza, la resistenza, la durata, la morbidezza, la precisione.........in sostanza non credo, e di questo sono fermamente convinto, che chiunque studi possa arrivare a quel registro, ma è necessario anche un dono di madre natura.
Certo che studiare con un bravo insegnante può farti incrementare l'estensione, ma la predisposizione conta moltissimo. C'è invece chi nasce con un bel suono..........conosco un ragazzino che è un talento mostruoso per la sua età ed ha un suono spettacolare (ha anche diversi video su you tube) ma, per ora, arriva a stento a 2 ottave.
Con la storia della volpe non ho nulla a che fare............anch'io so fare i fischi ed ho un'estensione soddisfacente per quello che mi serve fare; anch'io come te Zosimo non sopporto chi dice mi piace il suono di Mister x perché sa di non poter mai fare certe robe, ma realmente non sono mai stato colpito dalla tecnica o dalla estrema capacità verso un aspetto musicale, davanti a tutto per me sta sempre il suono e le emozioni che un musicista riesce a trasmettere.
Avere e mantenere un certo registro richiede molto lavoro e studio a parte la predisposizione.......onestamente è molto faticoso e la penso come il mio amico Giuffredi.
Comunque il mio gusto porta ad ascoltare altra musica ed i miei modelli di trombettista sono altri, però sottolineo tanto di cappello a chi riesce a distinguersi come il nostro fratello americano.
Ecco, invece io mi sono convinto (per aver toccato con mano...) del fatto che CHIUNQUE, se istruito nella maniera giusta, può arrivare a suonare il do bis senza devastarsi la faccia e senza diventare color creta.
Io stesso la pensavo come te, ma mi sono ricreduto, per il semplice motivo che anche io, che ho avuto problemi di ogni sorta, e che ho dovuto ricominciare da zero, sono riuscito a toccare il fatidico do bis. Ora riesco a suonare sopra il pentagramma, faccio ancora fatica, posso ancora migliorare, ma riesco a suonarci riuscendo a curare abbastanza anche l'espressione e le dinamiche. Il mio do bis è ancora un fischio, ma non lo prendo di forza. Faccio ancora delle smorfie, ma è più l'eredità del vecchio modo di suonare che altro. Sento l'aria che scorre fluida, e le labbra che reagiscono, anche se ancora c'è troppa energia. Devo lavorare ancora più sotto, perché migliori lassù. Ma ho ottenuto risultati che solo un anno fa non osavo neanche sognare. E la mia sensazione è che, appunto, non è questione di talento particolare (che non ho...), né di forza inusitata: è solo questione di imparare ad essere efficienti ed ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Poi senz'altro ci sono persone più dotate, che riusciranno ad arrivare agli stessi risultati più rapidamente e con meno fatica (ma mi rimarrà per sempre il dubbio di cosa sarebbe successo se avessi avuto l'insegnante giusto fin dall'inizio...).
Questa convinzione che quell'estensione sia prerogativa di pochi eletti, convinzione che ti ripeto era anche la mia, è profondamente sbagliata, e figlia delle carenze didattiche della stragrande maggioranza dei maestri di tromba.
D'altronde la stessa cosa l'ho sentita dire chiara e tonda da Adam Rapa ad un master: lui disse chiaramente che, a meno di problemi fisici gravi, chiunque potenzialmente, se istruito nella maniera corretta, può arrivare a suonare fino al do bis. Anche a me pareva un'esagerazione, ma non è così. Ed io non sono andato a lezione da Adam, e non seguo pedissequamente il suo metodo. I concetti di base però sono gli stessi... Efficienza, efficienza, efficienza.