Nuova puntata:
Wedge Mouthpieces: conosco Dave Harrison da parecchi anni, bravissima persona e tecnicamente molto preparata (e rifornita degli strumenti adatti). L'unica pecca nei suoi bocchini è che montano penne che non permettono il suono e l'intonazione che piacciono a me. Per questo motivo gli ho lasciato un Monette B3 Prana (grazie Eugenio, te lo devo ancora pagare!!!) da modificare nell'appoggio. Speriamo funzioni! Voto sospeso in attesa di ricevere il Monette modificato.
Harrelson Trumpets: conosco anche lui da diversi anni e ho avuto un paio di sue trombe, oltre ad aver provato qualche conversione. All'ITG ho avuto l'opportunità di provare molti suoi strumenti, almeno una decina, oltre ai famosi gap regulator. Partiamo da questi ultimi: funzionano, le differenze sono notevolissime ma, purtroppo, sulle trombe che mi ha dato lui da provare non cambiava la sostanza dell'intonazione. Il risultato con il B3 senza alcun anello di regolazione era già quello ottimale per i suoi strumenti. Che non significa che fossero un miracolo di intonazione, anzi, ma questa è storia nota da tempo. Riducendo il gap lo strumento si apriva notevolmente ma peggiorava un po' per l'intonazione e le note divenivano troppo "scivolose". Ma chi ha bisogno di aprire ancora di più il feeling di un bocchino Prana?
Creando più gap (con lo scotch, alla vecchia maniera insomma) lo strumento diventava una schifezza. Consiglio pratico: se avete una Harrelson usate un Prana e non modificate nulla.
Strumenti: c'era un po' di tutto, comprese quelle bellissime creazioni "architettoniche" che tanto invidio. Gli ultimi due modelli che ha presentato (pompe schiacciatissime e finitura nera lucida) sono molto strani, per intonare il do centrale devi stare fuori di 3 cm con la pompa generale stando molto rilassati. Curiosamente Jason insisteva che la pompa dovesse essere 1 cm fuori e nel mostrarmelo aveva un suono nasale tipico di chi suona un tono sopra la centratura. Se ve lo state domandando vi rispondo subito: per ottenere quel risultato la pompa doveva essere fuori di 4 cm eppure lui ci riusciva mettondola dentro. Veramente strano. Le altre hanno il solito suono da Harrelson, pieno, cicciotto.
Nota di colore, ho un video di Sandoval che ne prova un paio: ultimamente è un suo endorser e ha usato la sua personale al concerto finale. Il risultato è stato magnifico, suono esagerato come al solito, ragionevolmente intonato, un ottimo connubio.
Aveva anche una selezione di tasti con varie pietre, ne ho preso uno in più che va bene su Bauerfeind e Carol Brass, se interessa a qualcuno mi faccia un fischio in privato.
Ho provato il suo bocchino, il foro è esageratamente più largo di quello di un STC-3 per Prana 3, a naso un N.3 o 4. Qualcosa di irragionevole. Ciononostante il suono non è bellissimo per via di una tazza un po' altina.
Yamaha: ne ho già parlato ma volevo tornare sulla Mib, nuovo modello. Molto bella e intonata rispetto ai vecchi esemplari. Hanno anche dei pannelli per sonorizzare-insonorizzare delle stanze (o angoli di stanze) ad un costo "accessibile" (l'ha così, funambolicamente, descritto l'addetto presente nello stand). Un pannello di 50x100 costa 500 dollari, una vera follia. Però il risultato non è malvagio, soprattutto se si suona in uno sgabuzzino da 2 mq.
Jupiter: ehm... ehm... dai, c'era Roger Ingram che faceva lezione ad un ragazzo messicano che tirava una fucilata dopo l'altra. Gli ho chiesto se mi suonava qualcosa nel registro medio e basso, l'ho video-registrato. Persona simpatica e disponibile. O forse ha apprezzato che non gli ho chiesto di fare bisacuti a comando...
Nessun voto...
Rayalton Music Center: uno stand strapieno di trombe, saranno state almeno 100! C'era di tutto un po', marchi mischiati. Ho avuto l'opportunità di notare che Bach continua a fare trombe con lo stesso marchio e modello ma che suonano in modi completamente diversi. Alla faccia del "siamo tornati ad essere consistent...".
Schilke: ho provato tutto il provabile, soprattutto la nuova HD e la copia della Martin. La HD non è nulla di stratosferico, una Schilke un po' più cicciotta come suono. Buona per chi il feeling Schilke ma vuole un po' più di "sostanza" nel suono.
La Martin invece... è la terza peggior tromba che ho suonato, o forse la quarta, sono indeciso.
Mauriat: è sponsorizzata da Terrell Stafford. Hanno due linee, una fatta interamente da Carol Brass e con pezzi C.B., come in un altro caso è meglio quella interamente fatta da C.B., che costa decisamente meno. E che non brilla certamente per qualità. Voto 3
Marca Sconosciuta, stand alla sinistra di Mauriat: vale la pena menzionarla perché loro hanno trovato il segreto per la tromba perfetta, fanno un minuscolo forellino nel primo braccetto. Ha cercato di convincermi per buoni 10 minuti della bontà della sua tromba. Era un catenaccio da competizione. Voto 2
Hub Van Laar: lui e la moglie sono molto simpatici e disponibili, quando ho menzionato che conosco Luca Aquino si sono illuminati! Non è la prima volta che le provo ma finalmente ho potuto metter le mani sui modelli più "normali" oltre alle solite Oiram o comunque ai modelli "tamarri". Come suono quelle pesanti sono bellissime ma non brillano come intonazione, la situazione si capovolge quando provi i modelli leggeri e dall'aspetto normale. Darei un 4 o 5 alle pesanti e un 6-7 alle leggere. Una rivelazione!
Getzen ed Edwards: nulla di nuovo sotto al sole, i modelli più pesanti hanno un suono interessante. Voto 5
Raw Brass Trumpets: due simpaticissimi ragazzi, uno americano e l'altro penso rumeno da pochi anni negli USA. Il rumeno mi ha detto che sono famoso perché giro sempre con Adam... Vabbè...
In pratica slaccano trombe vecchie, saldano delle sottilissime ma enormi piastre e ti rivendo la tromba con un certo sovrapprezzo.
Brasswind Research: loro sono veramente strani! Marito e moglie, hanno creato una linea di bocchini di diverse lunghezze e profondità di tazza. Più sono corti e più è profonda la tazza. Parliamo di 20 lunghezze diverse! Il più lungo è tipo 2 cm più di un Bach, il più corto è come un Denis Wick per flicorno. La "logica" dietro i loro bocchini è davvero curiosa: prima di tutto hanno dimostrato che il bocchino B3 Prana che avevo io era stonato dando dei colpetti sulla tazza e facendomi sentire che nota usciva con il "pop" d'aria. Ovviamente non era la nota giusta per una tromba in Sib... Peccato che i suoi bocchini producessero 20 note diverse! Poi mi hanno invitato a suonare la loro Bach che era "magnificamente calibrata per i nostri bocchini". Ovviamente era un frullatore travestito da tromba, una delle peggiori Bach della storia. Ho provato prima con il Monette e sono usciti fuori i soliti difetti. A quel punto mi ha fatto provare una tazza da flicorno e il suono non era affatto male, esattamente quello che ottieni mettendo un Denis Wick per flicorno in una tromba...
Gli altri, con la tazza sempre più alta, avevano suoni sempre più striduli. Diciamo che due o tre si salvavano ma non era nulla di dissimile da un bocchino Bach.
La situazione si è fatta però inquietante quando hanno insistentemente cercato di convincermi che non era la tromba ad essere stonata (quando l'ho suonato con i loro bocchini è passata da "brrrr" a "chiamate i pompieri!!!!") ma ero piuttosto io a non sapere che il Sol alto (La) con la tromba di deve fare con 1-2, il Do acuto con 1, il Re acuto a vuoto, il Sib alto con 2-3, così come il Do centrale etc etc etc
Quando ho cercato di allontanarmi hanno insistito parecchio perché comprassi un intero set da 20. Non ho avuto il coraggio di chiedere il prezzo. Nei giorni seguenti ho dovuto evitare quella zona della convention perché si alzavano dallo stand per portarmi da loro.......
Sonare: troppi modelli disponibili, non ricordo i nomi, una però non era male e le avrei dato un 6 abbondante.
B&S: ricordavo fossero meglio
Bach Artisan: preferisco non esprimermi.
Kanstul: nulla di notabile.
Al momento non ricordo altro, magari continuo dopo.
Ciao!