Ah, il metodo di Cat Anderson è sempre lo stesso concetto: suona più piano che puoi, per abituare le labbra a vibrare con il minimo necessario di energia. Se premi troppo, non esce niente a quel volume. Se "spingi" l'aria, non esce niente a quel volume. Respiro normale, letteralmente un alito, cerca un suono appena udibile, più piano che puoi, su quel Sol centrale, e mantienilo più lungo possibile: i 20 minuti sono un punto d'arrivo. Poi la stessa logica applica al Clarke, prova a suonarlo anche lui più piano possibile, così piano che se abbassi anche solo di pochissimo non esce più niente. Appena senti che forzi, fermati.