Questo video è estremamente didattico e mostra perfettamente alcuni punti forti e deboli del suonare in un modo o in un altro: quando fa il glissato a salire va alla grande mentre, quando scende, il suono si fa meno "pernacchioso" e più "arioso". Appena ho sentito questo effetto mi sono subito detto: "scommetto che a salire usa sia la lingua che la tensione delle labbra" (il variare dell' "aperture" che cita lui stesso insieme al "tongue level"). In effetti un minuto dopo spiega che quando sale effettivamente usa una combinazione delle due tecniche ma che non usa una determinata altezza della lingua per ciascuna nota ma in pratica solo come ausilio ulteriore rispetto al variare dell'apertura delle labbra.
Questa "diagnosi" mi fu fatta da Adam due o tre anni fa perché io, da anni, già usavo coscientemente la lingua per il registro acuto o per aiutarmi a salire di armonico ma mai ho provato la strada inversa. La cartina al tornasole di questo difetto è appunto sentire la qualità del glissato quando si scende, se si perde efficienza (la pernacchia) è perché le labbra sono rimaste tese e non si è compensata la discesa con l'abbassar la lingua.
Per quanto riguarda il discorso del "straight line" è quello che spesso io ho definito qui sul forum e con gli amici a casa "il modo in cui un gatto salta sul tavolo": da A a B ci arriva giusto giusto, non fa una parabola ascendente/discendente.
Ora vado a risentire il resto del video....
Ciao!