Author Topic: Estensione con bocchino  (Read 24115 times)

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Offline Locutus2k

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #30 on: November 23, 2013, 11:59:28 AM »
Non farti condizionare da impostazioni più o meno bizzarre dei grandi: sul rosso del labbro superiore non si deve suonare, punto. Lo devi prendere come vangelo, se parti in questo modo poi avrai mille problemi a rimetterti in carreggiata. Vai da un maestro, è la cosa migliore.
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Re:Estensione con bocchino
« Reply #31 on: November 23, 2013, 12:04:04 PM »
Per PatMikeMeth: innanzitutto grazie per aver visto il video ed anche per il suggerimento. In realtà la gola dovrebbe essere abbastanza aperta, quel "restringimento" nel suono è dato in gran parte da un mio (misero, lo ammetto) tentativo di manipolare la lingua per salire. Ora sto sperimentando una nuova via che sembra darmi qualche risultato, è un pò complicato da spiegare a parola ma ci provo: in sostanza, fissato un punto sulla parte superiore della tazza, mantengo dritta l'emissione e alzando la lingua raggiungo la nota massima che riesco ad ottenere; da qui, senza cambiare l'inclinazione del bocchino, sposto il flusso d'aria sulla parte inferiore della tazza, cosa che mi dà un aumento di estensione. Casomai provo a registrare un ulteriore video per vedere se possa essere una direzione giusta!
Per quanto riguarda l'impostazione di fcoltrane, io ho notato che nonostante sia un'impostazione un pò "strana" molti trombettisti l'adottano o l'hanno adottata, alcuni hanno addirittura dovuto cambiare dopo il diploma in conservatorio! Mi sorge il dubbio che determinate caratteristiche fisiche, anche comuni, possano dare questo tipo di impostazione, salvo poi rivelarsi poco efficiente... Può essere?

Offline fcoltrane

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #32 on: November 23, 2013, 01:43:33 PM »
per Locutus :
la mia idea non è se lo fa Hardgrove lo posso fare pure io ma semplicemente cominciare a capire questi concetti del rosso e del bianco o ancora della impostazione aperta o chiusa.
(nel caso di Hardgrove poi rileva il fatto che ha una particolare conformazione del labbro che sembra (quello superiore ) all'in su ) per lo meno io mi sono fatto questa idea.
sulla bontà della tesi non discuto (suonare sul bianco ) perchè non ho alcuna competenza.
sul maestro per ora no se ne parla ( a me fa piace chiacchierare di questi argomenti sul forum è chiaro che non posso sostituire un buon insegnante con dei consigli anche se dati da persone esperte per l'ovvio motivo che avete indicato, ma per quella che è la mia prospettiva attualmente le poche cose che ho capito (o frainteso) mi soddisfano oltre le mie più rosee aspettative)
per Fac: nel mio caso non credo che rilevino le caratteristiche fisiche ma la mia abitudine.
in pratica adotto gli stessi criteri che servono per far suonare un sax soprano.
il labbro superiore mi serve per appoggiarmi in maniera da poter muovere i muscoli del labbro , poi l'aria la gestisco come sempre.
sono consapevole che questo non mi porterà lontano .


Offline Locutus2k

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #33 on: November 23, 2013, 02:27:58 PM »
Il rosso è la parte più delicata del labbro ed è quella che vibra, producendo il suono. Se la usi come punto di appoggio o "di forza" è ovvio che avrai delle limitazioni nella qualità del suono e soprattutto nella resistenza. Lasciando da parte per il momento il concetto di suonare "aperti" o "chiusi", a mio parere devi concentrarti nel trovare un punto di appoggio sul bianco, in modo da lasciare il rosso libero di vibrare e privo di pressione. Poi, sempre a mio parere, devi "tirare dentro" anche il rosso del labbro inferiore ma la priorità massima assoluta e quella di non poggiare sul rosso sopra. Come ti ha detto Tony guarda Marsalis e cerca di "imitarlo".
Io uso visualizzare un chiodino, piantato proprio sopra al rosso del labbro (cioè sul bianco) dove "appendo" il bocchino come fosse un quadro. Non, so, magari può esserti d'aiuto.
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Offline fcoltrane

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #34 on: November 23, 2013, 02:39:55 PM »
ed idealmente il chiodino non è posizionato nel punto di intersezione tra rosso o bianco ma un pochino più su?
con il termine resistenza fai riferimento alla possibilità del trombettista di suonare per ore o alla resistenza che incontra l'emissione dell'aria .

Offline Locutus2k

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #35 on: November 23, 2013, 04:19:30 PM »
Per resistenza intendo la possibilità di suonare il più a lungo possibile senza stancarsi.
Il "chiodino" devi trovarlo te il punto, per ognuno è diverso, può essere appena sopra il rosso o ancora qualche millimetro più sopra, l'importante è che il rosso sia dentro e non sul bordo. Prova a fare un piccolo risucchio prima di mettere il bocchino, per fare arricciare il labbro verso l'interno.

Prova questo: appoggia o "appendi" (se usi l'immagine che ti ho suggerito) il bocchino sul bianco, stai attento a fare entrare il rosso all'interno, sopra e sotto. Leggermente senza sforzare o soffiare troppo prova a fare una vibrazione bella piena, idealmente un SOL nel pentagramma. Se non esce nulla fai così: senza muovere o spostare il bocchino chiudi con un dito l'estremità, fino a tapparlo. Soffia e lentamente inizia a scoprire poco a poco l'estremità della penna: ad un certo punto (è matematico) uscirà la vibrazione. Concentrati su quella fino a quando non riesce facile e bella piena.
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Offline fcoltrane

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #36 on: November 24, 2013, 03:34:32 PM »
grazie delle indicazioni.
ho provato a fare come dici ed effettivamente sono riuscito a trovare una vibrazione.
il problema è che ho perso del tutto le tre ottave.
ho trovato questo video
http://www.youtube.com/watch?v=EG-bM25GBps
intorno a 4:20 fa un esempio in negativo.
(purtroppo non conosco  l'inglese e non capisco cosa spieghi prima dell'esempio negativo).
vi chiedo se questo video può considerarsi un buon punto di partenza.?
ed ancora: per suonare la tromba i denti si tengono aperti chiusi o non c'è una regola generale?

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #37 on: November 24, 2013, 04:03:18 PM »
Nel video a 4:20 dice che a volte il giorno dopo un concerto o delle prove impegnative si rende conto che il suo buzz non è a fuoco e preciso come dovrebbe. A questo punto bisogna prendersi del tempo extra per sistemare le cose, senza fretta, lavorando su una singola nota per volta al fine di ritrovare la naturalezza e la pienezza della vibrazione.
Ed è esattamente quello che ti consiglierei io: lascia perdere le tre ottave, dieci ottave e così via, la tromba non funziona in questo modo è come una palazzo che devi costruire partendo dalle fondamenta, se ti preoccupi di arrivare in fretta all'ultimo piano stai sicuro che poi crolla tutto.
Io ti consiglio di impostare bene l'imboccatura con il rosso dentro (che poi è anche la prima cosa che dice nel video che hai linkato), trovare il "tuo punto di appoggio sul bianco (più sopra, più sotto, per questo servirebbe un maestro che fisicamente ti vede e ti valuta) e iniziare con una nota, una sola. Quando è perfetta, nel senso che ce l'hai sicura, puoi farla anche a freddo, senza pensarci, passi a una seconda e così via. L'estensione si costruisce in anni di studio, avere subito tre ottave è pura illusione e ad ogni modo avere tre ottave significa potere attaccare qualsiasi nota in quel range senza problemi, bella e a fuoco, governarla nelle dinamiche etc.

I denti: si tengono aperti (apertura variabile), però ci sono alcune scuole che per "condizionare" l'imboccatura" fanno fare esercizi (per lo più note lunghe) tenendo i denti chiusi. Ripeto: non al fine di suonarci, soltanto come esercizio per sviluppare una memoria muscolare. Giusto o sbagliato, da valutare caso per caso.
Ad ogni modo l'esercizio PRINCIPE sulla tromba, quella che devi fare dal primo giorno e che anche Wynton, come tutti i grandi esegue diligentemente ogni giorno è: NOTE LUNGHE. Si guadagna più in estensione facendo note lunghe sul registro basso che spaccandosi ore per raggiungere note che sembrano lontanissime.
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Offline fcoltrane

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #38 on: November 24, 2013, 05:32:03 PM »
magari apro un apposito messaggio perchè con le mie domande rischio di portare il discorso  ot. dall'estensione del bocchino alla impostazione ecc...
l'importanza delle note lunghe la condivido e la comprendo .
alla stessa maniera capisco l'importanza di studiare il registro basso il cui suono  capisco essere lo specchio di quello alto.


la mia idea è di provare a raggiungere un compromesso per non rinunciare ai suoni delle ottave.
per questo la mia prima domanda :
posizionare il bocchino al limite (superiore)  rosso bianco (mettere il chiodino nella intersezione è "consentito")?
scusate se utilizzo il termine "consentito" lo considero in senso lato.


chiedo questo perchè dal punto di vista della resistenza non ho alcun problema .( nel senso che un po di giorni fa  ho provato per parecchie ore  in questa maniera strampalata e le labbra non si sono stressate .


Offline Enzo Antonio D Avanzo

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #39 on: November 24, 2013, 05:39:38 PM »
magari apro un apposito messaggio perchè con le mie domande rischio di portare il discorso  ot. dall'estensione del bocchino alla impostazione ecc...
l'importanza delle note lunghe la condivido e la comprendo .
alla stessa maniera capisco l'importanza di studiare il registro basso il cui suono  capisco essere lo specchio di quello alto.


la mia idea è di provare a raggiungere un compromesso per non rinunciare ai suoni delle ottave.
per questo la mia prima domanda :
posizionare il bocchino al limite (superiore)  rosso bianco (mettere il chiodino nella intersezione è "consentito")?
scusate se utilizzo il termine "consentito" lo considero in senso lato.


chiedo questo perchè dal punto di vista della resistenza non ho alcun problema .( nel senso che un po di giorni fa  ho provato per parecchie ore  in questa maniera strampalata e le labbra non si sono stressate .


Per stabilizzare l'imboccatura potresti fare gli studi di Caruso, coadiuvati da quelli di Cichowitz, fanno tanto bene. Farli con le spiegazioni che ti danno son un toccasana per la resistenza ed anche per preparare la muscolatura per il registro superiore, vacci cauto però.
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Re:Estensione con bocchino
« Reply #40 on: November 24, 2013, 06:09:19 PM »
per ora sto provando a capire l'impostazione , gli studi saranno il passo successivo.
per Anrapa:
sono andato a rileggere uno dei tuoi messaggi e guardando il mio video che ho postato mi dicevi che appoggio sul rosso sia sopra che sotto.
da questo capisco che non avevo compreso cosa si intenda per suonare sul rosso o sul bianco.
se è chiarissimo il concetto riferito al labbro superiore non lo è per me per il labbro inferiore.
la mia idea era che se la circonferenza esterna del bocchino comprende le labbra al suo interno e  anche con una minima porzione di bianco allora stai suonando sul bianco.
mi pare di capire invece che il labbro (il rosso)  può essere all'interno della circonferenza ed anche una porzione di bianco ma comunque "l'appoggio"  può avvenire sul rosso.
in pratica rileva no soltanto la posizione del labbro all'interno del bocchino ma anche la superficie dove avviene il contatto.?

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #41 on: November 24, 2013, 06:17:14 PM »
la mia idea è di provare a raggiungere un compromesso per non rinunciare ai suoni delle ottave.
per questo la mia prima domanda :
posizionare il bocchino al limite (superiore)  rosso bianco (mettere il chiodino nella intersezione è "consentito")?
scusate se utilizzo il termine "consentito" lo considero in senso lato.

Una volta che il rosso è entrato completamente nella tazza e non appoggia sul bordo, "tutto è consentito", nel senso che non esiste una posizione unica del bocchino, varia da persona a persona, da fisionomia a fisionomia. L'appoggio che descrivi mi sembra simile a quello predicato da Ghitalla (e Stevens-Costello prima di lui): 70% sotto e 30% sopra (circa, comunque spostato sul basso). Quello a cui devi prestare molta attenzione, per iniziare col piede giusto, è poggiare sul bianco e mantenere le labbra parallele, cioè non sporgere eccessivamente la mascella in avanti o indietro.
La tromba è uno strumento che non ammette compromessi, non ci sono "vie di mezzo", se crediamo di averle trovate poi ce la fanno pagare nella vita reale, cioè quando si suona sul serio e non si fanno solo esercizi. La resistenza non è solo "andare avanti", ma farlo bene, mantenere pienezza e bellezza del suono, intonazione, estensione.
Caruso e Cichowitz come ti suggerisce il nostro grande saggio Enzo propongono esercizi ottimi per stabilizzare l'ìmboccatura e sviluppare un bel suono pieno.
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Re:Estensione con bocchino
« Reply #42 on: November 24, 2013, 06:21:21 PM »
...
mi pare di capire invece che il labbro (il rosso)  può essere all'interno della circonferenza ed anche una porzione di bianco ma comunque "l'appoggio"  può avvenire sul rosso.
in pratica rileva no soltanto la posizione del labbro all'interno del bocchino ma anche la superficie dove avviene il contatto.?

Intanto ti rispondo io, poi Tony saprà dirti anche meglio. Suona per un po' con questo appoggio che descrivi, davanti a uno specchio, poi togli il bocchino e osserva attentamente se ci sono lievi segni sul rosso o solo sul bianco. Ovviamente quelli "laterali" non contano (sul rosso lateralmente ci appoggi) solo sopra e sotto, nei "punti di forza". Devi essere veloce ad osservare perché se suoni leggero svaniscono subito.

Studi e impostazione, a volte, vanno di pari passo. Non puoi dire di avere resistenza se non ti metti alla prova con qualche studio e Cichowitz, ad esempio, propone esercizi molto semplici e "rilassanti", ideali per fare un check dell'imboccatura.
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Re:Estensione con bocchino
« Reply #43 on: November 24, 2013, 06:50:21 PM »
sto suonando con un monette b2 e non rilevo alcun segno (forse perchè è smussato) non saprei?
il segno sul bocchino si intende prodotto dalla circonferenza esterna o quella interna? (scusa se non utilizzo i termini appropriati).
per la resistenza riferivo della poca preoccupazione perchè studiando solo gli armonici per parecchie ore non procuravo stress alle labbra. (più passava il tempo e meglio andava).
provavo a legarli tra loro e a "sistemare" l'intonazione.
capisco che studiare un metodo comporti altro tipo di stanchezza (anche solo per comprendere posizioni e note) e una diversa resistenza ma sono convinto a torto o a ragione che lo studio degli armonici sia la chiave.
(se riesci a legare una quinta ed una ottava poi legare tutte le note all'interno non dovrebbe essere difficile.)
comunque i consigli che mi avete dato sono stati proficui.
oggi finalmente provando vari modi di produrre suono  (e spostando un po verso l'alto il bocchino)sono riuscito a beccare  un suono acuto dal quale partire, riconquistando quello che temevo di dover lasciare.
grazie ancora

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Re:Estensione con bocchino
« Reply #44 on: November 24, 2013, 08:52:32 PM »
Rieccoci! Questi ultimi due giorni ho potuto studiare un pò seguendo i vostri consigli ed ho ottenuto alcuni miglioramenti, prontamente registrati in video per la vostra gioia ahahahahaha: questo è il link https://www.dropbox.com/sc/i8ilca18uc79782/ae-S5zxewp , se confrontato con il primo video mi sembra un buon passo in avanti (anche se si tratta solo di un misero arpeggio di un ottava)! Se qualcuno è interessato possiamo eventualmente discutere più in dettaglio su che cosa ho lavorato (mi sembra chiaro che non custodisco il segreto per fare i trisacuti su una gamba sola, però a qualche "principiantissimo" come me potrebbe interessare!) Vi saluto e non smetto di ringraziarvi,
Marco