Per anrapa: anche la mia impostazione ė sempre un cantiere aperto ma mi riconosco nelle tue parole: mettere insieme un grande numero di informazioni porta prima o poi a delle "rivelazioni" ( in inglese mi sembra si dica ephiphany) di concetti semplici che possono però rivoluzionare il proprio modo di suonare.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico ė interessante secondo me come si possa riuscire a conciliare il movimento della lingua con una impostazione chiusa, infatti era proprio ciò che volevo sottolineare del tuo video e di cui mi piacerebbe avere una tua opinione.
Infine per la questione adam io ho questa opinione: non si può suonare così bene e in maniera così rilassata e naturale senza che i "frustrati" dello strumento (e aggiungerei quasi della vita in generale) possano esimersi dal criticare e dal credere che debbano per forza esserci il trucco e l'inganno... purtroppo ė il prezzo da pagare nell'essere i migliori.
Per fcoltrane: la tua fortuna ė di aver iniziato lo studio della tromba in un'età matura ( oltre ad aver studiato un altro strumento)cui si sa distinguere e apprezzare la vera validità di un musicista... in realtà quando si inizia a suonare da bambini chiunque ti faccia sentire due fischi diventa automaticamente bravo, ci vogliono anni per formare un vero gusto musicale e per capire che i suoni acuti sono solo una parte della tromba come strumento musicale!
Prendo spunto dal tuo post per affrontare la questione "impostazione aperta" vs "impostazione chiusa". Siamo sempre lì, c'è troppa attenzione verso l'impostazione, e c'è una eccessiva semplificazione nel voler incasellare tutto in categorie che, dal punto di vista pratico, non hanno grande utilità. Non esiste una scelta tra "impostazione aperta" ed "impostazione chiusa". L'unica classificazione su base scientifica che è stata fatta è quella di Reinhardt, che ha individuato la bellezza di NOVE categorie di impostazione ed OTTO per quello che riguarda l'uso della lingua! In questo l'apertura o chiusura non è un fattore, semplicemente perché c'è un'infinità di gradazioni di apertura (o chiusura, che dir si voglia), a seconda della conformazione delle labbra, della bocca, dei denti e Dio solo sa quanti altri fattori, non solo legati alla conformazione fisica! Perché vogliamo ridurre tutto a lingua si/lingua no, piuttosto che impostazione aperta/chiusa? Di che stiamo parlando? Temo di nulla...
A questo bisogna aggiungere che la tecnica trombettistica va ben oltre questi due fattori (impostazione ed uso della lingua), e comprende tanti altri aspetti, la respirazione, la postura, la tecnica delle mani, l'uso dei muscoli facciali... Tutte queste cose concorrono INSIEME alle due succitate a determinare il risultato finale.
Ma c'è di più: a mio parere è molto raro che un unico modo di suonare vada bene sempre! Non sta scritto da nessuna parte che uno non possa utilizzare più di un'impostazione, a seconda di quello che sta suonando, del genere o anche del bocchino che si usa (si, perché ci sono tanti trombettisti che usano bocchini diversi, di misure anche MOLTO diverse! Come si può pensare che anche la loro impostazione non si adegui alle diverse situazioni?). Nulla vieta di utilizzare la lingua in maniera massiccia in alcune situazioni, se questo ci aiuta, e magari in maniera meno pronunciata in altre: ogni assetto ha vantaggi e svantaggi. Non è assolutamente detto che uno debba scegliere un assetto ed usare quello per tutta la vita ed in ogni occasione.
Last but not least... Esistono innumerevoli esempi di gente che suona benissimo pur avendo impstazioni molto diverse tra di loro. Così come è evidente che non basta imitare l'impostazione di uno che suona bene per avere la garanzia di suonare bene come lui... Perché c'è un'infinità di altri fattori che influenzano il modo in cui uno suona. Uno può essere impostato benissimo, ma se non lavora nella direzione giusta, avendo un'idea di quale sia il corretto risultato finale, di cosa sia un suono bello, centrato e risonante, di cosa sia un'interpretazione corretta, di cosa sia la corretta intonazione, non arriverà da nessuna parte. Magari farà dei bellissimi fischi, ma la gente che lo sente lo pregherà di smettere dopo 5 minuti, se va bene...
Sapete invece qual'è l'unica cosa incontestabile? Il risultato. Non ci possono essere discussioni su cosa sia un suono qualitativamente bello, centrato, intonato, risonante, su un attacco pulito, sul controllo della dinamica e via dicendo. Ed allora penso che la cosa più importante per chi si avvicina alla tromba sia imparare ad ascoltare, a distinguere chi suona bene da chi suona male da chi suona così così, e di conseguenza a capire quando voi stessi state andando nella direzione giusta o meno, perché il risultato musicale è l'unica bussola che indica sempre la direzione giusta, e se si va nella direzione giusta musicalmente i risultati arrivano, e nel caso anche un cambio di impostazione non è un problema, se serve. Ma potreste rendervi conto che molto spesso non serve neanche...