per Norman :
il discorso che fai è assolutamente condivisibile ma considera che molti degli argomenti che utilizzi hanno una valenza proprio perchè ne conosci le premesse.
i miei strumenti sono invece quelli di un ascoltatore che cerca di comprendere causa ed effetti.
utilizzo il video che ho postato perchè è l'esempio più evidente che ho trovato in rete da contrapporre al video della bimba allieva di Rapa.
ora sono daccordo che si possono ottenere ottimi risultati con diverse impostazioni ma mi sono convinto che alcune siano più utili per me.
nel video che ho postato il musicista indica il modo di tenere le labbra e specifica che deve essere molto più larga l'impostazione rispetto a quella classica.
poi spiega l'utilizzo della spinta dell'aria.
il risultato di questa impostazione è quello che sentiamo.
la definirei una impostazione muscolare con un modo di imboccare slargato.
ora la bimba utilizza l'aria esattamente all'opposto.
se quella la ho definita muscolare questa la definisco naturale (pare che respiri più che fare altro)
ora se prendo ad esempio il mio modo di suonare (capisco che questa affermazione è risibile ma ne sono convinto)
è molto più vicina al modo di suonare del musicista del video rispetto alla bambina.
mi sono convinto poi per una serie di ragioni che l'impostazione migliore sia quella della bimba.
comincio a capire che rilevano altri aspetti più della chiusura o apertura del labbro ed è per questo che sono molto interessato alle spiegazioni di Anrapa .
per Anrapa: ti ringrazio questo ulteriore elemento della "rigidità del labbro " credo sia una ulteriore mattoncino nella costruzione della mia impostazione .
Allora, premetto che fino a 4-5 anni fa io ragionavo esattamente come te e facevo gli stessi discorsi e le stesse domande sui forum. Anche io mi ero convinto di aver individuato l'impostazione giusta per me (ghitalla), ma poi come ho detto i casi della vita mi hanno portato a studiare con Giuffredi, ed ho preso un'altra strada. Forse sarebbe andata bene ugualmente anche se avessi avuto la possibilità di seguire l'altra strada, non ho assolutamente motivo per escluderlo, diciamo che mi sono convinto che era un falso problema: avevo solo bisogno di un insegnante bravo...
Quello di cui sono assolutamente sicuro è che, nonostante avessi spulciato internet esattamente come stai facendo tu, e nonostante avessi avuto la possibilità di informarmi direttamente da Tofanelli quando scriveva su forumtromba, io dell'impostazione Ghitalla non avevo capito una beata mazza. O meglio: avevo capito il discorso teorico, ma della sua applicazione pratica non avevo capito assolutamente niente. E questo vale per tutte le cose che avevo letto ed i consigli che avevo ricevuto da gente più preparata di me. Semplicemente non avevo gli strumenti per comprendere e tantomeno per giudicare le cose che mi venivano dette. Per esempio, mi ci sono voluti ANNI di studio per capire pienamente l'importanza delle cose che mi disse Maniero nella prima lezione riguardo alla respirazione: lì sul momento mi sembrava di aver visto la Madonna, ma era solo una minima parte di quello che c'era da capire, ed il resto l'ho potuto capire solo col tempo, man mano che FISICAMENTE le cose funzionavano sempre meglio! Razionalmente non è fisica nucleare... Ma capisci veramente di cosa si parla solo quando il tuo corpo assimila certi meccanismi e tu provi la SENSAZIONE dei meccanismi che funzionano! Ed è una sensazione che nessuna spiegazione può descrivere in maniera esauriente, e per quanto mi riguarda è sempre andata di molto oltre a quanto mi ero potuto prefigurare nel momento in cui le sentivo descritte. Questo è il vero problema della didattica della tromba, che tra la comprensione razionale e la comprensione "fisica" dei meccanismi c'è di mezzo un oceano. Non nel senso che ci voglia chissà quanto, ma nel senso che la differenza tra quello che ti immagini all'inizio e quello che poi è il punto di arrivo è enorme.
Quello che invece si può capire abbastanza facilmente, è la qualità musicale. Di gente che dà lezioni di tromba è pieno il mondo. Ma se vai a lezione da uno e lo senti che scrocca, è stonato e per tirare fuori due suoni fa la fatica di un sollevatore di pesi... Beh, trai tu le tue conclusioni. Hai la fortuna di avere già un orecchio educato dal sax, affidati a quello, non ad una conoscenza teorica che è giocoforza superficiale, soprattutto per le peculiarità di questo strumento. Regalati qualche lezione con qualcuno bravo, o almeno cerca di sentire suonare gente brava dal vivo e possibilmente non amplificati. Evita di basarti sui video su internet... La qualità è generalmente scarsa, e non rendono giustizia a quelli veramente bravi. Solo dal vivo ti rendi conto della qualità del suono e della padronanza dello strumento di chi sa suonare veramente. E se vuoi imparare veramente, sappi che a mio parere l'unica strada e avviare un percorso stabile con un insegnante che sappia quello che fa, e lasciare che delle teorie, dell'impostazione e di tutte le questioni tecniche si occupi lui.
Questa è la mia opinione ed il mio consiglio, per evitarti di perdere tempo inutilmente come ho fatto io allora. Se vuoi imparare davvero cercati un insegnante. Il migliore che ti puoi permettere. Non è necessario che tu ci vada ogni settimana... Basta che possa seguirti regolarmente e farti da riferimento costante. Lascia che sia lui a decidere cosa insegnarti.