Author Topic: Suonare pianissimo, ma poi…  (Read 3557 times)

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Offline Carlo

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Suonare pianissimo, ma poi…
« on: January 14, 2014, 11:24:19 AM »
Ultimamente ho il vezzo di provare a suonare dei pezzi in pianissimo, in stile soft e con molta aria soffiata, un po’ mollemente, con poca energia. Per capirci, stile Chet Baker in “Estate” e in “My funny Valentine”.
Mi diverto e, cosa non meno importante, li posso suonare in casa senza sordina e senza esasperare familiari e vicini. Anzi, cosa incredibile, ho ricevuto delle approvazioni.   
Sono dei pezzi con note basse, sotto il pentagramma o nella sua parte inferiore. Però ogni tanto c’è una nota più alta, isolata e improvvisa, con un salto di quarta o anche di sesta, e mi capita che, suonando in questa maniera, questa nota non esca del tutto, rimane muta. Con avvilimento mio e di chi mi ascolta.
Per ottenerla devo mettere energia e abbandonare improvvisamente il pianissimo. Allora la nota esce, ma è una nota slegata dal contesto soft, e non è un bel sentire. Chi mi ascolta ha un improvviso sussulto. 

Offline Norman

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #1 on: January 14, 2014, 11:39:56 AM »
E' normale. Si tratta di "educare" le labbra a vibrare anche con la poca aria che si usa quando si suona piano. E' importante che si cerchi di studiare sia con dinamica normale che piano, proprio per questo motivo. Man mano che le labbra si abituano a vibrare piano migliorerà un po' tutto, il controllo, la resistenza, il suono, e si farà meno fatica a suonare.
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Offline fcoltrane

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #2 on: January 14, 2014, 09:14:48 PM »
faccio una considerazione che data la mia esperienza quasi nulla forse è solo una stupidaggine.
nella mia follia di autodidatta e osservando un trombettista che studiava gli armonici riuscendo ad attaccarli con pochissimo volume ho deciso di provarci.
due  sono gli aspetti che sono risultati decisivi.
il primo una pressione del bocchino sul labbro quasi inesistente .
il secondo cercare di eliminare qualsiasi tipo di resistenza alla emissione che la tromba può opporre.
(nel mio caso anche la minima condensa stravolge equilibri delicatissimi)
dopo la seconda ottava più che suoni armonici mi sembravano fischi controllati .



Offline Carlo

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #3 on: January 15, 2014, 11:51:26 AM »
E' normale. Si tratta di "educare" le labbra a vibrare anche con la poca aria che si usa quando si suona piano. E' importante che si cerchi di studiare sia con dinamica normale che piano, proprio per questo motivo. Man mano che le labbra si abituano a vibrare piano migliorerà un po' tutto, il controllo, la resistenza, il suono, e si farà meno fatica a suonare.
Ti ringrazio del suggerimento, che ho molto apprezzato.
Ho provato. Hai ragione, però, più che ""educare le labbra a vibrare con poca aria", in questo caso direi che si tratta di educare le labbra a vibrare con poca pressione.
Quando suono le note basse in pianissimo, stile soft, praticamente non esercito nessuna pressione sulle labbra, ma soffio molto.
Poi arriva la singola nota più acuta, e anche se soffio moltissima aria, non esce (a me, a Chet Baker sì).
Per emetterla devo per forza esercitare una certa pressione, cioè devo in un attimo cambiare l'impostazione. E si sente moltissimo, l'esecuzione si rovina.

Offline Norman

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #4 on: January 15, 2014, 03:20:05 PM »
Ti ringrazio del suggerimento, che ho molto apprezzato.
Ho provato. Hai ragione, però, più che ""educare le labbra a vibrare con poca aria", in questo caso direi che si tratta di educare le labbra a vibrare con poca pressione.
Quando suono le note basse in pianissimo, stile soft, praticamente non esercito nessuna pressione sulle labbra, ma soffio molto.
Poi arriva la singola nota più acuta, e anche se soffio moltissima aria, non esce (a me, a Chet Baker sì).
Per emetterla devo per forza esercitare una certa pressione, cioè devo in un attimo cambiare l'impostazione. E si sente moltissimo, l'esecuzione si rovina.

Si, capisco quello che dici, ma in realtà è esattamente la stessa cosa. In pratica la "scorciatoia" che tutti all'inizio utilizziamo per "far venire fuori" le note un po' più alte è "forzarle" aumentando in maniera "impropria" la "pressione", e cioè la forza che mette in vibrazione le labbra, soffiando più forte, premendo col bocchino, strizzando le labbra e via dicendo. In pratica visto che le labbra non sono ancora abituate a vibrare a quella frequenza, è come se noi le prendessimo un po' a schiaffoni e glie lo facessimo fare a forza!  sbellicars

Scherzi a parte, è proprio questo il concetto. Può "funzionare" nel breve periodo, ma lo si paga in termini di resistenza, di controllo, di salute delle labbra e, come giustamente noti tu (ed è a mio parere già un'ottima cosa che tu te ne accorga, non è affatto scontato per un principiante), di qualità del suono.
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Offline Belfagor

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #5 on: January 20, 2014, 09:29:56 AM »
......................aumentando in maniera "impropria" la "pressione", e cioè la forza che mette in vibrazione le labbra, soffiando più forte, premendo col bocchino, strizzando le labbra e via dicendo. ......................

Guardate dal minuto 8.41..............sembra impossibile, nessuna pressione per schizzare in alto.
http://www.youtube.com/watch?v=Y6WoD7WQ55I
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Offline Norman

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #6 on: January 20, 2014, 04:52:24 PM »
hehe... Mi viene da dire che è incredibile che risulti incredibile... Mentre invece dovrebbe essere un dato acquisito, una vera banalità. Invece all'alba del 2014 ancora ci si stupisce del fatto che se si riduce la pressione e ci si abitua fin da subito a suonare in questa maniera si fa meno fatica e si ottengono risultati migliori! La colpa è dell'arretratezza della didattica in Italia (salvo una parte purtroppo ancora troppo piccola).

Va detto però che se un principiante prova a fare quella roba con la mano, in quel registro, difficilmente gli esce il suono... A lui esce perché le sue labbra sono già "educate" a vibrare nella maniera corretta. E' una dimostrazione che funziona per chi già suona bene, ma non per chi è all'inizio o per chi già suona, ma con troppa pressione, ed invece deve fare tutto il percorso per imparare a produrre il suono nella maniera corretta. Solo un insegnante che sappia suonare in quella maniera lì può fare una dimostrazione del genere.
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Offline Ale Vinci

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #7 on: January 20, 2014, 05:14:49 PM »
E' proprio come riferisce Norman............certo non è semplice e non è detto che anche chi sia ben educato riesca così in scioltezza come Morrison però la strada della forza e della spinta funziona solo per pochi eletti e per poco tempo. Percorrere la "giusta" alternativa è l'unico modo per migliorare la vibrazione, ovviamente per gradi, ed alleggerire la forza d'urto del metallo contro il labbro. Resistere alla tentazione di forzare e sfruttare altre strategie non può che produrre giovamento alle nostre labbra ed al suono
Tromba Taylor Chicago II Standard laccata, Tromba in Sib "smontabile" Di Grigoli, Tromba in Sib smontata (ex Bach 37 Stellina), Tromba in Do Di Grigoli 2P06, Flicorno Soprano Bach Aristocrat, Trombino Scherzer 8112, Pocket trumpet Alysee

Offline Carlo

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #8 on: January 21, 2014, 12:35:23 PM »
Guardate dal minuto 8.41..............sembra impossibile, nessuna pressione per schizzare in alto.
http://www.youtube.com/watch?v=Y6WoD7WQ55I
Nello stesso filmato, se guardi al punto 8.00, è proprio quello che mi succede.
C’è però da dire che Morrison parte da note medio-alte. Invece, nel caso che ho proposto in questo topic, la situazione è ben più difficile.
Quando si suona soft, pianissimo, di aria, sulle note basse, in pratica la pressione non c’è proprio.
In queste condizioni, salire improvvisamente senza cambiare stile (cioè continuando senza nessuna pressione) per me è attualmente impossibile.
Sono d’accordissimo che si debba sempre cercare di suonare con la minor pressione possibile. E bisogna impegnarsi in questa direzione.
Però, se si vuole suonare un pezzo, le note devono pur essere emesse. L’alternativa è non suonarlo, in attesa di miglioramenti.

Offline Ale Vinci

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #9 on: January 21, 2014, 01:10:57 PM »
La vera alternativa è trovare un insegnante che ti indirizzi sin dal tuo primo contatto con lo strumento su questa strada.............se vuoi suonare un pezzo a casa sei liberissimo di provare, però devi arrivare pian piano a suonarlo cercando il massimo relax possibile ed addolcendo sempre più i salti ostici magari per gradi.
Esempio se hai un salto di ottava nel brano, studia prima come fosse un intervallo di seconda, poi di terza e via via...........trasformando i passaggi a noi più difficili in semplici verrà molto più facile lavorarci.
L'importante è arrivare allo scopo, quindi non devi necessariamente studiare i salti o il legato o staccato che sia, ma presa una melodia puoi studiarci sopra tutto ciò che vuoi.........
questo suggerimento mi è stato dato da Pierobon ed è un modo per non tediarsi davanti ai metodi, lo applico ai miei allievi con ottimi risultati e stuzzico sempre la mente a trovare nuove soluzioni.
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Offline fcoltrane

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #10 on: January 21, 2014, 02:11:22 PM »
Condivido senza riserve quello che riferiscono Norman e Ale Vinci.
dirò però una cosa che potrà sembrare una follia.
Sia perchè la sostengo io che ho una esperienza con la tromba troppo piccola per essere credibile.
sia per i rischi connessi e la pericolosità delle conseguenze di quello che sto per sostenere:

stiamo parlando di equilibri delicatissimi.
le dinamiche estreme aumentano la precarietà dell'equilibrio,
ci sono due tendenze che spesso sono fraintese come  contrapposte .
da una parte l'idea che per salire sia necessario "spingere" di più, e dall'altra l'esigenza di "spingere" di meno per ridurre il volume.
il problema è che il termine spingere (andrebbe sostituito con il termine gestire l'aria in relazione a pressione e velocità)
e gestire l'aria in termini di pressione non è necessariamente collegato alla velocità.
in pratica è possibile gestire l'aria come pressione con alcuni organi e come velocità con altri.

alcune  strumentazioni (tromba bocchino) aiutano anche il semplice autodidatta a capire come sia possibile produrre suono anche sul registro alto senza incrementare la pressione.
con altre strumentazioni (tromba bocchino) magari riesci a suonare alla stessa altezza ma per un serie di motivi è molto più difficile comprendere questo concetto.






Offline yr_wolf

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #11 on: January 21, 2014, 02:25:37 PM »
E' normale. Si tratta di "educare" le labbra a vibrare anche con la poca aria che si usa quando si suona piano. E' importante che si cerchi di studiare sia con dinamica normale che piano, proprio per questo motivo. Man mano che le labbra si abituano a vibrare piano migliorerà un po' tutto, il controllo, la resistenza, il suono, e si farà meno fatica a suonare.
Purtroppo per chi come me per anni ha avuto le idee poco chiare, l'inseguire il traguardo di suonare piano ha introdotto il difetto di usare poca aria. Me lo ha fatto notare il grande Andrea a un masterclass.
In pratica una cosa è padroneggiare il forte-fortissimo/piano-pianissimo, usando l'aria necessaria e senza forzare (per chi suona bene... ovazion), una cosa è l'errore in cui cadevo, cioè usare comunque poca aria (cioè non abbastanza.. in realtà non è facile spiegare l'"abbastanza")

Offline Norman

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« Reply #12 on: January 21, 2014, 10:21:38 PM »
Tutto parte dalla corretta respirazione. Se c'è quella, non si sbaglia.
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Offline Carlo

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Re:Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #13 on: January 25, 2014, 01:35:00 PM »
Ho appurato che per me esiste anche un fattore emotivo.
Ho suonato fuori di casa gli stessi pezzi, con stile pianissimo e soft, e i problemi di cui parlavo sono quasi scomparsi.
In casa mi preoccupo moltissimo di non salire mai di decibel, per cui voglio attenermi rigidamente al pianissimo anche nelle note acute. Anche a costo di emettere imbarazzanti note mute.
In realtà fuori casa, salendo un pò di volume (p invece di pp) la nota esce, e neanche brutta, e non troppo slegata dal contesto precedente.
Va bè, c'è chi sa rimanere sempre nel pp, però è anche bello avere un obiettivo da raggiungere.

Offline Norman

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Suonare pianissimo, ma poi…
« Reply #14 on: January 25, 2014, 01:39:41 PM »
Più piano suoni, più è difficile, è assolutamente normale! Il lavoro sul p e pp è importante e porterà i suoi frutti.
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